Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Qualsiasi composizione può essere arricchita da piante con fiori profumati o foglie aromatiche. Spesso si sottovaluta l’importanza del profumo in un giardino, in quanto la nostra attenzione è prima di tutto rapita dalla molteplicità di colori e forme che possono assumere i fiori, ma è soprattutto nelle calde serate estive, quando ci accostiamo ai nostri spazi verdi, alla ricerca di un po’ di refrigerio, che possiamo renderci conto di quanto anche l’olfatto possa darci soddisfazione. Basti pensare all’essenza del giacinto (Hyacinthus Orientalis) o del narciso (Narcissus) che entra da una finestra in primavera, o la fragranza del caprifoglio (Lonicera Japonica) che penetra in estate. Le piante profumate, infatti, regalano il loro fragranza al tramonto o alle prime luci dell’alba, quando il sole non le colpisce. Ovviamente sono solo i fiori gli unici portatori di profumo, in quanto le foglie emanano un certo aroma, ma solo se sfregate con le dita. Esistono piante che hanno un aroma intenso (gardenia, clematis armandii, jasminum officinale, syringa, wisteria), tale da riempire tutto il giardino, ma la maggior parte delle fragranze presenti in natura, richiedono, per poter essere assaporate, luoghi raccolti (rose, dianthus, gigli, gladioli, buddleia), ecco perché la posizione delle piante profumate va scelta con cura, in modo che sia possibile apprezzarle regolarmente e quasi inavvertitamente. Privilegiamo quindi il patio, il davanzale delle finestre e la zona d’ingresso. Un esempio di composizione profumata per l’ingresso: posizionare ai lati della porta d’ingresso due vasi del diametro di 50 cm. Nel contenitore di sinistra collochiamo: Caprifoglio, Gelsomino, Timo al profumo di limone, Daphne odora, Lavanda Nel contenitore di destra collochiamo: Mahonia Aquifolium, Choysya Ternata, Gelsomino stella, Rosa
Autore: PHILLIPS ROGER; RIX MARTIN Titolo: ROSE (LE) Editore: ZANICHELLI Prezzo:€ 50,00 Nice price: € 45,00
Un adolescente con una madre fragile e squilibrata, vanesia, e aspirante poetessa, un padre alcolizzato che con il figlio condivide solo il rito della spazzatura serale, una famiglia quasi adottiva al limite della follia: in Correndo con le forbici in mano, Augusten Burroughs racconta la sua iniziazione all’amore e alla vita adulta in un ritratto familiare paradossale di grandissima inventiva e humor nero. Un’autobiografia esilarante e spudorata, incredibilmente divertente. Perché come recita l’epigrafe che apre il romanzo, Cerca il ridicolo in tutto e lo troverai (Jules Renard). Augusten è un ragazzino decisamente fuori dal comune: sogna di diventare parrucchiere, e fa esperimenti su chiunque in casa, tiene un diario sul quale registra le elettive affinità e la grande simpatia con l’eroina Brooke Shields, ama i gioielli che lucida con precisione maniacale, e i pantaloni sintetici ma solo se hanno la piega perfettamente stirata. Ipersensibile, igienista ed esteta, quando i suoi genitori decidono di divorziare, viene affidato dalla madre instabile al suo psichiatra, l’eccentrico ed erotomane dottor Finch. Così Augusten, in perfetta giacca blu, impeccabile e pettinatissimo, fa il suo ingresso in casa Finch, una malandata villa rosa, e incontra la sua nuova famiglia, estrosa, disordinata, e psicotica. In questa casa i bambini giocano con l’elettroshock di papà, mentre i grandi vagano tra avanzi di cibo e palline dell’albero di natale anche in piena estate, masticando biscottini per cani, e ogni problema offre l’occasione per consultare gli oracoli religiosi con la pesca alla Bibbia - che aperta a caso dà risposte su tutto – o per riunioni di analisi in bagno di fronte alle profetiche cacche paterne. Augusten si adatterà a tutte le stranezze dei Finch, fingendo anche un suicidio con la complicità del dottore, per marinare la scuola. Tra eccentrici inquilini, storie d’amore gay, e tinture per capelli, Correndo con le forbici in mano parla della difficile ricerca di se stessi, della costruzione di un equilibrio, sempre e dovunque, della voglia di libertà, e del senso di provvisorietà di chi sta rincorrendo la propria vita cercando di attribuirle un senso. Correndo, con le forbici in mano, e andando avanti. C’è chi questa corsa riesce a farla adattandosi alle follie della vita, e chi rimane indietro. Augusten Burroughs ha rincorso la sua identità, rischiando e azzardando, e l’ha trovata in una magnifica carriera da scrittore. Correndo con le forbici in mano è la sua storia: finalmente un romanzo di formazione sfrontato, cinico e divertente. Autore: BURROUGHS AUGUSTEN Ttitolo: CORRENDO CON LE FORBICI IN MANO Editore: ALET EDIZIONI Prezzo: € 14,00
Su invito di ICOGRADA, l’organizzazione mondiale che riunisce le associazioni del design e promotrice del World Graphics Day per festeggiare il proprio compleanno, l’ Aiap torna a celebrare la Giornata mondiale della grafica, che cade ogni anno il 27 aprile, con SocialDesignZine che ospiterà la mostra-online. Il World Graphics Day è il giorno dedicato ai progettisti grafici e alle loro professioni. È una giornata di confronto sulle tematiche, le aspettative, le ricerche e sperimentazioni della nostra professione. È un momento per incontrare e conoscere la riflessione che i grafici di tutto il mondo presentano. L’Aiap aderisce a questo evento internazionale nella speranza di una maggiore attenzione per la professione e per un arricchimento delle nostre professionalità proponendo temi sulle responsabilità sociali. Dopo le edizioni del 2001, con più di centoquaranta miniposter e risonanza internazionale, del 2002, nelle edizioni del 2003 e 2004 sono stati affrontate tematiche sociali come l’acqua e il riso legate agli anni internazionali dedicati dall’ONU e dalla FAO che hanno approvato l’iniziativa dell’Aiap. Quest’anno vogliamo riprendere questa “bella consuetudine” con un tema molto importante: Bambini (children - niños - meninos - kinder - enfants - ... )BambiniHa scritto una volta Antonio Faeti che l’infanzia è un ossimoro. Tempo della felicità ma anche dell’angoscia, del gioco ma anche della paura. Bambini nell’età della felicità e nella spensieratezza, amati e rispettati, ma anche bambini rifiutati. Bambini nel Nord e nel Sud del mondo. Bambini soldato, bambini sotto le bombe, bambini ‘effetti collaterali’. Infanzie coccolate e negate. Infanzie violate. Bambini. L’interpretazione del tema, così come la tecnica utilizzata, dipenderà esclusivamente da voi (fatta salvo la corrispondenza tassativa alle specifiche tecniche sotto indicate). Corredate dal nome dell’autore, le immagini saranno in mostra, in rotazione random, sulla home page di Sdz, nel riquadro che vedete in testa alla seconda colonna, e all’interno delle singole gallerie. Le immagini possono essere inviate attraverso l’apposito form e devono avere le seguenti caratteristiche: · 945x945 pixel (12x12 cm a 200 dpi) · RGB · JPG (qualità 10) o PNG / 8bitBuon lavoro!
Giovedì 12 aprile, ore 17,00 presso la Libreria internazionale Ulrico Hoepli presentazione del libro:
UN MONDO IN BANDA LARGA Lo sviluppo delle telecomunicazioni in Europa Carlo Maria GuerciCon la partecipazione di Mario Citelli, Betel Sergio Luciano, Panorama Economy Piero De Chiara, Telecom Italia Media Enzo Pontarollo, Università Cattolica Stefano Venturi, Cisco Systems Italy Il libro analizza l'evoluzione delle telecomunicazioni nei cinque più grandi mercati europei dal 1998 a oggi, e le prospettive del settore nel medio e lungo termine. Il decollo della banda larga, lo sviluppo della telefonia mobile, l'avvento delle nuove tecnologie di accesso (Wi-Fi e WiMax) e relative alla voce (VoIP), la concorrenza tra reti fisse e mobili, le strategie degli ex monopolisti, i cicli di acquisizioni e fusioni, sono tra gli argomenti centrali di questo lavoro. Le dinamiche tecnologiche, gli sviluppi della regolamentazione, la comparsa di nuovi concorrenti, l'incontro tra Information technology, telecomunicazioni e media, la creazione di nuovi servizi e contenuti aprono affascinanti scenari e trasformano l'industria. Il fenomeno della banda larga e i suoi sviluppi dominano il quadro.
Tel kedar, cittadina sperduta nel deserto, anonima e ordinaria. Un posto tranquillo, dove tutti sanno tutto di tutti e non accade mai nulla di fuori dall'ordinario. E' qui che vivono Noa e Theo. Una giovane donna ed un uomo maturo che si sono incontrati in un viaggio in un paese lontano e si sono uniti in un legame profondo ma prudente, ove nessuno osa sconfinare oltre ciò che l'altro si illude di poter tenere per sè con un timido riserbo, anche se l'altro è un libro aperto già completamente svelato. Una vita che scorre sui binari dell'ordinario viene colpita all'improvviso da un evento fuori dal comune. Immanuel Orvieto, un ragazzo che frequenta la classe ove insegna Noa, viene trovato morto. Una morte legata al mondo della droga da cui Immanuel si era lasciato soggiogare. Noa, che a malapena ne ricorda il viso, viene convinta dal padre del ragazzo ad aiutarlo a costituire una casa di accoglienza per ex toossici in memoria del figlio. Forse si sta facendo un po' troppo chiasso per l'ordinaria cittadina di Tel Kedar. Noa accetta più perchè si sente in debito nei confronti di Immanuel, di cui aveva capito così poco, che per reale convinzione. Theo, che sa benissimo quanto odioso sarà per Tel Kedar e la sua ordinaria routine un proposito del genere, non abbandona mai Noa, benchè non approvi e lei non gli abbia nemmeno chiesto un parere. Nonostante ciò, con la pazienza di chi sa tenersi in disparte ad osservare, Theo si prenderà carico di questa faccenda di cui Noa ad un certo punto parrà disinteressarsi del tutto. Senza che lei gli chieda aiuto e senza che lui le faccia notare quanto da sempre la stia aiutando. L'epilogo di questa storia vedrà un modo meno sconvolgente per ricordare Immanuel Orvieto. Semplicemente una scuola intitolata alla sua memoria. Tante incomprensioni, silenzi e lavoro per nulla dunque? No. Quel che si ricava è una grande certezza. Un amore profondo non si tira indietro nemmeno davanti a ciò che non capisce e condivide. E l'altra faccia di questo amore è la forza di abbandonarsi totalmente all'altro quando si comprende che essere inermi davanti alla persona amata è l'atto più coraggioso di cui si possa essere capaci. Autore:OZ AMOS Titolo: NON DIRE NOTTE Editore: FELTRINELLI Prezzo: € 15,00
EVENTO FUORISALONESalone del Mobile di Milano 2007c/o LIBRERIA INTERNAZIONALE ULRICO HOEPLISpazio Espositivo "Secondopiano"VIA ULRICO HOEPLI 5 MILANO Tel 02 86487208 dal 17 al 28 aprile 2007orario 10:00/19:30 C'ERA UNA VOLTA ... UNA PRINCIPESSAUna serie di oggetti luminosi ideati da Gumdesign per Lucedentro Srl. Una collezione di gioielli per bambine ... e non solo! Rivisitazione di gioielli da favola con un nuovo, contemporaneo, luminoso materiale. Un nuovo modo per sentirsi le nuove principesse del XXI secolo ... Il materiale: Il pvc fotoluminescente "Lucedentro" trae le sue interessanti caratteristiche luminose dai particolari pigmenti di origine minerale di ultime generazione inglobati al suo interno. Questi particolari pigmenti oltre a possedere una scheda tecnica invidiabile, priva di ogni tipo di radiazione nociva e tossicità, sono già certificati in europa ed u.s.a. per molteplici usi. Lucedentro oltre a distribuire in esclusiva la materia prima in diverse nature, ha sviluppato con successo una serie molto interessante di nuove applicazioni pronte per il mondo dell'architettura e dell'interior design. Queste nuove applicazioni sono tutte legate ai concetti di risparmio energetico, ecocompatibilità e sostenibilità. Inoltre sono tutte state progettate in collaborazione con professionisti ed industrie di rilievo internazionale in grado di imprimere quei plus che contraddistinguono la creatività italiana nel mondo. concept e progetto GUMDESIGN - Via Michele Coppino, n. 69 - Viareggio (Lu) - Tel 0584 387555 - www.gumdesign.itazienda LUCEDENTRO - Via Ragazzi del 99, n. 5 - Casinablbo (Mo) - Tel 059 550501 - www.lucedentro.com
E' scomparso Kurt Vonnegut, spesso paragonato a Mark Twain, si è caratterizzato per la sua prosa semplice e diretta. Vi proponiamo il suo più celebre libro Mattatoio n. 5 , opera largamente autobiografica in cui affronta lo spettro del suo ricordo del terribile bombardamento di Dresda e la sua ultima fatica letteraria Un uomo senza patria.
Anime alla deriva... mi tuffai a capofitto nel mare,e di conseguenza ho acquisito una più profonda conoscenza dei fondali, delle sabbie e delle rocce, che se fossi rimasto a riva, sul prato, a fumare una stupida pipa, e a prendere un tè accompagnato dai consigli sensati.John Keats Un libro che inizia dalla fine, con un elegante uomo settantenne che ha appena assassinato la moglie, alla luce del tramonto in un magnifico castello in Cornovaglia. Poi si torna indietro, di quasi 50 anni, e James Farrell, la voce narrante, violinista di successo, ripercorre la sua vita nell’alta società inglese. Lo fa rivedendosi 22enne, in conflitto con i genitori che vorrebbero per lui una professione più conveniente, e combattono il suo delicato animo da artista: l’incontro con la misteriosa e fragile Ella Harcourt, fidanzata senza amore, e quello con la cugina di lei, Sarah, dal raffinato e altero animo inglese, immergono James in una nuova dimensione di emozione e passione, che artisticamente gli dona talento e ispirazione. Per lui arriveranno i favori del pubblico e una promettente carriera. Intanto, però il fascino imperscrutabile delle due donne lo trascina in una storia di disgrazie, pazzie e dolori che risale a tanto tempo addietro, e agli scenari incantevoli e burrascosi della Cornovaglia. Una tradizione oscura avvolge i destini della famiglia Harcourt e James ne è coinvolto fino a perdersi: la sua storia, segnata dall’amore, ma anche dalla colpa, diventerà anche una vicenda di tradimenti, falsità, e punizioni. Anime alla deriva è costruito su una trama audace, accattivante, che ti incatena dalla prima pagina e non ti molla, e che non si può raccontare, per non rovinare il piacere della lettura e dell’emozione. Il mondo elitario dei rampolli londinesi accoglie chi legge nei suoi salotti, nell’eleganza dei suoi the e delle sue feste: un’atmosfera quasi atemporale, che ti porta molte volte a stupirti del fatto che la storia è ambientata negli anni novanta. A tal punto la tradizione immobile e immutabile dell’alta società inglese contemporanea può apparire ottocentesca. Un vita di privilegi e grandi sofferenze prende vita tra le eleganti residenze di Londra e il grandioso Seton Castle di Cornovaglia, ma anche nei café bohemien che James frequenta insieme all’amico Eric tra gli artisti di Praga, e nella campagna francese. Anime alla deriva è una storia intrigante e seducente che nel 1999 segnò l’esordio letterario dell’allora giovanissimo Richard Mason, con un grande successo di pubblico e la traduzione in 22 lingue in tutto il mondo. Un libro sui grandi temi della gelosia e del peccato, scritto con grande raffinatezza e cura analitica nella descrizioni psicologiche dei sentimenti e delle emozioni, attraverso lo sgomento di un uomo, che giunto alla vecchiaia, scopre la verità più cinica e sconvolgente, che gli spazza via ogni certezza rassicurante e lo costringe a riesaminare dolorosamente la sua vita e il suo passato. Anime alla deriva è un romanzo antico e crudele, immediato e poetico insieme, la cui eleganza sorprende per la giovane età dell’autore, la cui vicenda appassiona e lascia attoniti, la cui meravigliosa complessità fa chiudere il romanzo con il respiro ancora trattenuto per l’emozione, e spinge senza dubbio e senza indugio ad andare a leggere anche il secondo romanzo di Richard Mason, Noi.
In occasione del ventennale della casa editrice Iperborea il 20 aprile alle ore 18:30 presso la sala conferenze delle Libreria HOEPLI verrà presentato il libro: RITRATTI E UN VECCHIO SOGNO di KADER ABDOLAHIntroduce Luca Scarlini Ritratti e un vecchio sogno, titolo mutuato da una lirica della poetessa sudafricana Ingrid Jonker, nasce dall’incontro tra Davud, un giornalista persiano da molti anni esule in Olanda, con il Sudafrica dell’era post-apartheid, dove, con due poetesse olandesi, è stato invitato a tenere un ciclo di conferenze. Scopo della visita: perorare la causa dell’afrikaans, l’ex lingua degli invasori che ha accolto, nel tempo, i colori e i suoni dell’Africa e ora rischia di sparire. Spiazzato dall’impatto con una terra che gli ricorda la patria – per il cui riscatto ha fieramente lottato contro il regime dello scià, e che è stato costretto a “tradire” fuggendo in Europa – Davud, “lo straniero tra di noi che prende sempre appunti”, dà conto di una nazione in fieri e della umanità, spesso marginale e ancor più spesso emarginata, che la abita, scrutandone, con un vouyerismo irriducibile e l’obiettività impietosa del cronista, la diversità, cogliendone, con lo sguardo obliquo dell’esule, le contraddizioni, ma anche la ricchezza, descrivendo, con la sensibilità dell’outsider, gli incontri che fa. A dar voce al suo vissuto è Attar, un vecchio compagno di lotta giustiziato, che Davud richiama in sogno. Lasciata la tomba insieme ad altri due martiri, Soraya, e Malek, Attar torna a vivere accanto a lui, e a riassaporare, sullo sfondo di un Sudafrica pacificato, il profumo della libertà e il sogno di riannodare i fili di un’esistenza interrotta. Romanzo di passaggio nell’opera di Abdolah, Ritratti e un vecchio sogno è un racconto dolorosamente sospeso tra gli echi di un passato sempre presente e l’apertura vitale a un futuro riconciliato, una cronaca di più viaggi – reali e interiori, nella geografia e nella storia, nel rimpianto e nella speranza, nella nostalgia e nel desiderio, nella cultura – moderna e antica – di Occidente e Persia, nella dimensione poetica e struggente dell’essere “in itinere”, e in quella randagia e profondamente libera del “vagabondare”. L'autore - Kader Abdolah: Costretto all’esilio dopo la pubblicazione dei suoi primi libri, Kader Abdolah (Iran, 1954) vive e lavora in Olanda dal 1988. Iperborea ha già pubblicato con successo i suoi romanzi autobiografici Il viaggio delle bottiglie vuote (N. 96) e Scrittura cuneiforme (N. 118) e la raccolta di racconti Calila e Dimna (N. 138).
Attirata dal titolo del libro e dalla copertina ho deciso di scoprire questo libro, mossa dal preconcetto che in cucina gli uomini normali, non i grandi chef, sono bravi solo se hanno il frigorifero pieno di ogni leccornia. Invece ho scoperto un grande chef dallo stile semplice, fatto di ingredienti freschi e preparazioni facili e veloci, che non tralasciano mai una presentazione gradevole e raffinata. L'autore, Bill Granger è titolare del celeberrimo ristorante “Bill” di Sidney (Australia) e di “Bill 2”, ed è uno dei giovani chef più promettenti in campo internazionale. La sua cucina italiana, apprezzata in tutta Sidney, ha fatto di lui uno dei talenti di maggior prestigio nel campo dell’alta gastronomia e lo ha consacrato tra le stelle del firmamento televisivo procurandogli un programma esclusivo sulle reti della BBC. Con “Un uomo in cucina” Bill svela i segreti del suo successo parlando direttamente a chi ama il buon cibo e vuole prepararlo senza stress, in modo semplice, genuino. Il libro è suddiviso in sei capitoli che ispirano la cucina di tutti i giorni. C'è spazio per la creatività, per l'improvvisazione, per il rigore, per l'organizzazione, e naturalmente, ci sono i giorni in cui dover essere pratici e veloci perché si ha poco tempo a disposizione. Per ciascuna di queste occorrenze, lo chef Bill Granger ha una ricetta. "Non si può neanche pensare di andare a Sidney e di non fare colazione da Bills" - Timeo Out, London ... Cercherò di non dimenticarlo nel mio prossimo viaggio a Sidney Autore: GRANGER BILL; TINSLAY PETRINA Titolo: UOMO IN CUCINA (UN) Editore: LUXURY BOOKS Prezzo: € 25,00
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