Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
11 settembre 1610: Antonia Spagnolini, la “strega di Zardino”, muore sul rogo al termine dell'unico processo per stregoneria documentato presso il tribunale dell' Inquisizione di Novara.
Questa la vicenda che Sebastiano Vassalli narra nel romanzo La chimera, che dal 1990, anno in cui vinse il Premio Strega e fu finalista al Campiello, ha goduto di un costante successo come long seller e di continue riedizioni e ristampe.
Con lucida crudeltà Vassalli disattende tutte le aspettative del lettore: la sua narrazione prende le mosse dal “nulla” della memoria, per riportare alla luce la vicenda dimenticata di un'orfana troppo consapevole e troppo bella, il cui destino di futura vittima è segnato fin dalle prime pagine; e dipinge il mondo pittoresco e meschino degli oscuri comprimari di Antonia, abitanti di Zardino, paese della Bassa novarese, che di lì a pochi anni sarebbe scomparso, forse distrutto da una piena del Sesia, per non essere mai più ricostruito. Un romanzo che, partendo dal presupposto che del presente nulla merita di essere raccontato, ha l'ambizione di ricavare dal villaggio fantasma di Zardino ai primi del Seicento un messaggio che parli agli italiani di oggi.
Vassalli, noto per il rigore della ricerca storica e l'attenzione dedicata all'evoluzione sociale, costruisce una sorta di epopea che è stata definita “anti-manzoniana”, colorando delle tinte più disperate lo stesso periodo storico dei Promessi sposi, il Seicento della dominazione spagnola: il secolo in cui muore Antonia è un'epoca di violenza e superstizione che non conosce la luce della Provvidenza. Una società civile ed ecclesiastica nel caos, lacerata da opposti fanatismi, che nel finale sembra celebrare il suo trionfo, con la festa che segue la morte della “strega”.
Patrick Dennis è lo pseudonimo dello scrittore Edward Everett Tanner III, nato a Evanston, nell' Illinois, nel 1921. Con questo nome firmò nel 1955 un romanzo di successo, intitolato Zia Mame, che vendette oltre due milioni di copie e da cui fu tratta una popolare serie televisiva. Tale exploit fu replicato nel 1961 con il romanzo Little me - Le memorie intime di Belle Poitrine. Tutto ciò non gli impedì di morire nel 1976, a causa di un tumore al pancreas, ormai dimenticato da tutti. Il tutto finchè nel giugno di quest'anno Adelphi non ha deciso di ristampare Zia Mame, riscoprendo di fatto un libro divertente e godibile, destinato a diventare addirittura il caso editoriale di quest'estate 2009. Il romanzo, ambientato negli Stati Uniti degli anni '20, ha per protagonista e voce narrante un bambino di undici anni, Patrick Denis appunto, che, già orfano di madre, deve sopportare all'improvviso anche la perdita del padre. Tale avvenimento non sconvolge più di tanto il ragazzo, visto che i rapporti con il genitore non erano affatto idilliaci... Il testamento paterno gli riserva una cospicua eredità e l'affidamento a una zia di New York. L'impatto con la metropoli e soprattutto con l'eccentrica Zia Mame, un po' folle, un po' artista, determinreanno forti cambiamenti in Patrick, che si troverà pian piano a scoprire un mondo nuovo e meraviglioso...
Quella del romanzo Imprimatur di Rita Monaldi e Francesco Sorti è certo una vicenda singolare. Pubblicato per la prima volta nel 2002, il libro ebbe immediatamente un grande successo, arrivando ai primi posti delle classifiche di vendita nazionali. Arrivato alla sua terza edizione, il libro è tuttavia scomparso dagli scaffali delle librerie italiane e non è stato più pubblicato, nonostante nel frattempo sia stato tradotto in venti lingue straniere e pubblicato in quarantacinque paesi. Solo recentemente l'editore olandese De Bezige Bij ha acquisito i diritti del romanzo in italiano, salvandolo, per quanto concerne il nostro Paese, dall'oblio. La storia raccontata nel libro è ambientata nella Roma del 1683. Sullo sfondo la terribile Peste che ammorba l' Europa, l'assedio dei Turchi alla città di Vienna, ultimo baluardo della cristianità europea in difesa dall'onda anomala ottomana, l'egemonia della Francia di Luigi XIV... In questo contesto il Papa Innocenzo XI cerca di moralizzare la vita di Roma e dei romani, manifestando con energia il suo zelo di riformatore dei costumi e correttore degli abusi amministrativi. La sua stessa famiglia, gli Odescalchi, è tuttavia impegnata in un'attività di prestito a usura agli olandesi dello statolder protestante Guglielmo d'Orange, il quale sarebbe di lì a poco, grazie alla Gloriosa Rivoluzione, succeduto ai cattolici Stuart sul trono d' Inghilterra. Nel mezzo di questi avvenimenti, si staglia la figura del protagonista del romanzo, il l'abate Atto Melani...
Il romanzo Firmino (di cui è apparsa una recensione sul nostro blog) dello scrittore statunitense Sam Savage ha rappresentato una delle più piacevoli sorprese della stagione letteraria 2008, combinando insieme qualità e godibilità, confermate da uno straordinario riscontro di vendite, pubblico e critica. Tanto più che l'autore rappresentava un caso "atipico" nel panorama letterario americano: alla sua prima opera, Sam Savage era un esordiente di quasi settant'anni, essendo nato nel 1940 a Camden, nel Maine. Comprensibile dunque l'attesa e l'attenzione riservata da addetti ai lavori e pubblico al suo nuovo romanzo, in uscita in Italia il prossimo 15 settembre, pubblicato come nel caso di Firmino da Einaudi. Il titolo italiano del nuovo libro di Sam Savage è Il lamento del bradipo: la storia promette di rinverdire alcune delle tematiche già affrontate nel precedente lavoro. La sensibilità artistica e intellettuale che si scontra, perdente, contro il pragmatismo e la ricerca del profitto della cultura moderna, il filone dell'artista e dell'intellettuale solitario, escluso, reietto, che vive recluso mentre il mondo intorno cambia e gli crolla addosso. Il protagonista, Andrew Whittaker, è quasi un Firmino in vesti umane: indebitato fino al collo, con la rivista letteraria che dirige sull'orlo della bancarotta e la casa in cui vive che gli sta quasi crollando addosso, Andrew è stato abbandonato dalla moglie. Ciononostante non demorde, continuando a scrivere, disordinatamente, di tutto: "lettere di rifiuto ad aspiranti scrittori, lettere alla ex moglie, lettere a ditte incaricate di rifare i soffitti di casa, lettere di sfratto, annunci di appartamenti in affitto, appunti, cose pensate, bozze di racconti, pezzi di un romanzo, lettere alla madre"... Da tutto ciò emerge un universo di idee, velleità e alfine illusioni. Destino comune in un mondo che non ha bisogno di intellettuali e artisti.
Ritorna con il suo nuovo libro uno degli autori più amati e letti a livello mondiale, lo scrittore brasiliano Paulo Coelho. Il titolo del romanzo è Il vincitore è solo e sarà disponibile nelle librerie italiane a partire dal prossimo 9 settembre. Giusto in tempo per cogliere il ritorno dei vacanzieri e le loro inesauste velleità di lettura.
Questa volta Coelho si cimenta con un radicale cambio di stile e tematiche, proponendo di fatto il suo primo poliziesco. La vicenda è ambientata nella cornice scintillante di Cannes e della Costa Azzurra. Protagonisti del romanzo sono un uomo di nome Igor Malev e la sua ossessione per la moglie Eva. Quest'ultima ha lasciato Igor per uno stilista di grido: da qui la sua decisione di riconquistarla a tutti i costi, distruggendo tutto ciò che si frappone tra lui e la dua Idea.
Coelho mette questa volta in scena una lotta di rara violenza della durata di 24 ore: un uomo contro sé stesso e contro la deriva di una società cinica ed edonistica, incapace di proporre dei valori che non siano il denaro e il successo mondano. Per leggere finalmente Il vincitore è solo non resta che attendere il 9 settembre o ingannare l'attesa prenotando il libro su Internet...
Si è conclusa ieri, 2 luglio, l'edizione numero sessantatre del prestigioso Premio Strega, l'ambito riconoscimento letterario nato nel 1947 all'interno del salotto letterario di Maria e Goffredo Bellonci. Il trionfatore del 2009, il successore di Paolo Giordano e del suo La solitudine dei numeri primi, è dunque il romanzo Stabat Mater di Tiziano Scarpa, impostosi, non senza il consueto corredo di polemiche tra i grandi gruppi editoriali, sull'altro favorito Antonio Scurati con Il bambino che sognava la fine del mondo, per un solo voto di differenza. Al terzo posto si è classificato il cronista di nera del giornale Repubblica, Massimo Lugli, piazzatosi sorprendentemente sul gradino più basso del podio grazie a L'istinto del lupo. Il successo del libro edito da Einaudi ripropone l'eterno duello tra i grandi gruppi editoriali italiani, con la galassia Mondadori che ha avuto la meglio, come del resto l'anno scorso, su RCS Libri, che pubblicava con Bompiani il libro di Scurati.
Ma vediamo più da vicino il vincitore, Stabat Mater di Tiziano Scarpa. Il meccanismo del racconto è quello di una lunga lettera che una ragazzina sedicenne scrive alla madre che l'ha abbandonata da bambina. Cecilia, questo è il suo nome, vive in un orfanotrofio, nell' Ospedale della Pietà di Venezia, dove ha imparato a suonare il violino: si tratta di un esercizio un po'vuoto, senza passione né amore, svolto un po' per caso e per dovere. Simile, in fondo, alla sua esistenza. Le cose sembrano cambiare quando all'orfanotrofio fa capolino un nuovo compositore e insegnante di violino, un giovane sacerdote dai capelli rossi e dal naso ingombrante, il cui nome è Antonio Vivaldi. Grazie al confronto con il nuovo arrivato, Cecilia inaugurerà un nuovo rapporto con l' Arte e con la Musica, scoprendo aspetti inaspettati della propria personalità, troppo a lungo repressa. In questo modo potrà trovare il suo percorso nella vita, arrivando a compiere un gesto inaspettato di autonomia e insubordinazione.
Si conclude oggi, 2 luglio, con la premiazione del vincitore, il Premio Strega 2009, il prestigioso riconoscimento letterario che viene assegnato annualmente a un libro edito in Italia tra l' 1 maggio dell'anno precedente e il 30 aprile dell'anno in corso. Il Premio 2008 è stato assegnato alla grande rivelazione Paolo Giordano
( La solitudine dei numeri primi), passato nell'arco di pochi mesi da sconosciuto rookie del panorama letterario nazionale, a stimatissimo e pluripremiato autore di un sorprendente Best Seller. In attesa di conoscere il nome del vincitore dell' edizione 2009, passiamo brevemente in rassegna i cinque finalisti, nominati lo scorso 11 giugno.
Partiamo con Stabat Mater di Tiziano Scarpa, che ci racconta la storia di Cecilia, una ragazzina orfana ospitata all' Ospedale della Pietà di Venezia, la cui vita, immobile per anni, sembra cambiare quando nell'orfanotrofio compare un nuovo insegnante di violino, un giovane sacerdote il cui nome è Antonio Vivaldi. Proseguiamo con Almeno il cappello di Andrea Vitali, un gustoso spaccato strapaesano dall'Italia profonda, raccontato attraverso la "gloriosa storia" del Corpo Musicale di Bellano... Uno dei favoriti per la vittoria finale è sicuramente Il bambino che sognava la fine del mondo, grande successo di pubblico e di critica: in una città del Nord Italia, i bambini di una scuola materna cominciano ad accusare gli adulti di crimini orrendi. Ben presto, attraverso i Media, il contagio della Paura si estende a tutta Italia, e l'intero Paese comincia a sentirsi minacciato dal Male. L'istinto del lupo di Massimo Lugli si muove a cavallo tra due mondi, vicini eppure distantissimi: il mondo delle ville dei ricchi e quello dei fuochi dei bivacchi dei senza tetto. In mezzo la storia di un ragazzo che divenne Lupo, con sullo sfondo le passioni degli anni settanta. Concludiamo con L'ultima estate di Cesarina Vighy: dal baratro della malattia, dal nucleo più irriducibile e infuocato della vita, arriva la voce di Zeta, la storia della sua vita. Dalla nascita di una bambina fuori dal matrimonio, passando per l'infanzia sotto le bombe, fino all'esperienza della psicanalisi, l'avventura del femminismo, il cammino della malattia.
Mauro Corona è certo un personaggio singolare: nato nel 1950 sul carretto dei genitori, venditori ambulanti friulani, sulla strada che da Pinè porta a Trento, è stato per lungo tempo noto come scultore ligneo e apprezzato "scopritore" di sentieri di montagna, alpinista dell'ignoto. Nel 1997, con Il volo della martora ha intrapreso l'attività di scrittore, pubblicando numerosi libri per Mondadori. Il suo ultimo romanzo, Storia di neve, esemplifica piuttosto efficacemente il suo stile di scrittura e le tematiche dei suoi lavori. Da una parte, uno stile naif, povero dal punto di vista sintattico, con frequenti irruzioni del lessico dialettale friulano. Dall'altra il rapporto tra l'uomo e la natura, e in particolare la montagna, con il frequente riemergere di un passato ancestrale e difficilmente collocabile temporalmente, malgrado in Storia di Neve esista una datazione situata tra gli anni '20 e gli anni '40 del secolo scorso. La storia inizia con la nascita di una bambina, l'unica venuta alla luce nel gelido inverno del 1919, un "inverno da castigo". Presto ci si rende conto che la bambina è dotata di una fisicità sconcertante, con una pelle bianchissima e quasi trasparente, la capacità di non soffrire il freddo e di spegnere i fuochi. Ma Neve è in grado di compiere anche altri, ben più sorprendenti, prodigi: il suo semplice tocco salva la vita a diversi suoi compaesani in punto di morte. Il retroscena rivelato dal sogno di un ragazzo salvato da Neve, è che la bambina è in realtà l'anima della defunta strega Melissa, così come era da ragazzina, prima che venisse corrotta dalla malvagità degli uomini. Le capacità straordinarie e misteriose della bambina non tardano ad attirare la cupidigia del padre, Felice Corona Menin, che comincia a vedere nelle doti miracolistiche di Neve uno strumento per uscire dall'endemica condizione di povertà. Tutto ciò innescherà una spirale inarrestabile di ricatti, violenza e delitti...
Questo libro di Corona tende a generare molteplici e contrastanti sensazioni. Da una parte infastidisce e irrita il suo uso naif della lingua italiana, con frequenti e talvolta contrastanti reiterazioni, quasi faticasse a reggere e tenere insieme il filo del racconto. Dall'altro affascinano le atmosfere ancestrali e tenebrose, le favole nere che fanno da contorno al tessuto narrativo principale, arricchendolo e rendendolo meno piatto.
CORONA MAURO
STORIA DI NEVE
Genere: Libro
Disponibilità: Immediata
Editore: MONDADORI
Collana: SCRITTORI ITALIANI E STRANIERI
Pubblicazione: 10/2008
Numero di pagine: 820
Prezzo: € 22,00
ISBN-13: 9788804581116
ISBN:8804581115
Grande attesa per l'uscita del nuovo libro di Carlos Ruiz Zafon, inedito in Italia, intitolato Marina. L'autore spagnolo è salito alla ribalta delle cronache letterarie con la pubblicazione del volume L'ombra del vento, inquietante e intrigante vicenda ambientata nel cuore della città vecchia di Barcellona. È proprio la città catalana ad essere al centro del mondo letterario di Carlos Ruiz Zafon. Barcellona è infatti il teatro anche di Il gioco dell'angelo, torbida storia che ha per protagonista David Martìn, aspirante scrittore... Ed è al centro anche delle vicende di Marina, che sarà disponibile nelle libreria di tutta Italia a partire dal prossimo 4 giugno, ma che è ovviamente già prenotabile online. Carlos Ruiz Zafon ha venduto con i suoi precedenti due romanzi, complessivamente, qualcosa come due milioni di copie. Giustificabile quindi l'attesa per l'arrivo in Italia di Marina, che preannuncia di ripetere lo straordinario successo dei suoi predecessori...
RUIZ ZAFON CARLOS
MARINA
Genere: Libro
Disponibilità: Prenotabile
Editore: MONDADORI
Pubblicazione: 06/2009
Prezzo: € 19,50
Prezzo NicePrice: € 14,63
ISBN-13: 9788804593522
Filippo Timi è, nel panorama nazionale, per ciò che riguarda le nuove generazioni, un attore cinematografico anomalo. Nato a Perugia nel 1974, vanta un'esperienza teatrale di tutto rispetto, avendo lavorato al "Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera", e, tra gli altri registi, con Cesare Ronconi in Paolo di Tarso. Nel 2004 ha vinto il Premio Ubu come migliore attore dell'anno mentre nel 2006 è uscito il suo primo romanzo, intitolato Tutt'al più muoio, da cui è stato tratto lo spettacolo teatrale La vita bestia, cui mi è capitato di assistere qualche anno fa a Milano, al PIM di Via Tertulliano. Parallelamente si è sviluppata la carriera cinematografica di Filippo Timi, che ha avuto un primo felice picco con un ruolo, seppur marginale, in Saturno Contro di Ferzan Ozpetek, cui è seguito un ruolo da protagonista in Come Dio comanda di Gabriele Salvatores, film tratto dall'omonimo libro di Niccolò Ammaniti, e in Vincere di Marco Bellocchio. Peggio che diventare famoso è un buon libro, che dietro un'aria ironica e scanzonata, racconta il fluire zizgagante di un'esistenza, normale eppure speciale, che all'improvviso si trova a conforntarsi con la realtà di un set cinematografico in cui si gira una pellicola diretta da un famoso regista, in cui l' Io narrante ha il ruolo del protagonista. Filippo Timi sul set di Salvatores diventa all'improvviso Rino di Come Dio comanda: ha un figlio, che ha paura di perdere; ha un'esistenza randagia nelle montagne del Friuli, una rabbia feroce nei confronti del mondo e un amico scemo cui deve badare. Soprattutto ha un cane dentro che non la smette di abbaiare e che lo sta facendo impazzire: vorrebbe ucciderlo, ma da solo non può farlo, ha bisogno di un aiuto, di suo figlio di 14 anni che ha cresciuto a pane e intolleranza... Da questo incontro fra ego così distanti nasce un curioso controcampo in chiaroscuro, che regge l'impatto con una lettura esigente, ma nel contempo, disincantata.
TIMI FILIPPO
PEGGIO CHE DIVENTARE FAMOSO Editore: GARZANTI LIBRI
Collana: NARRATORI MODERNI
Pubblicazione: 12/2008
Numero di pagine: 332
Prezzo: € 15,60
ISBN-13: 9788811670247
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