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Ogni Libro ti apre una nuova stanza della vita, con idee, passioni e difficolta'; leggere e come camminare nella "casa della vita", "non leggere" e' come rinunciare alla vita stessa.

Doctor Ambussambe'
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\\ Home Page : Storico : Libri di narrativa (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Admin (del 27/05/2008 @ 10:14:32, in Libri di narrativa, linkato 7470 volte)
Il ritorno di Andrea De Carlo, noto al grande pubblico soprattutto per il suo romanzo Due di Due, è rappresentato da un romanzo algido e "frantumato", frutto di un ben noto e documentato interesse dell'autore per le personalità e fragilità umane. Lo scrittore milanese decide di raccontare in prima persona, dal punto di vista di Pietro, uno dei protagonisti, una vicenda singolare ambientata nella campagna marchigiana: Pietro e Astrid sono due tessitori atrigianali che vivono in campagna, sulle colline. In un maggio singolarmente torrido, la loro vita viene scossa dall'arrivo di un misterioso sconosciuto. Il suo nome è Durante: di lui non si sa niente, il suo passato è mistero, ignora il significato del possesso e appare completamente incapace di mentire. Le donne, e in particolare Astrid, appaiono magneticamente incantate dal fascino dello sconosciuto, mentre al contrario gli uomini nutrono una profonda irritazione nei suoi confronti, che tende a tramutarsi in astio. Non fa eccezione, da questo punto di vista, Pietro, il narratore della storia. Un romanzo godibile, pervaso da un singolare alone di mistero e tensione, fino allo scioglimento finale.

DE CARLO ANDREA
DURANTE
Editore: BOMPIANI
Pubblicazione: 04/2008
Numero di pagine: 324
Prezzo: € 18,00
Prezzo NicePrice: € 14,99
EAN: 9788845261039
 
Di Francesca Cingoli (del 11/06/2008 @ 08:39:37, in Libri di narrativa, linkato 21195 volte)
Nel primi dell’ottocento, l’archimandrita Vassili Evangelisto riceve dallo zar Alessandro I l’incarico di recarsi in Arabia come missionario per l’evangelizzazione di quelle terre: un impegno prestigioso ma non libero di pericoli e insidie. Vassili si imbarca subito, e inizia un lungo viaggio, ma la sua nave è vittima di un assalto, e lui, unico sopravvissuto della strage, naufraga su un’isola chiamata Labirinto. Nessuna cartina ne riporta l’esistenza, e l’isola, bellissima, sembra nata dal nulla. Arrivando alle prime case, Vassili si rende conto che tutti gli abitanti giacciono addormentati. L’isola è infatti prigioniera di un incantesimo del sonno, che tiene ognuno bloccato in uno stato di immobilità totale, e ha la sua origine in una grande clessidra. Quando Vassili con la sua scienza riuscirà a interrompere l’incantesimo e a ridare vita all’isola, sarà acclamato come il salvatore di Labirinto, e riceverà i pieni poteri del governo. Purtroppo si accorgerà presto che un altro sortilegio molto più potente stringe le sorti di Labirinto, e ha a che fare con i vincoli invisibili del tempo: chi arriva sull’isola non la può più abbandonare, e ne rimane eternamente prigioniero. Inutile combattere contro le fortissime correnti, che rigettano sulla spiaggia in fin di vita chiunque cerchi di sfidarle. Il dominio del tempo è più potente di qualsiasi prestanza guerriera, di qualsiasi acutezza politica, di qualsiasi bellezza e cultura. C’è solo una strada da seguire per liberarsi da Labirinto: trovare i tre scrigni preziosissimi, opera del mago Tahar il Savio l’Egizio, e le chiavi che aprono sette serrature segrete. All’interno è celato un regale tesoro, e il segreto per essere padroni del tempo. La ricerca del magnifico e misterioso Tesoro della Verità coinvolge Vassili fino quasi a sopraffarlo e con lui una serie di naufraghi illustri, come il generale Mendoza, e il capitano Spyros Parga: la scoperta del Tesoro appassiona al punto da trasformarsi anche in lotta di potere e in seduzione di ricchezza. Per tutti sarà anche un viaggio alle radici del senso della nostra esistenza.
"La vita è un labirinto inestricabile, e ogni creatura, persa nella solitudine, erra in silenzio alla ricerca di una qualche via di fuga dal tragico destino della propria esistenza". Dall’autore di Neve una nuova favola, che si adatta a tutti i tempi, e fa battere il cuore di chi la legge con la poesia della più semplice scoperta: "Chi vive nella nostalgia del passato o nella speranza di un futuro migliore è condannato a errare senza posa nei cunicoli del tempo. L’unico modo di sfuggire al sortilegio è vivere il momento presente".

FERMINE MAXENCE
IL LABIRINTO DEL TEMPO
Editore: BOMPIANI
Pubblicazione: 04/2008
Numero di pagine: 233
Prezzo: € 12,00
EAN: 9788845260049
 
Di Roberto Seoni (del 19/06/2008 @ 14:43:30, in Libri di narrativa, linkato 14415 volte)
Il 16 giugno scorso si è spento nella sua casa di Asiago, in provincia di Vicenza, lo scrittore Mario Rigoni Stern. Aveva 87 anni. Nato nel 1921, Rigoni Stern trascorre l'infanzia tra le genti di Montagna dell'altopiano di Asiago, periodo di formazione che segnerà profondamente la sua personalità e la sua opera. La sua numerosa famiglia (Mario ha sette fratelli), è dedita al commercio: oggetto del traffico sono i prodotti delle malghe alpine, soprattutto pezze di lino, lana e manufatti in legno. Studia per poco tempo, poi lavora nella bottega di famiglia. Nel 1938 Rigoni Stern prende una decisione che segnerà profondamente la sua esistenza: si arruola negli Alpini e frequenta la scuola militare di Aosta. L'anno dopo esplode fragorosa la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, e Mario si ritrova a combattere da prima in Francia, poi, di seguito, in Albania, Grecia e Russia. Vive il dramma della ritirata italiana in Unione Sovietica e fa ritorno a casa soltanto il 5 maggio 1945, dopo due anni di prigionia in un lager tedesco. Da questo momento in poi, Rigoni Stern non lascerà più la sua casa di Asiago. Il suo primo e più famoso libro è pubblicato nel 1953: il titolo è Il sergente nella neve e il tema è naturalmente la grande ritirata di Russia, vista dal suo punto di vista di Alpino italiano. Già dal romanzo d'esordio si profilano i temi cardine della sua opera, il rapporto tra l'uomo e la natura, e in particolare con la montagna, il valore del racconto come strumento della memoria, il ritorno a casa e la guerra, che nasconde, ma non cancella l'umanità di chi la vive. Il volume ha ispirato recentemente uno spettacolo dell'attore Marco Paolini, proposto recentemente anche in versione televisiva.
Tra le altre opere più note di Mario Rigoni Stern, possiamo citare Il bosco degli urogalli (1962) e Uomini, boschi e api (1980). Da ricordare è anche la sua attività di sceneggiatore per I recuperanti, film girato da Ermanno Olmi sul finire degli anni '60 sulle vicende delle genti di Asiago. Scrittore di grande spessore morale e singolare potenza descrittiva, il nome di Mario Rigoni Stern è stato più volte accostato ad una candidatura italiaana per il premio Nobel per la letteratura.
 
Di Francesca Cingoli (del 24/06/2008 @ 18:49:12, in Libri di narrativa, linkato 5586 volte)
Un ragazzino di quindici anni, insofferente al rapporto con il padre e tormentato dalle insidie di un’adolescenza solitaria, scappa da casa, sale su un pullman e cerca una località lontana dove passare del tempo in solitudine. Si dà come nome Kafka e parte. Un vecchio, delicato e ingenuo, ma ritardato a seguito di un incidente da bambino, vive con i sussidi dello stato: si chiama Nakata e di giorno cerca i gatti, con i quali si trova a suo agio al punto da parlarci insieme. Fin qui nulla di strano, se non che Kafka è un insolito bambino ipersensibile, molto intelligente e intuitivo, che parla con un amico immaginario, il suo alter ego cinico e forte, il ragazzo chiamato Corvo: da anni medita la fuga e si è preparato con lucida e inquietante precisione. Sa controllare il suo sguardo, ogni sua emozione, anche il corpo, con un tenace e massacrante esercizio quotidiano. Sembra sapere bene cosa vuole, mosso da una cupa missione, o forse solo dalla ricerca di se stesso. Quando le due storie parallele, di Kafka e di Nakata, sembrano iniziare il loro percorso, prendendo vita e forma, il genio di Murakami Haruki sterza improvvisamente dalla strada tracciata dalla normalità e si tinge di soprannaturale: un’oscura profezia edipica muove i passi e i pensieri di Kafka, bambini svengono nella foresta vittime di un potere invisibile, e Nakata si trova a fronteggiare nientemeno che Johnnie Walker, proprio quello della pubblicità, con cilindro e pantaloni bianchi, che sgozza i gatti e ne divora il cuore, perché deve costruire un flauto per dominare il mondo. Quando Nakata ammazza Johnnie Walker, chi legge inizia a essere percorso dall’inquietudine e si trova a un difficile bivio: cercare di districare il racconto con le armi della razionalità o della logica, oppure mollare gli ormeggi per abbandonarsi alla fantasia surreale di Murakami Haruki. Inutile dire che la strada della razionalità, che naturalmente tenderebbe a guidare la lettura, porta irrimediabilmente alla disfatta. E allora via, meglio non lottare, ma lasciarsi trasportare dal fascino dell’onirico, in una storia di avventura e sogno, ricerca e incubo, per scoprire come Kafka sulla spiaggia riesce a toccare davvero tutte le corde dell’emozione, attraverso la musica di Beethoven e il pop, la poesia classica giapponese, i ricordi e i segreti della memoria. Un viaggio paranormale nei labirinti dell’essere umano, dell’amore e del significato del proprio esistere, guidati dalla ricerca di un approdo: abbandonato al viaggio, il lettore amerà tutto, anche la pioggia di sanguisughe, le prostitute che recitano Hegel, la foresta invalicabile e l’amore per una ragazzina ormai anziana. Per qualcuno l’approdo sarà la morte, per altri un paese di felicità e purezza. Basta saper aprire la pietra – che verrà svelata dal colonnello Sanders del Fried Chicken, lui in persona - per entrare nel mondo che ci aspetta, e che ci accoglie come una tempesta, un vento fortissimo da affrontare a occhi chiusi. Kafka sulla spiaggia è un romanzo incredibile, che procede con abilità funambolica su piani narrativi diversi, contradditori, visionari, nei quali lo stesso autore sembra entrare per la prima volta insieme a chi legge, immaginando e disegnando al momento ogni particolare, con minuzia a tratti ossessiva. Impressionante gioco della mente, un turbinio di immagini che alla fine si riappacifica, permettendo a tutti, personaggi e lettori, maschere vere o immaginate, di accettare i propri fantasmi, lasciando il cuore sussultare soddisfatto.

MURAKAMI HARUKI
KAFKA SULLA SPIAGGIA
Editore: EINAUDI
Pubblicazione: 03/2008
Numero di pagine: 522
Prezzo: € 20,00
Prezzo NicePrice: € 17,99
EAN: 9788806186036
 
Di Francesca Cavalet (del 01/07/2008 @ 13:47:09, in Libri di narrativa, linkato 23548 volte)
"I numeri primi sono divisibili soltanto per uno e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri; sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi... Tra di loro ce ne sono alcuni ancora più speciali... Li chiamano i primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi davvero"... Alice Della Rocca e Mattia Balossino, i due giovani protagonisti del libro d’esordio di Paolo Giordano, "erano così, due primi gemelli, soli, vicini, ma non abbastanza per sfiorarsi davvero": sopravvivono entrambi ad un episodio doloroso da bambini e crescono nella solitudine, nel distacco da tutto e da tutti, immersi nella loro diversità. Si incrociano a scuola e subito un filo invisibile li unisce, si riconoscono come simili, si attraggono... Diventano molto amici e si capiscono, pur nel loro "espresso" silenzio: si cercano, crescono insieme a dispetto di tutti quelli che li criticano, ma che forse un po' li invidiano. Non capita tutti i giorni di incontrare il proprio numero gemello... Ma proprio di questo si tratta, di numeri gemelli, sempre vicini ma lontani allo stesso tempo, due vite parallele destinate a condividere e a non dimenticarsi, ma a vivere separate. Una malinconia di fondo costituisce il sottotraccia di questo libro di Giordano, forse troppo "matematico" e teorico, ma veritiero. Non sempre il cuore comanda e la vita reale porta spesso a scelte obbligate. Senza dubbio si tratta di un racconto che colpisce e che e si fa leggere velocemente: i due protagonisti crescono nella consapevolezza della loro diversità e alla fine la accettano come tale, senza porsi ulteriori, inutili interrogetivi. "Mattia era lontano, Fabio era lontano. Si ricordò di quando era distesa sulla neve. Pensò a quel silenzio perfetto. Anche adesso come allora nessuno sapeva dove lei si trovasse. Anche questa volta non sarebbe arrivato nessuno. Ma lei non stava più aspettando".

GIORDANO PAOLO
LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI
Editore: MONDADORI
Pubblicazione: 01/2008
Numero di pagine: 304
Prezzo: € 18,00
Prezzo NicePrice: € 16,20
EAN: 9788804577027
 
Di Roberto Seoni (del 03/07/2008 @ 15:43:49, in Libri di narrativa, linkato 10027 volte)
Lorenzo Licalzi, autore del romanzo 7 uomini d'oro, è uno psicologo residente a Pieve Ligure. La sua attività di romanziere lo ha già consacrato come uno dei più interessanti nuovi scrittori italiani, garantendogli il successo grazie a Io No, Non so, Il privilegio di essere un guru, Che cosa ti aspetti da me? e Vorrei che fosse lei, distinguendosi in particolare per verve fantastica e ironia. L'ultimo libro di Licalzi si situa in un curioso territorio a metà tra il noir e una commedia all'italiana, sconfinando singolarmente verso la semi-inesplorata regione di una gangster-story strapaesana. Filo conduttore e antefatto dell'intreccio romanzesco, è l'amicizia tra tre sedicenni di Castagnabuona, in Valle Scrivia. Dalla visuale del paesino, scrive Licalzi, "Busalla sembra New York; Genova addirittura un altro pianeta". Da questa posizione straniante, trent'anni fa, Giggi Cepollina, Cinghialone e Aurelio Fierro progettano il colpo del secolo, folgorati dalla visione del film Sette uomini d'oro, la storia di un'affiatata squadra di abilissimi banditi che a Ginevra, simulando lavori stradali, penetra nei sotterranei della Banca Nazionale Svizzera e s'impossessa di sette tonnellate d'oro. Il tempo passa, ma il destino dei tre amici non si compie nel senso auspicato in gioventù. Giggi è sposato con una donna autoritaria, infelice e frustrato; Cinghialone, "gigante buono dai muscoli d'acciaio e dal cuore di burro", è innamorato non corrisposto di un'ecuadoregna di nome Consuelo, che si prostituisce in Via di Francia; Aurelio Fierro, castabuognese di origini napolatane, è scomparso misteriosamente dopo il servizio militare, come inghiottito dal Tempo e dai sogni frustrati. Ma all'improvviso, il Destino si rimette in moto: la scintilla è un nuovo incontro tra i tre vecchi amici, il motore è la possibilità di mettere finalmente a segno il "colpo del secolo", ipotetico e inaspettato coronamento di esistenze scivolate nel grigiore della consuetudine. Il mondo evocato da Licalzi è quello mitico della provincia, dei suoi personaggi a tratti grotteschi, a tratti eroici, sempre in fondo un po' maudit. L'ironia è il filtro tra il mondo dei criminali "sui generis", alla Soliti Ignoti, e un gangsterismo accennato ma un po' ridicolo.

LICALZI LORENZO
7 UOMINI D'ORO
Editore: RIZZOLI
Pubblicazione: 06/2008
Prezzo: € 15,00
Prezzo NicePrice: € 13,50
EAN: 9788817023191

 
Di Admin (del 18/07/2008 @ 15:12:08, in Libri di narrativa, linkato 10389 volte)
La stagione, si sa, è avara di nuove uscite librarie. Tuttavia la redazione di Blog Libri prova a fornire qualche indicazione per le letture estive, per chi si trova in vacanza e per chi rimane in città. Nel decimo anniversario della morte di Julien Green, autore americano di lingua francese, l'editore Longanesi ripropone il capolavoro dello scrittore, Leviatan, tradotto da Vittorio Sereni.Una storia torbida e fosca, in cui emerge la solitudine dell'uomo prigioniero nelle segrete del propio ego. Il protagonista, il timido Guéret, è animato da una morbosa passione per la bella Angèle, che si traduce in violenza quando scopre che la ragazza si concede abitualmente agli avventori di un ristorante... Da Marcello Fois, un interessante volumetto intitolato In Sardegna non c'è il mare: punto di partenza del racconto è la constatazione che, al di là dei comuni cliché su una Sardegna sospesa tra terra e mare, esiste una realtà profonda, come la Barbagia, in cui la stagione principe è l'inverno, in cui il mare sembra lontano mille chilometri, anche se in realtà è piuttosto vicino, in cui è la montagna a segnare i destini e i volti delle persone. Per finire, il saggio Interventi, una raccolta degli scritti del filosofo della controcultura Noam Chomsky per "The New York Times Syndicate", in cui commenta e analizza la principale notizia del giorno, con la sua abituale vis polemica.
 
Di Costanza Del Nero (del 17/09/2008 @ 12:16:19, in Libri di narrativa, linkato 21194 volte)
Daniel viene accompagnato dal padre nel Giardino dei Libri Dimenticati dove sceglie un volume da proteggere personalmente dall’Oblio. Dopo averlo letto inizia ad indagare sulla vita dell’autore, Julian Carax, morto misteriosamente anni prima a Parigi. Parla con chi ha conosciuto personalmente lo scrittore riportando alla luce vicende di amori contrastati, gioie, tradimenti amicizia e vendette non ancora consumate in una Barcellona tra le due Guerre Mondiali. Nel testo è scritta tra le righe una frase di cinque parole che fa da spartiacque della ricostruzione che Daniel fa dell’esistenza di Julian. Prima di questa frase i fili delle vicende di Carax sembrano non far parte di uno stesso tessuto; dopo, le trame si compongono nel racconto di una vita vissuta. La ricostruzione del passato dell’autore “rivive” parallelamente all’esistenza di Daniel che si trova di fronte alle stesse vicende, emozioni e sentimenti del libro “Ombra nel vento”.

Il libro è imperdibile! I personaggi sono ottimamente delineati e caratterizzati psicologicamente come i fatti che si svolgono in ambienti ora luminosi ora cupi di una Barcellona a due facce.

RUIZ ZAFON CARLOS
L'OMBRA DEL VENTO
Genere: Libro
Disponibilità: Immediata
Editore: MONDADORI
Collana: OSCAR BESTSELLERS
Pubblicazione: 07/2006
Prezzo: € 12,00
ISBN-13: 9788804561309
Numero di pagine: 439
Lingua: Italiano

 
Di Candiz (del 02/10/2008 @ 17:42:05, in Libri di narrativa, linkato 6390 volte)
Da Bob Drury un gran bel libro con un titolo sbagliato, Una Stagione da eroi, in originale THE RESCUE SEASON, e una copertina con una foto che non si capisce. Drury racconta il lavoro dei PJ, parajumpers, squadra della US Air Force specializzata in soccorso, seguendo il 210° squadrone di soccorso che opera in Alaska. È un bellissimo libro di scalate, la maggior parte per conquistare il Denali, la più alta vetta degli Stati Uniti. Si imparano molte nozioni di meteorologia in montagna e di psicologia dello scalatore. Perfetto per chi vuole sognare; utile per chi scala le montagne; obbligatorio per chi intende andare ad arrampicare in Alaska...
Maestro di morte è il titolo di un libro di Mark Billingham. Autore di talento, tutti i suoi gialli con l’ispettore Thorne sono ambientati a Londra e sono molto meglio delle noiose guide turistiche. Ogni volta viene affrontato un problema sociale diverso, in questo libro la pedofilia, in un altro libro, Segni di sangue, i senza fissa dimora, gli homeless. Le trame sono sempre ben costruite e reggono 400 pagine con disinvoltura. L’ispettore Thorne è un moderno Maigret, (a mio avviso molto meglio!) ci si appassiona alla sua vita e al suo modo di indagare. Consigliato agli amanti dei gialli, a chi ama Londra e a chi vuole un grande intrattenimento garantito a soli 5.90€! I libri sono imbattibili nel rapporto prezzo - ore di intrattenimento!

DRURY BOB
UNA STAGIONE DA EROI
Editore: TEA
Collana: SAGGISTICA TEA
Pubblicazione: 07/2004
Numero di pagine: 310
Prezzo: € 8,00
ISBN-13: 9788850205547
ISBN:88502055476


BILLINGHAM MARK
MAESTRO DI MORTE
Editore: PIEMME
Collana: MAESTRI DEL THRILLER
Pubblicazione: 01/2006
Numero di pagine: 432
Prezzo: € 5,90
ISBN-13: 9788838485770
ISBN:88384857701
 
Di Paola Giovanettoni (del 10/10/2008 @ 18:34:59, in Libri di narrativa, linkato 6801 volte)
“Egli era un pellegrino perpetuo, assillato da una divina nostalgia, e il demone che era in lui era spietato. Ci sono uomini nei quali il desiderio di verità è tanto forte che per raggiungerla sono pronti a distruggere le basi stesse del loro mondo. Strickland era di questa specie, solo che in lui la bellezza prendeva il posto della verità”.

Una Londra grigia e conformista ; una borghesia nella sua espressione più monotona; un uomo che fugge in cerca di se stesso. Una Parigi bohemienne; un crocevia di artisti che si incontrano in soffitte stipate di tele e café al gusto di assenzio ; un uomo verso il quale non si può che provare ribrezzo. La Tahiti dei fiori e dei colori; il sogno che si avvera incontrando la bellezza; l’uomo che trova se stesso dopo un lungo pellegrinaggio. Sono queste, a grandi linee, le atmosfere che si rivivono leggendo La Luna e I Sei Soldi: un romanzo in cui la narrativa riesce a catturare appieno l’immaginazione del lettore regalandogli la sensazione di vivere, in prima persona, quanto semplicemente narrato. Inchiostro e carta, in sintesi, prendono corpo: i protagonisti assumono fattezze reali e per essi si prova un imperioso senso di simpatia o antipatia, sdegno o pietà a seconda del contesto. E’ così che le situazioni si evolvono e con esse i giudizi sulla figura di Charles Strickland, protagonista del romanzo, e su quanti gli fanno da contorno. Charles Strickland si trasforma, quasi fosse crisalide, e per lui si sente dapprima indifferenza, poi rancore, successivamente disprezzo e infine romantica nostalgia. Per Amy Strickland, di pari passo, si passa all’ammirazione alla pietà e dalla pietà all’indifferenza mista a rancore… rancore per la grettezza di una donna che, ossessionata dall’estro artistico, non è riuscita, o forse non ha voluto, capire il demone che, per tutta la vita, ha spinto il marito a seguire quell’eterno ideale che si esprime tramite la bellezza. I colori cambiano e, saltando dalle prime pagine alle ultime, si ha la sensazione di passare da una fotografia sbiadita a una pellicola festosa dalle mille tonalità differenti. Ecco che le tonalità vivaci dell’epilogo sono come le nostre emozioni più vere, quelle che ognuno di noi rimpiange, quelle che hanno caratterizzato la nostra infanzia e che, raramente, resistono all’età adulta. Perché in sintesi, la vita di Charles Strickland non altro quella chimera che, almeno una volta, ha fatto soffrire nel profondo ciascuno di noi: l’anelito verso una forma di libertà primordiale che solo la bellezza può gratuitamente donare. E per bellezza non si intende un accademico canone universalmente accettato, ma una capacità rara di essere un tutt’uno con l’universo. E proprio quando l’artista trova questo infinito, e finalmente riesce a trasporlo in segni, la sua vita è compiuta e il suo spirito è pago.

MAUGHAM W. SOMERSET
LA LUNA E SEI SOLDI
Genere: Libro
Editore: ADELPHI
Collana: BIBLIOTECA ADELPHI
Pubblicazione: 05/2002
Numero di pagine: 248
Prezzo: € 18,00
ISBN-13: 9788845916915
ISBN:8845916915X
 
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