La ragazza di Via Maqueda è un libro che rappresenta
un ritorno per
Dacia Maraini, un ritorno a quella
Sicilia che è per
lei un luogo dell'anima, rifugio d'infanzia dopo le vicissitudini
della guerra; ma la
Sicilia è anche un simbolo, una manifestazione
dell'
Italia intera, se non addirittura delle condizioni attuali
dell'
Occidente. In questi racconti troviamo l'attualità bruciante
della prostituzione delle giovani immigrate africane, l'inquinamento
dei mari, la precarietà del lavoro che, senza santi in paradiso, non
si trova a dispetto di tutte le lauree. Troviamo, però, anche lo
sguardo rivolto al passato, alla
Sicilia povera dell'infanzia, prima
di spaziare sui racconti ambientati a
Roma, città che raccoglie i
ricordi più cari della scrittrice, e infine in
Abruzzo, che suscita
creatività in quanto terra di boschi, solitudini e silenzi. E
soprattutto, come ci aspettiamo dalla
Maraini, hanno molto peso le
donne, come protagoniste che nelle poche pagine del racconto svelano
personalità complesse.
Nata a
Fiesole nel
1936,
Dacia Maraini è senza dubbio una delle più grandi scrittrici della
letteratura italiana contemporanea. Autrice prolifica di prosa,
poesia e teatro, tra i suoi libri ricordiamo
La lunga vita di
Marianna Ucrìa (
1990),
Bagheria (
1993),
Colomba (
2004).