Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Esce il 21 settembre l'edizione italiana del nuovo romanzo del popolare autore brasiliano Paulo Coelho. Aleph è un romanzo che si propone di insegnare ad affrontare le proprie paure, utilizzando il proprio istinto e aprendo con gioia la mente alle infinite strade che collegano tutti gli esseri umani mentre intraprendono il percorso della vita.
Il protagonista è lo stesso Paulo Coelho, che, come numerosi suoi personaggi in passato, sta attraversando una crisi spirituale ed è alla ricerca di un percorso che lo guidi alla rinascita. A questo scopo intraprende un lungo viaggio che lo porterà ad attraversare l'Europa, l'Africa e l'Asia lungo il percorso della linea ferroviaria Transiberiana.
Lungo questa strada conoscerà nuovi amici, tra cui "Yao, il traduttore che sta ancora piangendo la perdita della moglie; Tatiana, una donna russa con cui il protagonista condividerà un'esperienza di trasformazione; e soprattutto la giovane violinista Hilal, la donna che Paulo ha amato cinquecento anni prima, ma che ha tradito con un gesto di codardia talmente estremo da impedirgli di raggiungere la felicità in questa vita". Tutti insieme intraprenderanno un lungo viaggio mistico che li porterà più vicini alla meta ultima di ogni uomo, l'infinito Amore...
In uscita il prossimo 15 ottobre la nuova edizione del Principe delle nebbie, il romanzo di Carlos Ruiz Zafòn già pubblicato qualche anno addietro dall'editore SEI. La storia è ambientata nel 1943: il padre del protagonista Max Carver, decide di rifugiarsi in una villetta sulla costa spagnola insieme alla famiglia, per sfuggire alle terribile insidie della Seconda Guerra Mondiale. Il luogo prescelto appare tuttavia stregato: Max scopre subito un giardino con delle statue terrificanti, le sue sorelle cominciano a fare sogni ricorrenti e inquietanti, mentre all'improvviso appare una scatola contenente le pellicole di vecchi film che aprono uno squarcio sul passato. E poi, si chiede inquieto Max Carver, perchè il vecchio orologio della stazione va all'indietro, quasi si trattasse di un conto alla rovescia? Intanto si diffondono sinistre voci sui precedenti proprietari della villetta... Mentre indaga in compagnia del suoi nuovi amici Roland e Alicia, Max viene a conoscenza della terrificante storia del Principe della Nebbia, un'ombra luciferina che emerge nel cuore della notte per scomparire con le prime nebbie dell'alba... Una storia che affonda le radici nel passato e che continua a lasciare una scia di dolore, sofferenza e sangue.
"Ma se Harriet poteva dire a David, e David a Harriet: "Almeno sei figli", con tutti gli altri la consegna era il silenzio".
Sono una coppia sui generis quei due, in una Inghilterra degli anni '70 in cui nuovi valori si stanno affermando: l' emancipazione della donna, l' importanza della carriera, il controllo delle nascite. Harriet e David sognano per se stessi qualcosa di diverso: una famiglia numerosa calata in un ambiente amorevole, tanti bambini che scorrazzano ridanciani in una grande casa; capiente abbastanza da ospitare, durante le festività, nonni, nipoti, zii, gente varia ed eventuale. Non sarà facile all'inizio, per loro, far accettare questa scelta di vita demodè agli altri componenti della famiglia, che li criticheranno aspramente alle spalle, ma che finiranno poi per ammirarli e stimarli e frequenteranno quella casa assiduamente, proprio come David e Harriet desiderano. Tra un compremesso e l'altro la giovane coppia riesce a realizzare il proprio progetto di vita: la grande casa viene comprata, ma i soldi per il mutuo dovrà accollarselo il padre di David. I bambini arrivano, uno dopo l'altro, ma quelle gravidanze così ravvicinate mettono a dura prova la salute fisica e mentale di Harriet che avrà quindi bisogno dell'aiuto della madre per allevare i suoi primi quattro pargoli. Ma il quinto figlio sta per arrivare, scalciando come un ossesso nel ventre materno, quasi a lacerarlo.
Nasce Ben, che non solo è un bambino "diverso" da accettare. Ben ha un comportamento animalesco e particolarissimo...i suoi tratti poi, ricordano quelli di un fauno, di un ominide ancestrale. E la Lessing così, cala questa creatura immaginifica in un contesto perfettamente realistico, mostrandoci l'inadeguatezza della società e il crollo della famiglia davanti alla diversità e all'infrangersi dei perfettibili sogni di una coppia. Si cala ancora più giù, nella spelonca del "chi sono?" e del "da dove vengo?" descrivendo come forse reagiremmo di fronte alla nostra stessa natura ancestrale. Perchè Ben, cacciatore, assassino, animale impaurito, rozzo anafettivo, altro non è che la nostra parte primordiale, ciò che i nostri geni trascinano dai tempi più remoti e che rimane sopito laggiù, nel fondo della nostra coscienza e del nostro comportamento, a stento tenuto a bada da sovrastrutture tra cui quella della famiglia stessa.
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