Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La cavalcata dei morti di Fred Vargas è uno dei best seller di quest' estate 2011. Da dove nasce l'idea di far confrontare il popolare personaggio del comissario Adamsberg con una leggenda medievale? "Durante le mie ricerche sul Medioevo", - spiega Fred Vargas – "mi sono imbattuta nella leggenda della Schiera furiosa, un gruppo di cavalieri spettrali che di tanto in tanto tornava in terra per punire con la morte i responsabili di delitti mai scoperti e quindi impuniti. Questi mostri che combattono a modo loro l'ingiustizia mi sono sembrati subito un ottimo punto di partenza per un romanzo noir". Il romanzo è ambientato in Normandia, luogo ideale per le atmosfere gotiche: cosa a che vedere un'antica leggenda con la pià prosaica morte di un anziano magnate della finanza, perito in un incendio che ha avvolto la sua Mercedes?
Leggere il nuovo libro di Fred Vargas per gli appassionati del genere ed i numerosi fan dell'autrice, vivamente consigliato a tutti gli altri.
Penso che i popoli molto religiosi abbiano una capacità narrativa che noi "pagani” abbiamo quasi perso. Si tratta di un tono romantico, mitologico, al limite del fiabesco nel descrivere le cose, in grado di rendere tutto ovattato e sublime, quasi atemporale. La certezza di un oltre, che travalica il qui e l'ora, espresso attraverso paesaggi, natura, amore... Ed è proprio una storia d'amore quella che Joseph O'Connor - dublinese, giornalista, scrittore, fratello di Sinead O'Connor – fa rivivere in questo libro. Molly Allgood - nome d'arte Marie O'Neill - e John Synge si scoprono attraverso una patina di malinconia. La sensazione che si prova leggendo Una Canzone che ti strappa il cuore è quella di vivere in un tempo sospeso, in una nebbia fitta che è rassicurante e nostalgica ad un tempo, condizione necessaria per capire un amore passato, infelice, quasi incompiuto che ha bloccato l'esistenza di due amanti mai cresciuti, mai sbocciati, mai compiuti sino in fondo. Una madre vedova che tiene i fili del figlio-burattino; un destino segnato dalla malattia, una vecchiaia in cui povertà e alcolismo cancellano un passato sui palchi teatrali di Europa e America.
E poi il vivere per l'arte, il perdersi nelle parole, l'essere risucchiati da quella "ferita” interiore che corrode la vita dell'artista; che lo distrugge piano piano ma senza la quale non sarebbe possibile raggiungere l'assoluto ovvero l'arte. E' questo il drammaturgo John Synge, amico di Yeats, un uomo che si perde, incantato, di fronte al vento e agli alberi: visioni divine che divengono lo spunto per tragedie e commedie.
Un testo che conquista poco per volta, che fa venir voglia di leggere con lentezza per non perdere, in pochi giorni di lettura, una compagnia che fa quasi male e a cui ci si affeziona come ad un amico mai conosciuto, ma sempre immaginato.
Jo Nesbo, l'autore di questo interessante thriller intitolato L'uomo di neve, è nato a Oslo nel 1960. Appartiene a quella generazione di autori scandinavi che, da Bergen a Oslo, da Reykjavik a Helsinki, da Stoccolma a Copenaghen, negli ultimi anni ha conquistato l'Europa, con il fascino di romanzi noir dalle singolari ambientazioni nordiche. Jo Nesbo si colloca efficacemente in questo microcosmo, con la sua personalità poliedrica di giornalista, scrittore e musicista.
L'uomo di neve prende le mosse dalla misteriosa sparizione, a distanza di anni, di alcune donne, che si verificano sempre con il fioccare della prima neve, e con l'inizio della buia stagione invernale norvegese. L'unico indizio ricorrente è la presenza di un pupazzo di neve vicino al luogo della sparizione.
Ad occuparsi del caso è il comissario Harry Hole, chiamato a indagare sulla scomparsa di una donna, Birte Becker. Il poliziotto si rende conto che la sparizione presenta numerose analogie con diversi casi precedenti. La procedura è sempre la stessa: una donna, sposata con figli, scompare nel nulla, nella notte in cui sulla città cade la prima neve. Accanto al luogo della scomparsa, un misterioso pupazzo di neve... Hole è l’unico che può avvicinarsi alla verità, perché il male, subito e inferto, lo conosce molto da vicino e può calarsi pienamente nella testa del serial killer. La scoperta, però, sarà più amara e sconcertante del previsto, perché la mano in grado di perpetrare quegli orrendi crimini è molto più vicina di quanto Harry si sarebbe mai immaginato.
Il romanzo Libertà di Jonathan Franzen rappresenta il ritorno in libreria di uno degli autori americani più quotati da parte della critica, a otto anni da Le correzioni, libro uscito nell'ormai lontano 2002. Nato e cresciuto a Webster Groves, nel Missouri, Franzen ha studiato al Swarthmore alla Freie Universität di Berlino e attualmente vive a New York. Libertà, romanzo acclamato negli Stati Uniti come l'evento letterario del decennio, racconta la storia di una famiglia del Midwest americano: Walter e Patty Berglund arrivano a Ramsey Hill "come i giovani pionieri di una nuova borghesia urbana: colti, educati, progressisti, benestanti e adeguatamente simpatici". Per loro, provenienti dai "quartieri residenziali" quel luogo è una nuova frontiera da colonizzare. Ma qualcosa va storto, se è vero che qualche anno dopo l'arrivo dei due coniugi, Joey, il figlio sedicenne, è andato a vivere con la sua ragazza a casa degli odiati vicini, Patty è un po' troppo spesso in compagnia di Richard Katz, amico di infanzia del marito e musicista rock, mentre Walter, il timido e gentile devoto della raccolta differenziata e del cibo a impatto zero, viene bollato dai giornali come "arrogante, tirannico ed eticamente compromesso".
Un romanzo potente e trascinante, la storia di una famiglia indimenticabile e lo spaccato della società americana contemporanea. Da non perdere.
Biografia ed insieme manuale di management.
Si tratta della più coinvolgente biografia di Steve Jobs mai pubblicata, che racconta i retroscena di Apple: dalle riunioni con gli sviluppatori ai laboratori di design. Già disponibile in prenotazione su www.hoepli.it , Steve Jobs – L’uomo che ha inventato il futuro di Jay Elliot, ex vicepresidente esecutivo di Apple, HOEPLI Editore, sarà pronto per le spedizioni il prossimo 29 marzo. Qui di seguito il link al sito ufficiale, stevejobs.hoepli.it. Si tratta della più coinvolgente biografia di Steve Jobs mai pubblicata, che racconta i retroscena di Apple: dalle riunioni con gli sviluppatori ai laboratori di design; dalle prove di forza con il consiglio di amministrazione al mondo fuori dalla Silicon Valley. La storia vera dell’uomo che ha rivoluzionato il nostro modo di vivere e le nostre abitudini, raccontata per la prima volta da una persona vicina a Steve Jobs per oltre trent’anni, che ha vissuto e lavorato con lui, fino a conoscere le sfumature ancora segrete dell’uomo Steve e del manager della mela più famosa al mondo. Grazie a un punto di vista privilegiato e unico – con interviste esclusive a molti protagonisti della storia di Apple Computer, amici e nemici – un percorso lungo le vicende del «ragazzo prodigio», da Apple II al Macintosh, la drammatica caduta in disgrazia di Jobs e il suo ritorno al timone di Apple, fino alla Pixar, all’iPod, all’iPhone e all’iPad e molto altro.
Questo libro ripercorre i trionfi e le battute d’arresto di Jobs, mostrando al lettore come applicare gli stessi principi alla propria vita e carriera. Sul conto di Steve sono state scritte varie biografie, ma fino a oggi nessuna aveva svelato il mistero del suo stile di management, che ha generato ondate di innovazione capaci di rivoluzionare interi settori economici: un’impresa riuscita a pochi altri nella storia. È difficile ormai anche solo immaginare di compiere azioni quotidiane – ascoltare la musica mentre camminiamo per strada, telefonare, goderci un film animato che affascina gli adulti quanto i bambini, o usare un personal computer – senza il coefficiente di genialità che Steve Jobs ha introdotto in questi ambiti.
Scritto in collaborazione con William L. Simon, autore del bestseller iCon, questo libro non è soltanto il più esaustivo ritratto di Steve Jobs mai pubblicato, ma è il libro che tutti aspettavano, per capire il fenomeno Apple e "diventare come Steve".
È attesa per il prossimo 2 marzo l'uscita del nuovo libro di Roberto Saviano, il primo edito da Feltrinelli dopo l'addio a Mondadori. Vieni via con me segue la trasmissione di culto dell'ultima stagione televisiva, caratterizzata da uno straordinario successo di pubblico. Il libro raccoglie i principali interventi dell'autore napoletano, con importanti approfondimenti sulle tematiche affrontate: : l’importanza dell’Unità d’Italia, il subdolo meccanismo della diffamazione, l’espansione delle mafie al Nord, la battaglia per la vita condotta da Piergiorgio Welby, l’infinita “emergenza” dei rifiuti a Napoli, la sfida senz’armi di don Giacomo Panizza alla ’ndrangheta calabrese, la tragedia annunciata del terremoto a L’Aquila, il dovere di difendere la Costituzione. L'introduzione racconta i retroscena della partecipazione di Roberto Saviano alla tramissione, con una riflessione sul suo eccezionale impatto. Accanto alle ferite di oggi e di ieri che segnano il nostro Paese, compare il ritratto di vite esemplari, vissute con onestà e coraggio, modelli su cui possiamo ancora contare per combattere il male, risollevarci e costruire un’Italia diversa.
Il profumo delle foglie di limone di Clara Sanchez è senza dubbio il libro del momento: il successo dell'edizione italiana del best seller spagnolo sembra avere sorpreso lo stesso editore Garzanti, visto che il volume è andato in ristampa nel breve arco temporale di dieci giorni dalla data dell'uscita. Tutti ne parlano, ma chi è Clara Sanchez, questa scrittrice che ha stregato prima la Spagna, poi l' Italia? Nata a Guadalajara nel 1955, la sua infanzia è stata caratterizzata da frequenti spostamenti dovuti al lavoro del padre. Si è laureata in filologia spagnola a Madrid, dove abita e lavora tutt'ora. La Sanchez ha in passato curato le prefazioni per le edizioni spagnole dei libri di importanti autori stranieri, come Yukio Mishima e Andrzej Szczypiorski, ed ha collaborato con la televisione spagnola. Il suo romanzo d'esordio, Piedras Preciosas (1989), ha raccolto immeditamente il plauso della critica: non è ancora stato tradotto in italiano, ma possiamo immaginare che presto vedremo un'edizione nella nostra lingua, così come per i successivi romanzi No es distinta la noche (1990), El palacio varado (1993), Desde el mirador (1996), El misterio de todos los días (1999), Últimas noticias del paraíso (2000), Un millón de luces (2003), Presentimientos (2008).
Venendo all'oggetto di questo post, il titolo originale del libro di Clara Sanchez in lingua spagnola è soprendentemente diverso da quello dell'edizione italiana, ma probabilmente più aderente alla vicenda narrata: Lo que esconde tu nombre (Che cosa nasconde il tuo nome) si è aggiudicato nel 2010 il prestigioso Premio Nadal, garantendo alla scrittrice una fama internazionale. Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio in Costa Blanca: non ha un lavoro, è in rotta con i propri genitori, è incinta di un uomo che non è certa di amare. Confusa e sola, un giorno incontra una coppia di simpatici vecchietti, Fredrik e Karin Christensen, che, momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, accogliendola nella loro grande villa circondata da splendidi fiori. Ma Fredrik e Karin non sono "i nonni che Sandra non ha mai avuto": sono due criminali nazisti, che si sono distinti per la loro ferocia e ora, dietro il loro sguardo pacifico, covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julian, scampato al campo di concentramento di Mathausen, che da giorni segue i loro movimenti passo dopo passo. Ora, forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di aiutarlo...
Che dire del successo di questo libro? Un romanzo giocato sul confine tra verità e finzione, sulla difficoltà di squarciare il velo dell'apparenza, che nasconde questa volta il male assoluto, naviga a vista sul filo della ricercata prosa della filologa di Madrid: sicuramente destinato a segnare questo inizio 2011, Il profumo delle foglie di limone tratta temi difficili con delicatezza, senza scomporsi. Da leggere senza lasciarsi fuorviare dai clichet un po' snob sui best seller.
È in uscita il prossimo 9 febbraio, a ridosso della festività di San Valentino, come ormai da tradizione per l'autore romano, il nuovo libro di Federico Moccia, intitolato L'uomo che non voleva amare. Salito alla ribalta delle cronache letterarie con libri come Tre metri sopra il cielo, Ho voglia di te e Scusa ma ti chiamo amore, Moccia ha incontrato nella sua carriera uno straordinario successo di pubblico, confermato dall'adattamento cinematografico di quasi tutti i suoi libri, non sempre corrisposto da un analogo feeling con la critica letteraria, dalla quale ha peraltro sempre preso le distanze. A riguardo citiamo una sua significativa frase: "Quando sarò grande recuperò con i critici facendo un libro e un film di quelli che piacciono a loro, per adesso faccio quelli che piacciono ai lettori e ai giovani".
Il nuovo libro, L'uomo che non voleva amare, racconta ancora una volta una storia d'amore: come da trama diffusa da Rizzoli, il protagonista è "un uomo ricco, affascinante, misterioso": "è nato in Italia ma vive in giro per il mondo". Il suo "divertimento" preferito sono le donne, che ama conquistare con raffinatezza e non badando a spese: si tratta però sempre di relazioni brevi... "Delle storie bellissime, certo, piene di atmosfera e di gusto, di sesso e di passione, ma che non durano"... "Perché lui odia la felicità, soprattutto quella che vivono gli altri e in qualche modo si diverte a rovinarla"... Finchè "un giorno come tanti altri, qualcosa accade. Si trova a Roma, all'Aventino, sta facendo footing per tenersi in forma, quando arriva una pioggia improvvisa. E allora si rifugia in quella chiesa che incontra. Dall'ombra della navata al suo fianco ecco comparire una donna. Ha gli occhi chiusi, la bocca si muove lentamente"...
Non resta che attendere il 9 febbraio!
Siamo giunti dunque all'atto finale del nostro appuntamento giornaliero con la classifica dei libri più venduti del 2010: non resta che da incoronare il Re dell'anno che questa sera va a concludersi, tra i consueti fuochi d'artificio e festeggiamenti. Il Re è, in questo caso, piuttosto illustre, visto che stiamo parlando di Umberto Eco, uno degli intellettuali italiani più apprezzati nel nostro Il cimitero di Praga rappresenta il suo ritorno alla narrativa dopo diversi anni in cui si era dedicato soprattutto ai suoi studi e alla produzione saggistica. Lo straordinario successo di vendite riscontrato in appena due mesi (il libro è uscito infatti ad ottobre) appare ben meritato, vista la qualità del romanzo...
Il libro è ambientato nel XIX secolo: tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, il falso bordereau di Dreyfus per l'ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come "I protocolli dei Savi Anziani di Sion", che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un Garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi nella Parigi della Comune, orrendi ritrovi per criminali che tra i fumi dell'assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. Ottimo materiale per un romanzo d'appendice di stile ottocentesco, tra l'altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. Un particolare: eccetto il protagonista, tutti i personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. E anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte, che probabilmente hanno avuto autori diversi. Accade però che, tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, l'unico personaggio inventato di questa storia sia il più vero di tutti.
Insomma, un affascinante caleidoscopio di perosnaggi, luoghi e situazioni, che non può non appassionare il lettore avveduto... Per chi non lo ha ancora fatto il consiglio è di acquistare il romanzo, per salutare questo 2010 e iniziare il Nuovo Anno nel modo migliore, con un bel libro!
Penultimo atto della nostra rassegna dei dieci libri più venduti del 2010: la piazza d'onore è conquistata dal popolare scrittore gallese Ken Follett, che conquista la seconda posizione con La caduta dei giganti, primo capitolo dela trilogia The Century.
Nel romanzo i destini di cinque famiglie si intrecciano inesorabilmente attraverso due continenti sullo sfondo dei drammatici eventi scatenati dallo scoppio della Prima guerra mondiale e dalla Rivoluzione russa. Tutto ha inizio nel 1911, il giorno dell'incoronazione di Giorgio V nell'abbazia di Westminster a Londra. Quello stesso 22 giugno ad Aberowen, in Galles, Billy Williams compie tredici anni e inizia a lavorare in miniera. La sua vita sembrerebbe segnata. Amore e inimicizia legano la sua famiglia agli aristocratici Fitzherbert, proprietari della miniera e tra le famiglie più ricche d'Inghilterra. Lady Maud Fitzherbert, appassionata e battagliera sostenitrice del diritto di voto alle donne, si innamora dell'affascinante Walter von Ulrich, spia tedesca all'ambasciata di Londra. Le loro strade incrociano quella di Gus Dewar, giovane assistente del presidente americano Wilson. Ed è proprio in America che due orfani russi, i fratelli Grigorij e Lev Peskov, progettano di emigrare, ostacolati però dallo scoppio della guerra e della rivoluzione. Dalle miniere di carbone ai candelabri scintillanti di palazzi sontuosi, dai corridoi della politica alle alcove dei potenti, da Washington a San Pietroburgo, da Londra a Parigi il racconto si muove incessantemente fra drammi nascosti e intrighi internazionali. Ne sono protagonisti ricchi aristocratici, poveri ambiziosi, donne coraggiose e volitive e sopra tutto e tutti le conseguenze della guerra per chi la fa e per chi resta a casa.
Un nuovo romanzo storico dunque per Ken Follett, baciato dal consueto successo di pubblico.
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