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Fanculopensiero
Di Francesca Cingoli (del 08/12/2006 @ 10:26:23, in Libri di narrativa, linkato 5109 volte)
Ho incontrato Maksim Cristan.
E’ stato qualche settimana fa, una bella domenica di inaspettato sole autunnale, al mercato dei Navigli. Un mare di gente, belle facce sorridenti in una luce tersa, che di novembre non ha ancora nulla: tante bancarelle con sopra tutto il mondo. Antiquariato, modernariato, tante cose non proprio antiche ma nemmeno proprio moderne, bijoux americani, lampade anni 50, abiti vintage. E libri. A tonnellate. Tavoli pieni, da passarci ore.
Usati, introvabili, antichi, da collezione.
O di strada.

Maksim Cristan è uno scrittore. Vive dove capita e presenta su un banchetto il suo libro, Fanculopensiero, edito da Lupo Editore, nella nuova collana Spùt.
Spùt è stata creata per gli scrittori di strada e le loro storie. Senza mezzi termini, perché << “Spùt è onomatopeico, è vero, violento, improvviso come uno sputo, diretto, senza troppi giri di parole>>.
Mi fermo alla bancarella. “Questo è il mio libro”. Marketing relazionale semplice e diretto quello di Cristan. Senza troppi giri di parole, appunto.
Ho comprato Fanculopensiero. Maksim Cristan è croato, ma immagina e scrive in italiano.
E racconta di sé. Di quando un giorno del 2001, manager di successo, decide, in mezzo al traffico di Zagabria, di mollare tutto. Scende dalla macchina, la abbandona aperta, e se ne va.
Prende il primo treno, arriva a Milano, e inizia a vivere seguendo quello che sente e che gli piace. Sceglie la libertà e l’indipendenza dai vincoli di un vita predefinita. Imparando a ricominciare, per capire e trovare se stesso, la propria umanità.
Per quattro anni vive senza un tetto sulla testa, diventa scrittore di strada .

E il mondo della strada investe le pagine del libro con le sue storie e i suoi personaggi: storie di disagi e insieme di ironia, di calore e umanità, di generosità che si rivela nelle persone incontrare per caso e scoperte vicine da sempre.

E i luoghi: Maksim Cristan conosce Milano e la fa conoscere anche a noi, milanesi e non. E’ una città diversa, parallela alla metropoli degli affari e della moda, quella che corre e si affanna. Questa è una Milano magica, diresti quasi silenziosa. Le Colonne di San Lorenzo, dove Maksim passa le notti a scrivere appollaiato sotto la statua di Costantino, il mercatino del lunedì di Brera, con cartomanti, pittori, rigattieri e poeti, il parco Sempione con il suo “popolo”, le sue leggi e la biblioteca, ospitale luogo di lavoro e incontri, il Naviglio, con la sua esplosione domenicale di umanità e creatività: sono alcune delle tappe delle lunghe camminate di Maksim per la città, o dei viaggi in tram per dormire al caldo, in una dimensione diversa, incantata, raccontata da chi l’ha vissuta con il tempo del pensiero e del sentimento, invisibile per noi che ci affanniamo inseguendo il tempo senza mai riuscire ad averlo.
E tanti personaggi che Maksim racconta, senza alcun autocompiacimento picaresco, ma con la voglia di dare ad ognuno in regalo una pagina di ricordo, semplice e onesto, e con tanta ironia.
Fanculopensiero è un libro inconsueto, poetico e multiforme, un’esperienza di umanità e di lettura.
Senza pregiudizi.