Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ritorna con il suo nuovo libro uno degli autori più amati e letti a livello mondiale, lo scrittore brasiliano Paulo Coelho. Il titolo del romanzo è Il vincitore è solo e sarà disponibile nelle librerie italiane a partire dal prossimo 9 settembre. Giusto in tempo per cogliere il ritorno dei vacanzieri e le loro inesauste velleità di lettura.
Questa volta Coelho si cimenta con un radicale cambio di stile e tematiche, proponendo di fatto il suo primo poliziesco. La vicenda è ambientata nella cornice scintillante di Cannes e della Costa Azzurra. Protagonisti del romanzo sono un uomo di nome Igor Malev e la sua ossessione per la moglie Eva. Quest'ultima ha lasciato Igor per uno stilista di grido: da qui la sua decisione di riconquistarla a tutti i costi, distruggendo tutto ciò che si frappone tra lui e la dua Idea.
Coelho mette questa volta in scena una lotta di rara violenza della durata di 24 ore: un uomo contro sé stesso e contro la deriva di una società cinica ed edonistica, incapace di proporre dei valori che non siano il denaro e il successo mondano. Per leggere finalmente Il vincitore è solo non resta che attendere il 9 settembre o ingannare l'attesa prenotando il libro su Internet...
Il romanzo Firmino (di cui è apparsa una recensione sul nostro blog) dello scrittore statunitense Sam Savage ha rappresentato una delle più piacevoli sorprese della stagione letteraria 2008, combinando insieme qualità e godibilità, confermate da uno straordinario riscontro di vendite, pubblico e critica. Tanto più che l'autore rappresentava un caso "atipico" nel panorama letterario americano: alla sua prima opera, Sam Savage era un esordiente di quasi settant'anni, essendo nato nel 1940 a Camden, nel Maine. Comprensibile dunque l'attesa e l'attenzione riservata da addetti ai lavori e pubblico al suo nuovo romanzo, in uscita in Italia il prossimo 15 settembre, pubblicato come nel caso di Firmino da Einaudi. Il titolo italiano del nuovo libro di Sam Savage è Il lamento del bradipo: la storia promette di rinverdire alcune delle tematiche già affrontate nel precedente lavoro. La sensibilità artistica e intellettuale che si scontra, perdente, contro il pragmatismo e la ricerca del profitto della cultura moderna, il filone dell'artista e dell'intellettuale solitario, escluso, reietto, che vive recluso mentre il mondo intorno cambia e gli crolla addosso. Il protagonista, Andrew Whittaker, è quasi un Firmino in vesti umane: indebitato fino al collo, con la rivista letteraria che dirige sull'orlo della bancarotta e la casa in cui vive che gli sta quasi crollando addosso, Andrew è stato abbandonato dalla moglie. Ciononostante non demorde, continuando a scrivere, disordinatamente, di tutto: "lettere di rifiuto ad aspiranti scrittori, lettere alla ex moglie, lettere a ditte incaricate di rifare i soffitti di casa, lettere di sfratto, annunci di appartamenti in affitto, appunti, cose pensate, bozze di racconti, pezzi di un romanzo, lettere alla madre"... Da tutto ciò emerge un universo di idee, velleità e alfine illusioni. Destino comune in un mondo che non ha bisogno di intellettuali e artisti.
Quella del romanzo Imprimatur di Rita Monaldi e Francesco Sorti è certo una vicenda singolare. Pubblicato per la prima volta nel 2002, il libro ebbe immediatamente un grande successo, arrivando ai primi posti delle classifiche di vendita nazionali. Arrivato alla sua terza edizione, il libro è tuttavia scomparso dagli scaffali delle librerie italiane e non è stato più pubblicato, nonostante nel frattempo sia stato tradotto in venti lingue straniere e pubblicato in quarantacinque paesi. Solo recentemente l'editore olandese De Bezige Bij ha acquisito i diritti del romanzo in italiano, salvandolo, per quanto concerne il nostro Paese, dall'oblio. La storia raccontata nel libro è ambientata nella Roma del 1683. Sullo sfondo la terribile Peste che ammorba l' Europa, l'assedio dei Turchi alla città di Vienna, ultimo baluardo della cristianità europea in difesa dall'onda anomala ottomana, l'egemonia della Francia di Luigi XIV... In questo contesto il Papa Innocenzo XI cerca di moralizzare la vita di Roma e dei romani, manifestando con energia il suo zelo di riformatore dei costumi e correttore degli abusi amministrativi. La sua stessa famiglia, gli Odescalchi, è tuttavia impegnata in un'attività di prestito a usura agli olandesi dello statolder protestante Guglielmo d'Orange, il quale sarebbe di lì a poco, grazie alla Gloriosa Rivoluzione, succeduto ai cattolici Stuart sul trono d' Inghilterra. Nel mezzo di questi avvenimenti, si staglia la figura del protagonista del romanzo, il l'abate Atto Melani...
Patrick Dennis è lo pseudonimo dello scrittore Edward Everett Tanner III, nato a Evanston, nell' Illinois, nel 1921. Con questo nome firmò nel 1955 un romanzo di successo, intitolato Zia Mame, che vendette oltre due milioni di copie e da cui fu tratta una popolare serie televisiva. Tale exploit fu replicato nel 1961 con il romanzo Little me - Le memorie intime di Belle Poitrine. Tutto ciò non gli impedì di morire nel 1976, a causa di un tumore al pancreas, ormai dimenticato da tutti. Il tutto finchè nel giugno di quest'anno Adelphi non ha deciso di ristampare Zia Mame, riscoprendo di fatto un libro divertente e godibile, destinato a diventare addirittura il caso editoriale di quest'estate 2009. Il romanzo, ambientato negli Stati Uniti degli anni '20, ha per protagonista e voce narrante un bambino di undici anni, Patrick Denis appunto, che, già orfano di madre, deve sopportare all'improvviso anche la perdita del padre. Tale avvenimento non sconvolge più di tanto il ragazzo, visto che i rapporti con il genitore non erano affatto idilliaci... Il testamento paterno gli riserva una cospicua eredità e l'affidamento a una zia di New York. L'impatto con la metropoli e soprattutto con l'eccentrica Zia Mame, un po' folle, un po' artista, determinreanno forti cambiamenti in Patrick, che si troverà pian piano a scoprire un mondo nuovo e meraviglioso...
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