Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La data di uscita annunciata per il nuovo libro di Carlos Ruiz Zafòn è il 27 aprile. Grande atttesa per Il palazzo della mezzanotte, dopo lo straordinario successo dei precedenti romanzi del popolare autore spagnolo, da L'ombra del vento a Il gioco dell'angelo, passando per Marina. Ambientato nella Calcutta degli anni trenta, il romanzo ha inizio in una notte tenebrosa, durante la quale un tenente inglese lotta per salvare la vita di due bambini da una minaccia terribile. Tra la furia dei monsoni che scatenano sulla città la loro furia e il terrore che sembra albergare in ogni angolo, il giovane inglese riesce a mettere in salvo i due bambini, a costo però della propria vita... Anni più tardi, quando i due bambini Ben e Sheere stanno per compiere sedici anni, la minaccia riappare nelle loro vite e questa volta non potranno sfuggirvi tanto facilmente. Con l'aiuto dei loro coraggiosi amici, i due ragazzi dovranno sfidare il terrore che si annida nelle ombre della notte e confrontarsi con l'enigma più terrificante della storia della città dei palazzi.
Non resta dunque che attendere il prossimo 27 aprile o ingannare l'attesa prenotando il libro online...
È prevista per il prossimo 5 maggio l'uscita dell'attesissimo DVD, di Avatar, il film di James Cameron diventato fenomeno di costume dopo aver polverizzato tutti i precedenti record d'incasso della storia del cinema. Già disponibili per la prenotazione online ad un prezzo speciale il DVD di Avatar, la versione in Blu-Ray e quella DVD + contenuti speciali in Blu-Ray. La storia di Avatar è prevalentemente ambientata su Pandora,
la luna del gigante gassoso Polifemo, appartenente al
sistema solare di Alpha Centauri. Qui abita una
popolazione di umanoidi chiamati Na'vi. I terresti sono
interessati a questo mondo perchè vi risiede la chiave per risolvere i
cornici problemi energetici della Terra. A questo scopo
progettano un attacco militare: per acquisire informazioni vitali per
il progetto, i vertici militari si affidano al''ex marine invalido Jake
Sully, incaricato di controllare il suo avatar, un ibrido
genetico tra umano e Na'vi creato dagli scienziati per
ovviare al problema dell'aria di Pandora, irrespirabile
per i terrestri.
Attraverso un'intrfaccia mentale, l'uomo può controllare l' Avatar
esattamente come fosse il suo corpo. Ma dall'incontro tra l' Avatar
di Jake Sully e Neytiri, guerriera Na'vi,
nasceranno nuove ed impreviste conseguenze...
Non ci resta dunque che aspettare il 5 maggio per goderci comodamente sul divano di casa nostra, un film che potrebbe segnare un'epoca, magari iniziando a prenotare il DVD di Avatar o il Blue Ray.
"Non posseggo molte parole, ma queste poche sono mie, le ho ricevute, le vivo e riscrivo e solo la morte sigillerà il racconto. Ne faccio commercio, ne faccio dono". Così, come seguendo un alfabeto, Giovanni Lindo Ferretti, il poliedrico musicista e scrittore, narra la storia della gente di Cerreto Alpi, ogni lettera per introdurre una semplice parola, che vale come un incipit. Così si svolgono le vicende della famiglia dell'autore, dalla capostipite Maddalena alla madre Eni allo zio Archimede, cacciatore di orsi. Moltissime figure compaiono in questo libro, secondo romanzo dell'ex cantante rock Giovanni Lindo Ferretti: cacciatori di frodo, preti solitari, allevatori di cavalli, poetesse analfabete, difensori dei prati e dei fiumi, forgiatori di campane, ex brigatisti in fuga. Sono le persone che capita di incontrare sugli Appennini, in cui Ferretti si è ritirato, come una specie di eremita. Questo libro rappresenta la sua definitiva crescita e maturazione, in un lungo percorso incominciato ai tempi dei CCCP.
La ragazza di Via Maqueda è un libro che rappresenta
un ritorno per Dacia Maraini, un ritorno a quella Sicilia che è per
lei un luogo dell'anima, rifugio d'infanzia dopo le vicissitudini
della guerra; ma la Sicilia è anche un simbolo, una manifestazione
dell' Italia intera, se non addirittura delle condizioni attuali
dell' Occidente. In questi racconti troviamo l'attualità bruciante
della prostituzione delle giovani immigrate africane, l'inquinamento
dei mari, la precarietà del lavoro che, senza santi in paradiso, non
si trova a dispetto di tutte le lauree. Troviamo, però, anche lo
sguardo rivolto al passato, alla Sicilia povera dell'infanzia, prima
di spaziare sui racconti ambientati a Roma, città che raccoglie i
ricordi più cari della scrittrice, e infine in Abruzzo, che suscita
creatività in quanto terra di boschi, solitudini e silenzi. E
soprattutto, come ci aspettiamo dalla Maraini, hanno molto peso le
donne, come protagoniste che nelle poche pagine del racconto svelano
personalità complesse.
Nata a Fiesole nel 1936,
Dacia Maraini è senza dubbio una delle più grandi scrittrici della
letteratura italiana contemporanea. Autrice prolifica di prosa,
poesia e teatro, tra i suoi libri ricordiamo La lunga vita di
Marianna Ucrìa ( 1990), Bagheria ( 1993), Colomba ( 2004).
Non si può che cominciare con alcune citazioni tratte, evidentemente, dal libro che il giornalista-scrittore Tiziano Terzani dedicò alla Cambogia:
pag. 118 – anno 1975 "Fui il primo a poter raccontare di aver visto i khmer rossi, di averli visti da vicino, anche se li avevo visti in una posizione in cui la paura mi aveva forse un po' deformato la loro visione. Ma ripeto, quel giorno, uscii dalla Cambogia con grande sollievo, ma anche con un senso di... simpatia. Perché pensavo di nuovo che questa fine della guerra fosse una liberazione e fosse l’inizio di un nuovo periodo in quel paese".
pag. 322 - anno 1992 "L’uomo che mi siede accanto è un assassino, responsabile di centinaia di migliaia di morti (si parla di Khieu Samphan, uno dei fondatori dei khmer rossi, stretto collaboratore di Pol Pot, intellettuale che ha razionalizzato il massacro di almeno un milione e mezzo di persone)... Fosse un tedesco, accusato degli stessi crimini durante la Seconda Guerra mondiale, sarebbe ricercato in tutto il mondo e dovrebbe nascondersi. Ma lui è Cambogiano, è ora protetto dalle Nazioni Unite, viene chiamato "Eccellenza" e viaggia con una guardia del corpo..."
pag. 324– anno 1992 "Perché i crimini dei nazisti sono stati riconosciuti per tali dall’intera comunità internazionale e quelli dei khmer rossi no? Forse perché le vittime degli uni erano degli ebrei, dei bianchi, e quelle degli altri erano dei semplici cambogiani dalla pelle scura?"
pag. 327 – anno 1992 "Quello che Pol Pot, Khieu Samphan ed i khmer rossi hanno fatto alla propria popolazione, massacrandone almeno un terzo in nome di un loro sogno politico, non è da meno di quel che i tedeschi fecero nei confronti degli ebrei. Eppure, mentre la storia della Germania e della condanna dei suoi dirigenti criminali è stata messa al fondo della nostra coscienza, la storia dei massacri cambogiani viene ogni giorno di più ignorata, viene messa da parte e lentamente cancellata dalla memoria".
Fantasmi è una raccolta di articoli che Tiziano Terzani ha scritto sulla Cambogia: la pagina, evidentemente, è quella in cui si trova la citazione all’interno del testo; l’anno è quello in cui il giornalista ha scritto il pezzo in qualità di inviato dall’ Asia. Sono passaggi significativi in quanto sintetizzano l’iniziale entusiasmo, la successiva presa di coscienza e la condanna definitiva di un regime – quello dei khmer rossi – che Terzani, intellettuale di sinistra, aveva inizialmente salutato quale speranza per il futuro di un Paese che riusciva finalmente a sognare un domani indipendente liberandosi del nemico Stati Uniti. Nel 1975 Pol Pot è una figura sconosciuta pressoché a tutti; nel 1975 con la "liberazione" di Phnom Pen la Cambogia è letteralmente blindata e inaccessibile al mondo esterno; nel 1992 i fatti e le testimonianze iniziano ad emergere e tutto l’orrore di quei quattro anni che hanno significato l’assassinio di almeno un milione e mezzo su sette di cambogiani (c’è chi parla di tre milioni, ma le cifre non sono accertate) inizia ad emergere.
Ecco allora che anche Tiziano Terzani, che già in altri testi si era dichiarato amante della verità sopra le parti, cambia giudizio ed esprime tutta la disillusione che un uomo può provare vedendo un popolo magico ed affascinante portato alla deriva da sé stesso, e con sé stesso si intende ovviamente il movimento dei khmer rossi capeggiato da Pol Pot. Ingannati e traditi, i cambogiani si fanno massacrare a suon di bastonate (per non sprecare pallottole), vedono le palme crescere fertilizzate da cadaveri umani, vengono fatti migrare dalla città alla campagna in pellegrinaggi mortali per ritrovare l’antica saggezza contadina khmer.
Va da sé che l'attacco agli Stati Uniti non viene risparmiato. E' colpa del "colonialismo" statunitense se si è potuta formare un’organizzazione quale quella dei khmer rossi che, volenti o nolenti, ha inizialmente ottenuto consensi spontanei; è stata la posizione strategica della Cambogia a farla finire quale pedina nel contenzioso Vietnam-Thailandia vedi Russia, Cina. E’ stato il doppio-giochismo di Re Sihanouk a fare si che il Paese venisse appoggiato da un susseguirsi di Paesi diversi alla ricerca di un profitto personale ( Francia, Stati Uniti, Vietnam, Thailandia).
Un Paese poco conosciuto ma strategico a livello politico per la supremazia in Indocina di una potenza o l’altra, che si è fatto trascinare nel baratro più profondo e che a distanza di diversi decenni non ha ancora ottenuto giustizia.
Basti dire che Pol Pot è morto nel 1998 vivendo indisturbato al confine thailandese, che i khmer rossi dopo il 1979 sono stati i rappresentanti ufficiali della Cambogia alle Nazioni Unite, che Khieu Samphan sedeva nel 1992 al tavolo delle trattative per definire la riorganizzazione del Paese.
Ecco perché trovo fondamentali gli interrogativi di Terzani: perché tutti devono conoscere l’olocausto nazista e pochissimi quello Cambogiano? E quanti massacri simili si ripetono oggi, mentre noi continuiamo a sentir dire dai media che la giornata della memoria serve a far sì che certi episodi non si ripetano mai più? Nel 1975-1979 si stavano già ripetendo il tutto, la condanna dei crimini nazisti era in già in atto e fungeva da monito, ma nessuno guardava dove c’era da guardare.
Forse invece di guardare sempre al passato, allo STESSO passato targato Germania Nazista, dovremmo guardare altrove. Onestamente è quello che mi auguro.
Mia figlia è una iena racconta l'arrivo della prima figlia nella vita dell’autrice: un angelo dai riccioli biondi che in un istante si è trasformato in una iena in carne ed ossa. Un libro che si snoda attraverso capitoli aneddotici che raccontano le fasi del primo anno di vita delle nostre creature e di tutte le missioni impossibili a loro legate: l'allattamento, le prime pappe, le festicciole, la piscina e il massaggio neonatale... Ce n'è per tutti i gusti! E chi tra le mamme non è passata attraverso queste forche caudine?! Un libro che combatte i classici luoghi comuni e svela – come cita il sottotitolo - "Quello che le mamme pensano e non dicono".
Lettura divertente e piena di ironia. Perfetta per i neo genitori che avendo al massimo cinque minuti di libertà ogni 24 ore possono dirsi di essere riusciti a leggere almeno un capitolo al giorno!!
Si è aperta ieri, 13 maggio, l'edizione 2010 del Salone internazionale del libro di Torino. Quest'anno il tema conduttore della manifestazione è la Memoria. La scelta nasce dalla constatazione di un paradosso: "proprio nel momento in cui, grazie alle nuove tecnologie, possiamo disporre di sterminate banche dati, tanto vaste come da sfidare la nostra stessa immaginazione e capacità di gestione, ci siamo accorti che il nostro rapporto con il passato si è fatto distratto, intermittente, quasi infastidito". Così recita il sito ufficiale del Salone.
Anche quest'anno HOEPLI.it è presente con un proprio stand, con i libri delle Edizioni HOEPLI e le esclusive borse della Grande Libreria Online. Se siete a Torino in questi giorni, venite a trovarci al nostro stand L51 nel Padiglione 2: avrete in omaggio la borsa di HOEPLI.it!
È attesa per il prossimo 8 giugno l'uscita del nuovo libro di Stephenie Meyer, l'acclamatissiima autrice della saga di Twilight, la serie dalla quale sono stati tratti film di straordinario successo. La breve seconda vita di Bree Tanner, questo è il titolo del nuovo romanzo, costituisce di fatto il quinto attesissimo capitolo della saga, che comprende appunto Twilight, New Moon, Eclipse e Breaking Dawn. La storia raccontata nel nuovo libro promette di affascinare milioni di appassionati: il romanzo racconta la storia di Bree Tanner, un personaggio introdotto per la prima volta in Eclipse. Bree è la la vampira neonata appartenente all'esercito di vampiri bambini assoldati dalla terribile Vampira Victoria per uccidere Bella. Ad emergere saranno inquietanti particolari riguardanti il mondo di tenebra da cui proviene Bree. Il talento narrativo dell'autrice canadese promette di regalarci un'appassionante mix di eventi che rivelano retroscena e misteri soltanto sfiorati in Eclipse, portando lentamente alla luce la realtà di un inquietante universo di tenebra.
Da oggi in libreria Il coniglio bianco, il thriller d'esordio del manager tedesco Nino Treusch, pubblicato da De Agostini. E per l'uscita del libro arriva in Italia, il 10 giugno, anche il suo autore. Nato a Colonia nel 1966, Nino Treusch vive ora negli Stati Uniti, è sposato e ha una figlia. Ha trascorso parte
dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia dove si e' laureato alla Bocconi di Milano in Marketing Internazionale. Dopo aver lavorato in Borsa e aver vissuto a Shanghai si e' trasferito, nel 2002, a Monaco di Baviera per conto di un'importante multinazionale. Da allora ha sempre lavorato nel mondo della telefonia mobile, ricoprendo vari ruoli nel top management.
In questa storia d'esordio incalzante e piena di mistero, con una scrittura concisa e poetica, Treusch invita a riflettere sull'uso dei telefoni cellulari che possono minare la nostra salute e sul business che ci ruota intorno, ormai troppo grande e invadente per lasciare spazio alla diffusione di studi e ricerche appropriati.
Il protagonista e' Jan, 37 anni, che ha una moglie bella e intelligente, due figli di cui andare fiero e un ruolo da dirigente strapagato e nullafacente, con tutta la libertà per dedicarsi al golf e alla vela. Nonostante questo Jan vagheggia possibili vie di fuga e finisce per accettare la proposta di una multinazionale con sede a Monaco di Baviera. La telefonia mobile è un settore in continua espansione, ma la sua prima missione prevede, a sorpresa, lo smantellamento della sede di Bangalore, la Silicon Valley indiana. Presto capisce di essere usato come pedone di una scacchiera in cui non sembra possibile prevedere la successiva mossa. La posta in gioco è alta e gli intrecci fra impresa e politica varcano i confini della vecchia Europa fino a Shanghai, nel cuore pulsante del dragone asiatico e dell'economia globale.
Pubblichiamo un post su un libro che ha tutte le carte in regola per diventare il Best Seller assoluto dell'estate, per quanto concerne la narrativa italiana. I due maestri del giallo italiano, Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, riuniti insieme in un romanzo a quattro mani, che vede insieme i due personaggi più famosi dei due acclamati autori, la celebre ispettrice Grazia Negro e il commissario Montalbano. L'esordio di Acqua in bocca, questo il titolo del romanzo pubblicato da Minimum Fax, è stato di quelli con il botto: arrivato in libreria il 23 giugno, è balzato subito in testa alle classifiche di vendita di HOEPLI.it. La storia è di quelle che non possono lasciare indifferenti i numerosissimi fan dei due autori: il punto di partenza è un insolito omicidio in cui la vittima viene ritrovata con un pesciolino in bocca. Il caso è affidato a Grazia Negro che, resasi conto che il delitto presenta chiare anomalie, si rivolge al collega siciliano per un consulto. Il romanzo ha una struttura insolita, presentandosi come "un collage di lettere, biglietti, ritagli di giornale, rapporti e verbali, pizzini che fanno rocambolescamente la spola fra i due detective, stimolando e accompagnando il lettore nella ricostruzione dell'indagine, che si conclude con un finale mozzafiato". Un libro che rappresenta un sogno per gli amanti di polizieschi e noir, un imperdibile jam session tra due degli autori più rappresentativi del panorama narrativo del Bel Paese.
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