Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Uno dei personaggi più caratteristici nati dalla fantasia dei fratelli Coen è Jeffrey Lebowski, protagonista del film Il Grande Lebowski(1998). Lebowski, il cui soprannome è Drugo, rappresenta l’archetipo dell’hippie sopravvissuto agli anni ’70; svogliato, trasandato, si trascina per tutto il film in mutandoni, vestaglia e sandali, sorseggiando white russian e giocando a bowling. Jeff Bridges (l’attore che interpreta Lebowski), non incarna alla perfezione solo il suo personaggio, ma un vero e proprio stile di vita, una filosofia, che ha portato oggi alla pubblicazione di un libro La vita secondo il Grande Lebowski. Questa pubblicazione,curata da quattro Drugo-fanatici, non solo espone i punti principali da seguire per fare del modello di vita “alla Lebowski” una vera e propria teoria filosofica e pratica antistress, ma presenta anche interviste e retroscena riportati dai protagonisti, che danno ancora di più l’idea del perché questa pellicola sia diventata un cult.
La filosofia di vita trasmessa nel film, ed esposta in questo libro, non sarebbe completa senza le figure che accompagnano il personaggio di Drugo, come il pederasta ispanico Jesus Quintana (nel film John Turturro), che si sente un dio del bowling, il reduce dal Vietnam Walter Sobchak (John Goodman), convinto che con la forza e la pistola si possa risolvere ogni problema, e il timido e paranoico Donny (Steve Buscemi).
Questi profili umani, calati in un mondo di intrighi e cinismo, produzioni pornografiche e bande di nichilisti, oltre alle immancabili partite di bowling, sono gli ingredienti con cui i fratelli Coen hanno creato un mondo esilarante , pieno di scene e battute rimaste nella storia del cinema e degne di diventare vere e proprie pillole di saggezza e filosofia quotidiana.
GREEN BILL; PESKOE PEN; RUSSEL WILL; SHUFFITT SCOTT
VITA SECONDO IL GRANDE LEBOWSKI (LA)
Editore: SPERLING & KUPFER
Pubblicazione: 09/2007
Numero di pagine: 256
Prezzo: € 14,00
EAN: 9788820042950
Lo scrittore toscano Edoardo Nesi, nato a Prato nel 1964 e finalista nel 2005 al Premio Strega con L'età dell'oro, firma un nuovo intensissimo romanzo, dall'emblematico titolo Per Sempre. Riaffiorano in questo lavoro alcune delle tematiche tipiche dell'opera di Nesi: la deriva di una società, quella italiana, in disgregazione; la perdita dei valori e dei riferimenti; la nostalgia indefinita per un passato migliore che forse non è mai esistito, ma a cui ci si aggrappa perchè è meglio un'illusione del proprio presente. Un arcano dolore vela, come una cortina fumogena dell'anima, la storia di Alice, ventenne figlia di genitori separati, la cui inquietudine si manifesta in un singolare rapporto con la divinità cristiana, e in particolare con la sua incarnazione umana, Gesù Cristo. Alice ha cinque orecchini al lobo destro e cinque a quello sinistro; ha un piercing sul naso, una piccola barretta d'agento a forma di freccia; ha i capelli tinti di rosso ed è daltonica; ha sette tatuaggi, ed un ottavo lo ha in cantiere. Soprattutto Alice ha una madre che da quando è stata abbandonata dal marito, è caduta in depressione: passa le sue giornate sul divano, a guardare in TV le televendite. Almeno fino a quando Alice non le procura delle pastiglie psicotrope che la aiutano a dimenticare il suo male di vivere. Il guaio è che la ragazza non sta certo meglio della madre: in breve incomincia a spezzettare e sniffare le pastiglie, viene licenziata dal Call Center in cui lavorava e avverte sempre di più un vuoto indefinibile che cerca di riempire salendo al tramonto sul terrazzo di casa, guardando il calare del sole in bilico sul cornicione. Da lassù può vedere il suo quartiere innevato, il palazzo della Cayenna, abitato interamente da "Non Italiani", gli enormi cartelloni pubblicitari e, da qualche tempo, la "voragine", un buco enorme che si è aperto proprio di fronte al suo palazzo a seguito di un cedimento dell'asfalto. Cominciano allora le visioni: i ricordi dell'ex fidanzato, Edoardo, si mescolano con le apparizioni di un Gesù Cristo che sembra uscito direttamente dall'iconografia pasquale occidentale, mentre le uscite con l'amica Deborah, all'insegna della cocaina, si trasformano in epifanie semi-mistiche in cui sembrano moltiplicarsi i segnali di una misteriosa investitura. Dio vuole assegnare una missione ad Alice? O è tutto il frutto di un'immaginazione alla deriva, eccitata dall'uso di droghe?
Ciò che colpisce nel romanzo di Nesi è innanzitutto l'atmosfera: ovattata, "natalizia" (la vicenda si svolge nei giorni del Natale 2006), si mantiene costante per tutto il racconto, sfociando a tratti in una sorta di "realismo magico" tutto italiano. La profondità della vicenda si cela dietro le pieghe del racconto, a manifestare la sensazione di una deriva epocale e insieme personale che lo scrittore intende trasmettere attraverso il pensiero della protagonista. Alice è l'eroina di una moderna favola nera, senza lieto fine, misteriosa: forse uscita da un film di Tim Burton o da qualche romanzo cyberpunk; ma è anche la ragazza della porta accanto, dura e fragile nel contempo, pura ma contaminata da una società ingiusta e incomprensibile. Di lei il lettore non può fare a meno di innamorarsi.
NESI EDOARDO
PER SEMPRE
Editore: BOMPIANI
Pubblicazione: 09/2007
Numero di pagine: 154
Prezzo: € 14,00
EAN: 9788845259258
Una Milano spocchiosa e viziata, un gruppo di amici che si crede al di sopra di tutto e di tutti, una moralità sovvertita, un intreccio di amore e di interessi economici. Matteo vuole Margherita, Frans vuole Luca, Luca vuole Camilla. Ci si sposa solo con chi è più ricco, si frequentano solo i locali alla moda, via Marghera non è neanche a Milano ma in provincia. Solo il quadrilatero della moda è ammesso, il Jamaica è il ritrovo privilegiato, i matrimoni a cui si è invitati vogliono Berlusconi e Agnelli, i vestiti che si indossano vengono spediti dalle capitali della moda tramite aerei privati.
Un mondo in cui il nulla regna sovrano ma che, aimè, esiste e prolifera in una città che sembra aver perso la bussola. Un ritratto sconcertante ma veritiero che mette in evidenza solo il lato più meschino di una città che, nonostante tutto, meriterebbe di essere raccontata anche in altro modo. Cos’è, infatti, una città se non l’insieme di quanti la abitano?
Ecco perché questo libro suscita, in chi è milanese, un misto di insofferenza e curiosità, irritazione e rassegnata consapevolezza. Milano, infatti, non è solo lo squallore di vite sprecate come quelle dei protagonisti di questo primo libro di Carlo Mazzoni. Un’elite, se così la si vuole definire, che butta al vento le mille opportunità offerte per godere di un benessere letteralmente rubato. Fortunatamente Milano non è solo questo… La domanda, come si suol dire, sorge spontanea. Perché si dovrebbe leggere questo libro? Per capire quanto in basso si può precipitare quando si ha la convinzione che ogni cosa sia dovuta. Arroganza, sfrontatezza, falsi sentimenti e presunzione.
MAZZONI CARLO
POSTROMANTICI (I)
Editore: SALANI
Pubblicazione: 01/2007
Numero di pagine: 288
Prezzo: € 14,00
EAN: 9788884518422
Tra i molteplici bulbi che almeno una volta dovete provare a piantare, il giacinto è quello che più di altri si farà ricordare per la sua straordinaria fragranza.
Il nome botanico è Hyacinthus e appartiene alla famiglia delle Liliacee. Esistono tre varietà: Hyacinthus litwinowu, Hyacinthus Transcapicus e la varietà da noi commercializzata Hyacinthus Orientalis, con le note varietà “ Amsterdam”, dai fiori rossi salmone, “ Amethyst” dal colore blu, “ Bismark” dal colore azzurro,
“ Orange Boven” dal colore arancio salmone.
La pianta raggiunge i 25/30 cm di altezza, le foglie sono strette e allungate di colore verde. I fiori sono raccolti in una spiga, dallo stelo carnoso. I fiori sbocciano tra febbraio e marzo, ma è facile forzare la fioritura, così che è possibile trovarli tutto l’anno, soprattutto a partire da ottobre, il mese più adatto per procedere alla messa a dimora dei bulbi.
Ottimi anche per l’utilizzo per interno, essendo, tra i bulbi, i più duraturi. Con le cure adeguate possono restare fioriti anche per un mese.
Se vogliamo coltivarli in casa:
nel mese di settembre si piantano isolatamente in vasi di almeno 10 cm di larghezza, in torba leggera e permeabile (ossia non compattata) su fondo di ghiaia, collocando il bulbo in prossimità della superficie, a circa 1 cm dal bordo del recipiente, con la parte sporgente del bulbo rivolta verso l’alto e si pongono in una stanza ben illuminata e calda. Quando i butti raggiungono i 5 cm di altezza, vanno spostati in un luogo illuminato, ma fresco. Dopo circa cinque settimane avrete steli e boccioli ben sviluppati. A questo punto si dispone la pianta nella sua posizione definitiva, in una stanza un po’ più calda.
Durante la fioritura procedere con annaffiature regolari, per mantenere il substrato sempre umido, ma senza bagnare la pianta, in particolare la base dello stelo e concimare con un fertilizzante liquido ogni due settimane a partire dalla comparsa dei boccioli fin quando non si estingue il fogliame. Attenzione: applicare il concime in dosi molto basse, in quanto il giacinto è ricco di fosforo ed un eccesso di azoto, presente nel concime, svilupperebbe le foglie a discapito del fiore.
Se si vogliono coltivare all’esterno:
per l’interramento del bulbo vale quanto detto sopra, ricordarsi però che i bulbi vanno lasciati seccare nel terreno fino a quando le foglie non avvizziscono completamente. Si estrarranno poi in primavera, si puliranno e conservandoli in un luogo asciutto, potranno essere nuovamente piantati l’anno successivo. I fiori dureranno più a lungo se piantati in un luogo luminoso, ma senza sole diretto.
Idee per una composizione? Giacinto e Muscari;
Giacinto, Violetta, Violetta del Pensiero e Pratolina;
Giacinto e Lillà.
Potete approfondire e ampliare l’argomento leggendo:
Bulbi in fiore per ogni stagione, Cottini Paolo, Gribaudo, 2006, € 6,90
Tutto bulbi, Beltrame Maia, Mondatori, 2001, € 20
Piante da bulbo, Adams Katharina, Red, € 9,90
Conoscere e curare le bulbose, AA.V.V., Fabbri Editore, € 9,90
Dora è una trentacinquenne che vive a Los Angeles, figlia di una mediocre famiglia americana, con madre alcolista e bibliomane, e padre lontano e mai presente. Divorziata da Palmer, ricco – bello – fascinoso - carismatico - superimpegnato - mapocoletterato, Dora vive in un residence a cinque stelle, circondata da macro disordine, bottiglie di vino rosso, abiti firmati e montagne di libri. Montagne di libri dovunque, perché fin da bambina i libri sono il suo rifugio.
Nella lettura Dora si abbandona, dimenticando l’infanzia, le storie andate a male, il lavoro di giornalista che ha perso anni prima, le tante fobie, le delusioni quotidiane.
Un paio di bicchieri di vino, un bagno caldo, e la maratona di lettura notturna consente a Dora di sopravvivere alle difficoltà di ogni giorno. Le amiche, l’ex marito, la sorella cercano di richiamarla alla normalità dalla segreteria telefonica che, opportunamente inserita, protegge Dora dal mondo esterno.
La libreria vicino a casa è il naturale approdo di ogni giorno, dove è inevitabile l’innamoramento e la storia di passione con il bel commesso Fred, commediografo in erba.
Ma non aspettatevi Bridget Jones: Dora è altissima, magrissima, somiglia a Nicole Kidman, frequenta feste e vernissage, veste Prada e Valentino, e fa vita da miliardaria, pur piangendo costantemente miseria, ed essendo disoccupata. Non fa molta simpatia….
La sua storia si dipana tra tentativi di introspezione, slanci di generosità filantropica, vicende familiari di grande amarezza, amicizie e riavvicinamenti. Ma soprattutto citazioni: Dora ama fin da piccola fare gite nelle case dei suoi scrittori preferiti, conosce la biografia di ogni autore, elargisce versetti e frammenti di libri a ognuno e in qualsiasi momento, in una forzata e a volte un po’ stridente esibizione di passione e erudizione.
Dora non è un personaggio in cui si ha piacere a immedesimarsi, non è simpatica e non crea partecipazione nel lettore; la storia qua e là rallenta in momenti prevedibili, o stentati nel tentativo di essere comici e surreali (come quando Dora salva un cervo) o tristi e malinconici (come nel caso dell’amicizia con la piccola nipote di Fred).
Nel complesso il libro si risolve in una commedia romantica a metà strada tra trasgressione e buoni sentimenti, in pieno filone disimpegnato femminile-femminista, ma puntellato da innumerevoli lusinghe al lettore appassionato. Vale la pena leggerlo per le ottime citazioni, nelle quali il lettore maniaco-compulsivo sguazza, e si diverte pure, e le epigrafi in testa a ogni capitolo, tutte da gustare.
"Al di fuori del cane, il libro é il miglior amico dell'uomo.
All’interno del cane c’é troppo buio per leggere..."
Groucho Marx (1890-1977)
KAUFMAN JENNIFER; MACK KAREN
LIBRI E AMORI A LOS ANGELES
Editore: MONDADORI
Pubblicazione: 05/2007
Numero di pagine: 297
Prezzo: € 18,00
Prezzo NicePrice: € 15,99
EAN: 9788804568896
Di Admin (del 07/09/2007 @ 07:00:31, in News, linkato 15060 volte)
L'edizione cartacea di Repubblica di ieri, giovedì 6 settembre, anticipa con un breve estratto Diatriba d'amore contro un uomo seduto, l'unico e inedito monologo teatrale del grande scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez: l'opera è pubblicata in Italia da Mondadori (pagg.80, euro 8) e avrà una sua rappresentazione nel corso del Festival Tramedautore al Piccolo di Milano, con la regia di Alessandro D'Alatri e l''interpretazione di Maria Rosaria Omaggio. Il monologo di Graciela, protagonista dell'opera, appare come un'amara riflessione sul destino infausto della passione, destinata a spegnersi definitivamente nei sontuosi festeggiamenti delle sue nozze d'oro. La vita è trascorsa e l'amore è finito, dopo 25 anni di matrimonio: resta solo una rabbia sorda, beffardamente travestita da ricca signora in collera. Il senso, quello sembra sfuggire, comune destino di una commedia umana che ignora un senso, sfugge alle regole, allontana la ragione. Sullo sfondo resta solo un uomo muto, che legge il giornale di ieri perchè non sa, non vuole leggere quello di oggi: che ti mette le corna e ti riempie di agi, pretendendo gratitudine. Ma alla fine della corsa sembra restare solo la solitudine, e un'indefinita e incolmabile nostalgia.
Gabriel Garcia Marquez è nato nel 1928 ad Aracataca, in Colombia. E' considerato il massimo esponente di una corrente letteraria nota come realismo magico, e massimamente rappresentata dalla sua opera più nota, Cent'anni di solitudine. Ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1982. Il suo ultimo romanzo è del 2005, Memoria delle mie puttane tristi. E' universalmente considerato uno dei più grandi scrittori in vita.
Lo scambio di informazioni, sempre più rapido e onnicomprensivo, la possibilità di "fare comunità" e "blocco d'opinione", rende l'universo virtuale del WEB un terreno di discussione per operatori e studiosi del marketing e della comunicazione. Il volume di Paolo Guadagni e Vincenzo De Tommaso dal titolo Il nuovo potere dei consumatori sul Web, pubblicato da HOEPLI Editore, affronta appunto il nodo delle relazioni tra consumatori e aziende, cittadini e organizzazioni. Paolo Guadagni è il fondatore di una nota agenzia del gruppo WPP, specializzata in pubbliche relazioni sul mezzo Internet, mentre Vincenzo De Tommaso è il responsabile, per un portale di annunci immobiliari, delle relazioni con l'esterno. Il volume analizza i meccanismi che regolano la formazione dell'opinione e lo scambio d'informazioni sul Web, a partire dagli strumenti canonici che vengono utilizzati allo scopo dai consumatori; dai forum ai newsgroup, dai blog ai social network. Di ogni strumento vengono sezionati gli elementi principali, la "capacità divulgativa" e il tipo di relazione che viene instaurato. Di cosa parlano gli italiani in Rete? Quali sono i nuovi modelli di trasmissione dei messaggi? Sono alcuni degli interrogativi cui si cerca di fornire una risposta. A partire da questa "base" che occupa la prima parte del volume, si passa a descrivere la "reazione" da parte delle aziende, con le strategie di marketing e comunicazione adottate e gli possibili sviluppi, nel futuro, della Rete e delle comunità virtuali.
GUADAGNI PAOLO - DE TOMMASO VINCENZO
NUOVO POTERE DEI CONSUMATORI SUL WEB (IL)
Editore: HOEPLI
Pubblicazione: 05/2007
Numero di pagine: 134
Prezzo: € 14,90
EAN: 9788820338619
Un viaggio nella storia giapponese e nella mente umana, che inizia con la scomparsa di un gatto, e dalla normalità di un tranquillo quartiere residenziale proietta il lettore in un thriller complesso e magico, dove nulla è troppo strano e irreale.
Il protagonista è un comune trentenne, di quelli che passano inosservati, sposato, disoccupato per scelta dopo un lavoro poco gratificante in uno studio legale, che passa le giornate da casalingo, attendendo a casa la moglie che lavora, e brancolando senza entusiasmo in mille progetti di vita.
Una misteriosa adolescente gli fa compagnia negli assolati e sonnolenti pomeriggi estivi, nelle vicinanze di una casa abbandonata, dove lui si apposta sperando di trovare il suo gatto.
Una telefonata inattesa mette in moto tutto il meccanismo narrativo: una voce di donna languida, una confidenza che rivela un passato, forse dimenticato, forse mai esistito, e via, si precipita nel baratro dell’irreale.
La storia è intricatissima, frutto di vero e sapiente virtuosismo narrativo, che incastra piani diversi e dimensioni parallele. In vari momenti si è turbati dalla confusione, godibilissima, tra le atmosfere rarefatte del sogno e quelle, silenziose e ovattate, di una realtà inverosimile ma assolutamente vera e concreta.
Perché non c’è nulla di strano: una moglie che se ne va, un cognato antipatico e arrogante, qualche infelice episodio familiare sepolto nella memoria. Ma ogni piccolo episodio apre le porte sul passato e sulla coscienza: la storia giapponese penetra con frammenti di inumana crudeltà negli spazi cerebrali del protagonista, che ne raccoglie l’eredità e il pesante fardello di consapevolezza.
Ed è così che dalla normalità di un gatto che sparisce chissà dove, ci si ritrova nelle profondità di un pozzo senz’acqua, in un buio freddo che aiuta a scoprire se stessi e a muoversi in un’altra dimensione, in eleganti camere d’albergo, forse solo sognate, dove voci di donna (sarà la moglie?) chiamano e invocano aiuto, o in raffinati locali high tech dall’atmosfera rarefatta, in compagnia di affascinanti medium dal cappellino rosso. Una voglia bluastra compare sul viso del protagonista, per poi scomparire, i pc si svegliano nel cuore della notte con scampanellii, e raccontano storie di guerra, e racconti di amore infelice, mentre un uccello invisibile continua il suo lento lavoro, avvitando le viti che tengono insieme il mondo e le sue assurdità.
L’uccello che girava le viti del mondo ti afferra con violenza dalle prime pagine e ti trattiene con grande magia e arte: non è un libro facile, ma è senza dubbio un libro unico, un labirinto nel quale muoversi in libertà, scoprendone tutti gli angoli nascosti, correndo in ogni direzione, per ritrovarsi, più di una volta, al punto di partenza.
Alla fine, non senza impegno, dal labirinto si riesce ad uscire, per ritrovare la pace e la risposta a mille domande sulle rive di un laghetto ghiacciato, nel mezzo di un gelido e rassicurante pomeriggio invernale. Una grande esperienza di lettura.
MURAKAMI HARUKI
UCCELLO CHE GIRAVA LE VITI DEL MONDO (L')
Editore: EINAUDI
Pubblicazione: 06/2007
Numero di pagine: 960
Prezzo: € 16,50
EAN: 9788806188177
Un romanzo come un delizioso cameo: Mal di pietre conferma le qualità della scrittrice Milena Agus, alla sua seconda prova letteraria dopo il discreto successo di Mentre dorme un pescecane. Il romanzo è entrato nella cinquina dei finalisti dell'ultimo Premio Strega, conoscendo la ribalta nazionale e ottenendo un ottimo exploit di vendite in Francia (cinquantamila copie vendute e quarta ristampa in un mese). Pubblicata dal piccolo editore Nottetempo, la Agus riesce a costruire in sole 119 pagine un curioso ritratto di donna: a raccontare la storia è la nipote, che accarezza con tenerezza le vicissitudini della vita della nonna. Una vita comune, scontata, e un matrimonio di convenienza vengono interrotti alla soglia dei quarant'anni da un soggiorno in una località termale della penisola, per curare il "mal di pietre" (calcoli renali). Il "mal di pietre" diventa una metafora delle pene d'amore, del tormento sentimentale: è l'incontro con il Reduce, un uomo dall'indole gentile e dai modi raffinati, a indurla a scrivere e a manifestare i propri sentimenti.
Tutta la poetica, l'arte, la roboante letterarietà dell'opera musicale di Vinicio Capossela, cantautore di culto da più di un decennio, in questo volume del 2004 dal titolo Non si muore tutte le mattine. Catapultato fin dall' Ouverture nel caleidoscopico mondo del visionario e apolide musicista, il lettore si trova sballottato tra sbronze apocalittiche, concerti, intermezzi e serenate, viaggi, scassi e incontri nelle taverne. Non è difficile rintracciare il filo conduttore che lega questa sua prova di scrittura alla sua avventura musicale: tale legame è del resto volutamente sottolineato dal vezzo di rinominare i paragrafi nell'indice con titoli che suggeriscono l'andamento ritmico della lettura. Quasi il lettore fosse un non vedente da guidare per mano in un cosmo indefinibile e impalpabile, in cui non valgono le regole della realtà, ma soltanto le invenzioni, le esplosioni di genialità dell'artista, insieme ebbro seguace di Dioniso ed esteta cultore di Apollo. Emergono da questo universo alcuni personaggi o luoghi noti ai suoi abituali frequentatori: il vecchio Nuttless, apparso come co-protagonista in diversi brani musicali; la mitica Contrada Chivicone, in cui scorre un fiume giallo, lento come l' Orinoco e s'incontrano personaggi con nomi quali Disastro, Musso e Cavallaro... Vinicio Capossela è debitore, per la sua ispirazione, nei confronti di tanta parte dei classici della letteratura, in particolare del novecento: si va dal John Fante della Confraternita dell'uva ai Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer, passando per l'opera di Oscar Wilde o Charles Buchowski. Certamente irriducibile resta il suo contributo di originalità, in un lavoro fatto di sintesi, contaminazione, capacità creative e immaginifiche fuori dal comune. Il Salento bruciato dal sole e le metropoli del Nord avvolte nelle brume invernali, il mistero del Serraglio turco e i suoni degli chansonnier francesi, Tom Waits e il cielo distante della Patagonia: tutto si mescola e ridefinisce, in un inesauribile centrifuga di figure e luoghi dell'immaginazione.
CAPOSSELA VINICIO
NON SI MUORE TUTTE LE MATTINE
Editore: FELTRINELLI
Pubblicazione: 03/2004
Numero di pagine: 333
Prezzo: € 16,00
EAN: 9788807016479
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