Immagine
 Bernina... di Matteo Ulrico Hoepli
 
"
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere

Daniel Pennac
"
 
\\ Home Page : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Valeria Surico (del 12/12/2006 @ 09:25:00, in Libri di economia e marketing, linkato 10736 volte)
Nel mio quotidiano girovagare in libreria ho trovato Soffro d'Ikea di Eirk Gunnar Trjo.
Il libro parla dell'Ikeite, una strana malattia che affligge ricchi e poveri del pianeta. L'autore dichiara subito di NON voler fare un libro contro l'Ikea ma contro chi ABUSA dell'Ikea.
E' divertentissimo, parla di quelli che all'Ikea ci vanno come se andassero in vacanza, di chi colleziona le matite e il metro che vengono distribuiti gratuitamente, di tutti quelli che hanno la casa uniformata allo standard Ikea [io rientro in questa categoria : - )], delle famigerate istruzioni di montaggio dei mobili e dell'omino Ikea lì rappresentato.
Leggerlo mi ha ricordato quando nel film "Fight Club" il protagonista entrava in casa e la voce fuori campo recitava i nomi dei mobili Ikea ... quando si dice la globalizzazione!
A parte la parte più "leggera" e dissacrante, il libro è abbastanza documentato e propone spunti di riflessione su un fenomeno di massa che sta dilagando in Italia e nel mondo.
La quarta di copertina recita: "Ingvar Kamprad fonda Ikea negli anni '30. Prima si era fatto le ossa nel commercio di cerini. Da allora il suo progetto di un mobilificio globale si è diffuso in tutto il mondo. In più di mezzo secolo, Ikea ha colonizzato continenti interi, da Pechino a Sidney fino alla casa del Grande Fratello. Costi contenuti, prezzi irresistibili. Oggi c'è gente che vive d'Ikea. Famiglie intere addirittura malate d'Ikea. In questo libro tutte le luci e tutte le ombre di un impero che significa l'omologazione domestica di un pianeta intero. La domanda è: siamo sicuri che sia cosa buona e giusta?"
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Valeria Surico (del 09/12/2006 @ 21:51:03, in Libri di narrativa, linkato 6731 volte)
Dopo il grande successo de Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, in questo lungo weekend di festa ho letto Una cosa da nulla. Mark Haddon, ancora una volta è riuscito a coinvolgermi in una lettura totale. E' la storia di una famiglia moderna "normale": George, il padre è appena andato in pensione ed è alle prese con un eczema e con una moglie che lo tradisce con un suo ex collega; la figlia katie, è una giovane donna separata con un figlio alle prese con il suo secondo matrimonio e Jaime, il figlio omosessuale è alle prese con la sua paura di impegnarsi con il suo compagno Tony.
E' una storia normale di una famiglia ordinaria che potrebbe essere la mia, con le incomprensioni, l'amore, le cose non dette e quelle dette troppo o troppo male. E' la storia di persone comuni che cercano in ogni modo di rendersi uniche.
L'ho appena finito e già tutti loro mi mancano un po'!


Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Francesca Cingoli (del 08/12/2006 @ 10:26:23, in Libri di narrativa, linkato 5075 volte)
Ho incontrato Maksim Cristan.
E’ stato qualche settimana fa, una bella domenica di inaspettato sole autunnale, al mercato dei Navigli. Un mare di gente, belle facce sorridenti in una luce tersa, che di novembre non ha ancora nulla: tante bancarelle con sopra tutto il mondo. Antiquariato, modernariato, tante cose non proprio antiche ma nemmeno proprio moderne, bijoux americani, lampade anni 50, abiti vintage. E libri. A tonnellate. Tavoli pieni, da passarci ore.
Usati, introvabili, antichi, da collezione.
O di strada.

Maksim Cristan è uno scrittore. Vive dove capita e presenta su un banchetto il suo libro, Fanculopensiero, edito da Lupo Editore, nella nuova collana Spùt.
Spùt è stata creata per gli scrittori di strada e le loro storie. Senza mezzi termini, perché << “Spùt è onomatopeico, è vero, violento, improvviso come uno sputo, diretto, senza troppi giri di parole>>.
Mi fermo alla bancarella. “Questo è il mio libro”. Marketing relazionale semplice e diretto quello di Cristan. Senza troppi giri di parole, appunto.
Ho comprato Fanculopensiero. Maksim Cristan è croato, ma immagina e scrive in italiano.
E racconta di sé. Di quando un giorno del 2001, manager di successo, decide, in mezzo al traffico di Zagabria, di mollare tutto. Scende dalla macchina, la abbandona aperta, e se ne va.
Prende il primo treno, arriva a Milano, e inizia a vivere seguendo quello che sente e che gli piace. Sceglie la libertà e l’indipendenza dai vincoli di un vita predefinita. Imparando a ricominciare, per capire e trovare se stesso, la propria umanità.
Per quattro anni vive senza un tetto sulla testa, diventa scrittore di strada .

E il mondo della strada investe le pagine del libro con le sue storie e i suoi personaggi: storie di disagi e insieme di ironia, di calore e umanità, di generosità che si rivela nelle persone incontrare per caso e scoperte vicine da sempre.

E i luoghi: Maksim Cristan conosce Milano e la fa conoscere anche a noi, milanesi e non. E’ una città diversa, parallela alla metropoli degli affari e della moda, quella che corre e si affanna. Questa è una Milano magica, diresti quasi silenziosa. Le Colonne di San Lorenzo, dove Maksim passa le notti a scrivere appollaiato sotto la statua di Costantino, il mercatino del lunedì di Brera, con cartomanti, pittori, rigattieri e poeti, il parco Sempione con il suo “popolo”, le sue leggi e la biblioteca, ospitale luogo di lavoro e incontri, il Naviglio, con la sua esplosione domenicale di umanità e creatività: sono alcune delle tappe delle lunghe camminate di Maksim per la città, o dei viaggi in tram per dormire al caldo, in una dimensione diversa, incantata, raccontata da chi l’ha vissuta con il tempo del pensiero e del sentimento, invisibile per noi che ci affanniamo inseguendo il tempo senza mai riuscire ad averlo.
E tanti personaggi che Maksim racconta, senza alcun autocompiacimento picaresco, ma con la voglia di dare ad ognuno in regalo una pagina di ricordo, semplice e onesto, e con tanta ironia.
Fanculopensiero è un libro inconsueto, poetico e multiforme, un’esperienza di umanità e di lettura.
Senza pregiudizi.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Roberto Seoni (del 07/12/2006 @ 17:40:45, in Saggistica, linkato 17216 volte)
Gomorra, nella tradizione biblica, è una delle cinque "città della pianura", distrutta dalla collera divina a causa della corruzione dei suoi abitanti. Eretta a simbolo, insieme alla sua gemella Sodoma, della perdizione umana, Gomorra percorre trasfigurata tutta la storia del pensiero occidentale, fino a giungere intatta, nel suo potere immaginifico, fino ai nostri giorni. Roberto Saviano, giovane scrittore napoletano formatosi alla scuola dello storico meridionalista Francesco Barbagallo, nello scegliere il titolo per il suo libro-reportage, sembra avere indugiato a lungo sul significato antico di questa parola, cogliendone i depositi secolari che ne hanno formato l'imago, singolarmente rappresentativa della realtà che si accingeva a raccontare. A fronte di un argomento scottante, spesso considerato "pericoloso" da autori meno coraggiosi, Saviano affronta l'argomento del potere delle cosche in Campania con il piglio del giornalismo d'inchiesta, traendone un racconto che tradisce una profonda e a tratti commossa partecipazione. La parola Camorra, scrive, è ad uso esclusivo di "sbirri" e giornalisti, non rappresentando a dovere la realtà del vissuto di Napoli e delle sue periferia: affiliati dei Clan e gente comune, chiamano l'organizzazione mafiosa "il Sistema", rappresentando in un unico efficace mot la realtà di un meccanismo che stritola le velleità economiche, culturali, sociali della popolazione campana. Tra le sue pieghe si intravvede un serpente che mutando forma resta sè stesso, insinuandosi tra le pieghe dello Stato, scendendo a patti con il nuovo potere cinese, lusingando le griffe internazionali dell'Alta Moda. Al centro di tutto il porto di Napoli, con il suo eterno, silenzioso traffico di merci, che giungono da ogni dove per accrescere il potere criminale dei Clan. Ma anche la periferia diventa centro, come sede di uno sviluppo industriale silenzioso, invisibile, in mano all'organizzazione mafiosa che tiene bassi i prezzi grazie al potere coercitivo, reale e culturale, su cui fa leva. Secondigliano come Gomorra, non più città del peccato, ma dello sfruttamento, del vuoto culturale e di valori su cui si basa il Regno del "Sistema".
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Francesca Cingoli (del 05/12/2006 @ 14:11:22, in Libri di narrativa, linkato 3293 volte)
La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo non è una novità in libreria, ma un successo nato per caso e dilagato in breve, diventando grazie al passaparola il libro che non si può non leggere.
E in effetti questa opera prima di Audrey Niffenegger, artista e docente all'Interdisciplinary Book Arts MFA di Chicago, è un romanzo sconvolgente, che regala emozioni continue. Un libro da non perdere, ma da leggere in un solo fiato.

Henry soffre di cronoalterazione, un disturbo genetico che lo fa viaggiare nel tempo. Quindi gli capita di sparire dal luogo in cui si trova, per risvegliarsi, nudo e disorientato, in un altro luogo e in un altro anno.
Nel passato o nel futuro. Conosce Claire, e la loro è la storia d’amore più stupefacente e romantica che si possa immaginare.
Perché è una storia che attraversa il tempo, la logica e la conoscenza. Così Henry incontra Claire da bambina, quando in realtà è già da tempo sua moglie; vede sua figlia adolescente, prima che lei nasca; incontra, giovane uomo, una Claire luminosa ottantenne.
Il libro è un complesso e travolgente susseguirsi di piani temporali diversi, in cui Henry e Claire raccontano l’avventura della loro vita e del loro amore.

La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo non è un romanzo di fantascienza: è un romanzo al quale qualsiasi definizione sta stretta. Ma è soprattutto una grandissima storia d’amore, di quelle che travalicano tempi e luoghi, nelle quali due persone si amano comunque, indipendentemente da quanto conoscono o pensano di possedere dell’altro.
Dedicato ai nonni, che si amarono per tutta la vita e anche oltre, dopo la morte prematura di lui, il libro di Audrey Niffenegger va oltre i sentimentalismi e le banalità. E racconta, semplicemente, la più semplice delle verità: in amore, in qualsiasi storia d’amore, si è due entità distinte, vicine ma indipendenti. Ci sono momenti in cui uno capisce più dell’altro, ci sono momenti in cui si è su piani diversi, in cui uno insegue, o aspetta: prima o poi tutto accadrà, così come è destinato ad accadere.

Da leggere se si è (o si è stati) perdutamente innamorati, per poter assaporare e riconoscere la dolcissima fantasia e l’assoluto paradosso che sono alla base di tutti gli amori.
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Valeria Surico (del 04/12/2006 @ 11:12:23, in Solidarietà, linkato 17361 volte)
Magica Cleme - Terapia della felicità, è un libro da comprare per tanti, tanti motivi. E' stato realizzato per dare supporto alla Fondazione Magica Cleme che si occupa di far divertire i bambini malati.
Io l'ho sfogliato, letto, annusato e da madre mi sono commossa guardando le tante fotografie che ritraggono bambini malati che giocano, si divertono e riescono a trovare serenità ed felicità "essendo bambimi" che fanno cose da bambini.
Comprare e regalare questo libro è un "momento educativo" per noi "genitori di bambini sani" che troppo spesso ci lamentiamo per sciocchezze ed è un atto di civiltà che dobbiamo ai nostri figli.

Per sapere tutto sulla Fondazione Magica Cleme: www.magicacleme.org
Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Valeria Surico (del 02/12/2006 @ 14:03:54, in Libri di narrativa, linkato 2372 volte)

In questi giorni ho letto "Quattro gocce di acqua piovana" di Colaprico e Valpreda. Era da tanto tempo che il mio amico Mino mi diceva devi leggere Colaprico, aveva ragione. E' un giallo ambientato nei gioni di Sant'Ambrogio nella Milano degli anni '80. Il protagonista è "il Binda" un maresciallo dei carabinieri molto particolare, una brava persona che non dimentica gli aspetti umani di sospettati, vittime o semplicemente delle persone che incontra. Parallelamente allo svolgersi della storia "il Binda" racconta della sua famiglia, della dolce moglie Rachele e del figlio con i capeli fatti a dred che frenquenta il Leoncavallo. La storia è ben scritta e i personaggi ben rappresentati, ma sicuramente quello che più mi ha colpito è il racconto della città, le vie, i locali, la malavita di pianura, gli odori e i sapori di cui è intrisa; gli anni ottanta mi sono tornati alla memoria, le prime inchieste di mani pulite e alcuni fatti di cui nel libro si accenna solamente. E' un po' un tuffo in un passato non molto lontano nel tempo che però avevo un po' dimenticato.

Articolo (p)Link   Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2
Ci sono 11 persone collegate

< aprile 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
         
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Autori (1)
Biografie (1)
Colleghi (2)
Contributi dei lettori (1)
Cool Books (1)
DVD e Film (4)
Eventi (1)
Eventi e Mostre (26)
Gialli e Noir (5)
Guide turistiche e viaggi (5)
Libri di architettura e design (6)
Libri di Arte (7)
Libri di climatologia (1)
Libri di cucina (4)
Libri di diritto e fisco (1)
Libri di economia e marketing (14)
Libri di fotografia (4)
Libri di giardinaggio (5)
Libri di grafica (5)
Libri di informatica (4)
Libri di moda (1)
Libri di musica (3)
Libri di narrativa (183)
Libri di narrativar (1)
Libri di Sport (3)
Libri di Storia (5)
Libri per bambini (6)
Manuali HOEPLI (1)
News (20)
Para-Libri (1)
Poesia (5)
Recensioni dai nostri lettori (2)
Recensioni ed Articoli (2)
Saggistica (14)
Solidarietà (1)
Teatro (1)

Catalogati per mese:
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
Defining and analyzi...
04/02/2014 @ 10:47:53
Di Casino betting
Rökning är den främs...
04/02/2014 @ 08:16:47
Di www.lauras.se
A physicist is an at...
04/02/2014 @ 07:47:31
Di Synthroid +armour+equivalent

Titolo
Hoepli (10)
Viaggiando (17)

Le fotografie più cliccate

Titolo
Ti piace questo blog?

 Abbastanza
 Per niente
 E' imprescindibile!

Titolo
HOEPLI S.p.A.

Sede Legale:
Milano (MI)
Via Hoepli, 5 CAP 20121
Telefono: 02 864871

Iscrizione registro imprese:
00722360153 del registro delle imprese di Milano

Capitale sociale in euro:
Deliberato: 4.000.000,00
Sottoscritto: 4.000.000,00
Versato: 4.000.000,00




23/04/2024 @ 16:44:28
script eseguito in 47 ms


Utilizziamo i cookie di profilazione, anche di terze parti, per migliorare la navigazione, per fornire servizi e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner o proseguendo nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.

X