Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Nel primi dell’ottocento, l’archimandrita Vassili Evangelisto riceve dallo zar Alessandro I l’incarico di recarsi in Arabia come missionario per l’evangelizzazione di quelle terre: un impegno prestigioso ma non libero di pericoli e insidie.
Vassili si imbarca subito, e inizia un lungo viaggio, ma la sua nave è vittima di un assalto, e lui, unico sopravvissuto della strage, naufraga su un’isola chiamata Labirinto.
Nessuna cartina ne riporta l’esistenza, e l’isola, bellissima, sembra nata dal nulla.
Arrivando alle prime case, Vassili si rende conto che tutti gli abitanti giacciono addormentati. L’isola è infatti prigioniera di un incantesimo del sonno, che tiene ognuno bloccato in uno stato di immobilità totale, e ha la sua origine in una grande clessidra.
Quando Vassili con la sua scienza riuscirà a interrompere l’incantesimo e a ridare vita all’isola, sarà acclamato come il salvatore di Labirinto, e riceverà i pieni poteri del governo.
Purtroppo si accorgerà presto che un altro sortilegio molto più potente stringe le sorti di Labirinto, e ha a che fare con i vincoli invisibili del tempo: chi arriva sull’isola non la può più abbandonare, e ne rimane eternamente prigioniero. Inutile combattere contro le fortissime correnti, che rigettano sulla spiaggia in fin di vita chiunque cerchi di sfidarle.
Il dominio del tempo è più potente di qualsiasi prestanza guerriera, di qualsiasi acutezza politica, di qualsiasi bellezza e cultura.
C’è solo una strada da seguire per liberarsi da Labirinto: trovare i tre scrigni preziosissimi, opera del mago Tahar il Savio l’Egizio, e le chiavi che aprono sette serrature segrete. All’interno è celato un regale tesoro, e il segreto per essere padroni del tempo.
La ricerca del magnifico e misterioso Tesoro della Verità coinvolge Vassili fino quasi a sopraffarlo e con lui una serie di naufraghi illustri, come il generale Mendoza, e il capitano Spyros Parga: la scoperta del Tesoro appassiona al punto da trasformarsi anche in lotta di potere e in seduzione di ricchezza. Per tutti sarà anche un viaggio alle radici del senso della nostra esistenza.
" La vita è un labirinto inestricabile, e ogni creatura, persa nella solitudine, erra in silenzio alla ricerca di una qualche via di fuga dal tragico destino della propria esistenza".
Dall’autore di Neve una nuova favola, che si adatta a tutti i tempi, e fa battere il cuore di chi la legge con la poesia della più semplice scoperta:
" Chi vive nella nostalgia del passato o nella speranza di un futuro migliore è condannato a errare senza posa nei cunicoli del tempo. L’unico modo di sfuggire al sortilegio è vivere il momento presente".
FERMINE MAXENCE
IL LABIRINTO DEL TEMPO
Editore: BOMPIANI
Pubblicazione: 04/2008
Numero di pagine: 233
Prezzo: € 12,00
EAN: 9788845260049
Il 16 giugno scorso si è spento nella sua casa di Asiago, in provincia di Vicenza, lo scrittore Mario Rigoni Stern. Aveva 87 anni. Nato nel 1921, Rigoni Stern trascorre l'infanzia tra le genti di Montagna dell'altopiano di Asiago, periodo di formazione che segnerà profondamente la sua personalità e la sua opera. La sua numerosa famiglia ( Mario ha sette fratelli), è dedita al commercio: oggetto del traffico sono i prodotti delle malghe alpine, soprattutto pezze di lino, lana e manufatti in legno. Studia per poco tempo, poi lavora nella bottega di famiglia. Nel 1938 Rigoni Stern prende una decisione che segnerà profondamente la sua esistenza: si arruola negli Alpini e frequenta la scuola militare di Aosta. L'anno dopo esplode fragorosa la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, e Mario si ritrova a combattere da prima in Francia, poi, di seguito, in Albania, Grecia e Russia. Vive il dramma della ritirata italiana in Unione Sovietica e fa ritorno a casa soltanto il 5 maggio 1945, dopo due anni di prigionia in un lager tedesco. Da questo momento in poi, Rigoni Stern non lascerà più la sua casa di Asiago.
Il suo primo e più famoso libro è pubblicato nel 1953: il titolo è Il sergente nella neve e il tema è naturalmente la grande ritirata di Russia, vista dal suo punto di vista di Alpino italiano. Già dal romanzo d'esordio si profilano i temi cardine della sua opera, il rapporto tra l'uomo e la natura, e in particolare con la montagna, il valore del racconto come strumento della memoria, il ritorno a casa e la guerra, che nasconde, ma non cancella l'umanità di chi la vive. Il volume ha ispirato recentemente uno spettacolo dell'attore Marco Paolini, proposto recentemente anche in versione televisiva. Tra le altre opere più note di Mario Rigoni Stern, possiamo citare Il bosco degli urogalli (1962) e Uomini, boschi e api (1980). Da ricordare è anche la sua attività di sceneggiatore per I recuperanti, film girato da Ermanno Olmi sul finire degli anni '60 sulle vicende delle genti di Asiago. Scrittore di grande spessore morale e singolare potenza descrittiva, il nome di Mario Rigoni Stern è stato più volte accostato ad una candidatura italiaana per il premio Nobel per la letteratura.
Di Admin (del 24/06/2008 @ 12:45:24, in News, linkato 14473 volte)
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Un ragazzino di quindici anni, insofferente al rapporto con il padre e tormentato dalle insidie di un’adolescenza solitaria, scappa da casa, sale su un pullman e cerca una località lontana dove passare del tempo in solitudine. Si dà come nome Kafka e parte.
Un vecchio, delicato e ingenuo, ma ritardato a seguito di un incidente da bambino, vive con i sussidi dello stato: si chiama Nakata e di giorno cerca i gatti, con i quali si trova a suo agio al punto da parlarci insieme.
Fin qui nulla di strano, se non che Kafka è un insolito bambino ipersensibile, molto intelligente e intuitivo, che parla con un amico immaginario, il suo alter ego cinico e forte, il ragazzo chiamato Corvo: da anni medita la fuga e si è preparato con lucida e inquietante precisione. Sa controllare il suo sguardo, ogni sua emozione, anche il corpo, con un tenace e massacrante esercizio quotidiano. Sembra sapere bene cosa vuole, mosso da una cupa missione, o forse solo dalla ricerca di se stesso.
Quando le due storie parallele, di Kafka e di Nakata, sembrano iniziare il loro percorso, prendendo vita e forma, il genio di Murakami Haruki sterza improvvisamente dalla strada tracciata dalla normalità e si tinge di soprannaturale: un’oscura profezia edipica muove i passi e i pensieri di Kafka, bambini svengono nella foresta vittime di un potere invisibile, e Nakata si trova a fronteggiare nientemeno che Johnnie Walker, proprio quello della pubblicità, con cilindro e pantaloni bianchi, che sgozza i gatti e ne divora il cuore, perché deve costruire un flauto per dominare il mondo.
Quando Nakata ammazza Johnnie Walker, chi legge inizia a essere percorso dall’inquietudine e si trova a un difficile bivio: cercare di districare il racconto con le armi della razionalità o della logica, oppure mollare gli ormeggi per abbandonarsi alla fantasia surreale di Murakami Haruki. Inutile dire che la strada della razionalità, che naturalmente tenderebbe a guidare la lettura, porta irrimediabilmente alla disfatta.
E allora via, meglio non lottare, ma lasciarsi trasportare dal fascino dell’onirico, in una storia di avventura e sogno, ricerca e incubo, per scoprire come Kafka sulla spiaggia riesce a toccare davvero tutte le corde dell’emozione, attraverso la musica di Beethoven e il pop, la poesia classica giapponese, i ricordi e i segreti della memoria.
Un viaggio paranormale nei labirinti dell’essere umano, dell’amore e del significato del proprio esistere, guidati dalla ricerca di un approdo: abbandonato al viaggio, il lettore amerà tutto, anche la pioggia di sanguisughe, le prostitute che recitano Hegel, la foresta invalicabile e l’amore per una ragazzina ormai anziana. Per qualcuno l’approdo sarà la morte, per altri un paese di felicità e purezza. Basta saper aprire la pietra – che verrà svelata dal colonnello Sanders del Fried Chicken, lui in persona - per entrare nel mondo che ci aspetta, e che ci accoglie come una tempesta, un vento fortissimo da affrontare a occhi chiusi.
Kafka sulla spiaggia è un romanzo incredibile, che procede con abilità funambolica su piani narrativi diversi, contradditori, visionari, nei quali lo stesso autore sembra entrare per la prima volta insieme a chi legge, immaginando e disegnando al momento ogni particolare, con minuzia a tratti ossessiva. Impressionante gioco della mente, un turbinio di immagini che alla fine si riappacifica, permettendo a tutti, personaggi e lettori, maschere vere o immaginate, di accettare i propri fantasmi, lasciando il cuore sussultare soddisfatto.
MURAKAMI HARUKI
KAFKA SULLA SPIAGGIA
Editore: EINAUDI
Pubblicazione: 03/2008
Numero di pagine: 522
Prezzo: € 20,00
Prezzo NicePrice: € 17,99
EAN: 9788806186036
"I numeri primi sono divisibili soltanto per uno e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri; sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi... Tra di loro ce ne sono alcuni ancora più speciali... Li chiamano i primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi davvero"... Alice Della Rocca e Mattia Balossino, i due giovani protagonisti del libro d’esordio di Paolo Giordano, "erano così, due primi gemelli, soli, vicini, ma non abbastanza per sfiorarsi davvero": sopravvivono entrambi ad un episodio doloroso da bambini e crescono nella solitudine, nel distacco da tutto e da tutti, immersi nella loro diversità. Si incrociano a scuola e subito un filo invisibile li unisce, si riconoscono come simili, si attraggono... Diventano molto amici e si capiscono, pur nel loro "espresso" silenzio: si cercano, crescono insieme a dispetto di tutti quelli che li criticano, ma che forse un po' li invidiano. Non capita tutti i giorni di incontrare il proprio numero gemello... Ma proprio di questo si tratta, di numeri gemelli, sempre vicini ma lontani allo stesso tempo, due vite parallele destinate a condividere e a non dimenticarsi, ma a vivere separate. Una malinconia di fondo costituisce il sottotraccia di questo libro di Giordano, forse troppo "matematico" e teorico, ma veritiero. Non sempre il cuore comanda e la vita reale porta spesso a scelte obbligate. Senza dubbio si tratta di un racconto che colpisce e che e si fa leggere velocemente: i due protagonisti crescono nella consapevolezza della loro diversità e alla fine la accettano come tale, senza porsi ulteriori, inutili interrogetivi. "Mattia era lontano, Fabio era lontano. Si ricordò di quando era distesa sulla neve. Pensò a quel silenzio perfetto. Anche adesso come allora nessuno sapeva dove lei si trovasse. Anche questa volta non sarebbe arrivato nessuno. Ma lei non stava più aspettando".
GIORDANO PAOLO
LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI
Editore: MONDADORI
Pubblicazione: 01/2008
Numero di pagine: 304
Prezzo: € 18,00
Prezzo NicePrice: € 16,20
EAN: 9788804577027
Lorenzo Licalzi, autore del romanzo 7 uomini d'oro, è uno psicologo residente a Pieve Ligure. La sua attività di romanziere lo ha già consacrato come uno dei più interessanti nuovi scrittori italiani, garantendogli il successo grazie a Io No, Non so, Il privilegio di essere un guru, Che cosa ti aspetti da me? e Vorrei che fosse lei, distinguendosi in particolare per verve fantastica e ironia. L'ultimo libro di Licalzi si situa in un curioso territorio a metà tra il noir e una commedia all'italiana, sconfinando singolarmente verso la semi-inesplorata regione di una gangster-story strapaesana. Filo conduttore e antefatto dell'intreccio romanzesco, è l'amicizia tra tre sedicenni di Castagnabuona, in Valle Scrivia. Dalla visuale del paesino, scrive Licalzi, " Busalla sembra New York; Genova addirittura un altro pianeta". Da questa posizione straniante, trent'anni fa, Giggi Cepollina, Cinghialone e Aurelio Fierro progettano il colpo del secolo, folgorati dalla visione del film Sette uomini d'oro, la storia di un'affiatata squadra di abilissimi banditi che a Ginevra, simulando lavori stradali, penetra nei sotterranei della Banca Nazionale Svizzera e s'impossessa di sette tonnellate d'oro. Il tempo passa, ma il destino dei tre amici non si compie nel senso auspicato in gioventù. Giggi è sposato con una donna autoritaria, infelice e frustrato; Cinghialone, "gigante buono dai muscoli d'acciaio e dal cuore di burro", è innamorato non corrisposto di un'ecuadoregna di nome Consuelo, che si prostituisce in Via di Francia; Aurelio Fierro, castabuognese di origini napolatane, è scomparso misteriosamente dopo il servizio militare, come inghiottito dal Tempo e dai sogni frustrati. Ma all'improvviso, il Destino si rimette in moto: la scintilla è un nuovo incontro tra i tre vecchi amici, il motore è la possibilità di mettere finalmente a segno il "colpo del secolo", ipotetico e inaspettato coronamento di esistenze scivolate nel grigiore della consuetudine. Il mondo evocato da Licalzi è quello mitico della provincia, dei suoi personaggi a tratti grotteschi, a tratti eroici, sempre in fondo un po' maudit. L'ironia è il filtro tra il mondo dei criminali "sui generis", alla Soliti Ignoti, e un gangsterismo accennato ma un po' ridicolo.
LICALZI LORENZO
7 UOMINI D'ORO
Editore: RIZZOLI
Pubblicazione: 06/2008
Prezzo: € 15,00
Prezzo NicePrice: € 13,50
EAN: 9788817023191
La stagione, si sa, è avara di nuove uscite librarie. Tuttavia la redazione di Blog Libri prova a fornire qualche indicazione per le letture estive, per chi si trova in vacanza e per chi rimane in città. Nel decimo anniversario della morte di Julien Green, autore americano di lingua francese, l'editore Longanesi ripropone il capolavoro dello scrittore, Leviatan, tradotto da Vittorio Sereni.Una storia torbida e fosca, in cui emerge la solitudine dell'uomo prigioniero nelle segrete del propio ego. Il protagonista, il timido Guéret, è animato da una morbosa passione per la bella Angèle, che si traduce in violenza quando scopre che la ragazza si concede abitualmente agli avventori di un ristorante... Da Marcello Fois, un interessante volumetto intitolato In Sardegna non c'è il mare: punto di partenza del racconto è la constatazione che, al di là dei comuni cliché su una Sardegna sospesa tra terra e mare, esiste una realtà profonda, come la Barbagia, in cui la stagione principe è l'inverno, in cui il mare sembra lontano mille chilometri, anche se in realtà è piuttosto vicino, in cui è la montagna a segnare i destini e i volti delle persone. Per finire, il saggio Interventi, una raccolta degli scritti del filosofo della controcultura Noam Chomsky per "The New York Times Syndicate", in cui commenta e analizza la principale notizia del giorno, con la sua abituale vis polemica.
Ci concediamo una piccola divagazione autoreferenziale, ma che in fondo ha sempre a che fare con l'amore per la lettura e per i libri. Quello che segue è l'intervento di una lettrice sul suo rapporto con la storica libreria HOEPLI di Milano... (Nota della redazione)
Siete mai entrati nella libreria Hoepli di Milano? No? Beh, appena avete tempo fatelo perché quello è il regno dei libri. Non è come tutte le altre librerie... Certo, è grande, immensa, forse solo un po' meno di quella d' Alessandria, ma in tutto quello spazio di pareti, scaffali e tavoli completamente ricoperti dall’essenza del sapere umano che mai il web riuscirà a eguagliare, voi non siete clienti... Siete degli appassionati della lettura e solo in quel luogo magico potrete trovare tutto quello di cui avete bisogno: segni neri o colorati sparsi su un oceano bianco! Toccateli i libri, ascoltateli, scioglietevi in loro... In quel preciso momento e solo in quel luogo tutti i vostri problemi spariscono per incanto e qualsiasi cosa voi siete sarete migliori. Buttate l’orologio quando entrate in un universo simile, lì le regole del tempo non esistono: la Hoepli è un’oasi di pace e tranquillità nel centro del sempre più caotico Milano Expo. La stanza più emozionante è quella dei libri antichi, lì si respira la storia, il sapere, lo studio, la conoscenza … la pace della ricerca e della scoperta che hanno da sempre contraddistinto l’Uomo.
L’ordine certosino è la caratteristica peculiare del "monumento": se agognate un libro introvabile altrove basta seguire la mappa del "tesoro" che vedrete appena oltrepasserete il confine, se proprio il libro è raro basta chiedere a un "virgilio" che esaudirà il vostro desiderio in pochi giorni … e se il pezzo mancante del puzzle della vostra biblioteca non è più sul mercato suppongo che Herr Ulrico intervenga da dovunque sia ora o sull’editore per la ristampa o sull’autore per farglielo riscrivere.
Se fossi un medico prescriverei la Hoepli come medicina, anche a chi non sa leggere grazie a audiobooks e dvd che, a pensarci bene, della più tradizionale letteratura sono semplice evoluzione darwiniana.
La fantastica libreria Hoepli ha il pregio di fondere la millenaria storia delle pagine cartacee con le più avveniristiche visioni dell’informatica interplanetaria: se mi state leggendo qui conoscere il sito e sapete già di che sto parlando … ma un libro nella rete non avrà mai il fascino di un libro in pagine e copertina.
Dal Bastione dei Pescatori, sù in alto nella collina del Castello di Buda, ti sembra di abbracciarla tutta, la Parigi dell'Est, la città martire del 1956, quella che ha assaggiato i carri armati sovietici dodici anni prima di Praga e della sua primavera. Ti sembra di imitare con lo sguardo il volo del falchetto appollaiato docilmente sulla spalla del Falconiere, pronto a spiegare le ali verso il cielo e librarsi nella dolce aria di Rozsadomb, la collina delle rose in cui è sepolto Gul Baba, il derviscio di Budapest vissuto nel ' 500, alla cui memoria è dedicato un mausoleo, unico luogo di pellegrinaggio musulmano in Europa. La vedi, la "capitale di un impero inesistente", che sembra scorrere lontano insieme al grande fiume, il Danubio, che più in là incontrerà altre città, Bratislava, l'antica Gerulata, Vienna l'Imperiale e Belgrado la Bianca. Il Re dei Fiumi taglia in due la capitale d' Ungheria, la seziona come un bisturi in due parti diverse e lontane come le sensazioni cha sanno evocare. Sono Buda e Pest, le due anime rivali di una città di contrasti, sospesa tra le alture altere di Vizivaros, di Varhegy (il quartiere del Castello) e della collina di Gellert, e i grandi vialoni pianeggianti del Belváros, il centro storico di Pest, con il suo Andrássy út infinito, in cui si mescolano senza fine i mille volti dell'umanità di Budapest, ora asburgica, ora caucasica, ora eternamente e tristemente gitana come la minoranza Rom che la abita. Si perde lo sguardo e la mente, obnubilata nei mille vicoli del Settimo Distretto, il Quartiere Ebraico con le sue bettole e i suoi ubriaconi, i rabbini ed i clochard. Prosegue, la città, sbilenca del suo incedere, fino a Józsefváros, l' ottavo distretto di Molnar e dei fratelli Pressburger, brulicante di umanità straniera e autoctona, con tre anime ungherese, slava e zingara, con i venditori ambulanti, i truffatori di strada e le prostitute. Romantica ma malinconica, Budapest, la osservi dall'alto ma in fondo non la comprendi, imperscrutabile allo straniero, misteriosa e incomprensibile come la sua lingua arrivata da lontano. Ed è dolce perdersi nella sua indefinita "nostalgia", triste come la musica di un violino nel mezzanino del metrò.
CAMPO LAURA
BUDAPEST GUIDE CLUP 2007
Editore: DE AGOSTINI
Pubblicazione: 04/2007
Numero di pagine: 279
Prezzo: € 19,50
EAN: 9788841835005
Vademecum dei venditori, di qualsiasi misura, tipo, foggia o forma di venditore, online, porta a porta, di una bancarella di un mercato rionale, di un sales manager di una multinazionale, di un rappresentante di cosmetici o di un gestore di ristorante … se tu vendi questo libro ti serve, non solo da leggere, ma da rileggere, da riflettere, per l’azione e per le tue nuove idee e per il tuo nuovo atteggiamento. Si, atteggiamento, la vendita inizia nella testa e nell’umore del venditore. Ci sono le domande rosse "Il mio capo non mi motiva" e le risposte rosse "Motivati da te", i principi, non azzurri, ma rossi, ben 12,5, per avere successo nelle vendite e mantenere un trend positivo fino alla pensione e oltre. La frase fondamentale di questo libro è all’inizio "Alla gente non piace farsi vendere qualcosa, ma adora comprare" intorno a questa verità dovrebbe articolarsi ogni scambio di beni o servizi. Il libro insegna ad individuare le necessità del compratore e da lì partire con la vendita, che ha sempre come scopo quello di soddisfare il cliente per almeno qualche lustro, ogni pagina dà il giusto stimolo per migliorare se stessi, il proprio ambiente di lavoro, per vedere quelli che di solito vengono considerati dei problemi insormontabili come delle opportunità. Geffrey Gitomer, che si definisce un capo venditore esecutivo, ti prende per mano fino a quando riuscirai a vendere frigoriferi ai pinguini o cioccolata bollente sulle spiagge italiane a Ferragosto.
GITOMER JEFFREY
IL LIBRETTO ROSSO DEL GRANDE VENDITORE
I 12,5 COMANDAMENTI DEL SUCCESSO COMMERCIALE
Editore: SPERLING & KUPFER
Pubblicazione: 09/2006
Numero di pagine: 218
Prezzo: € 16,50
EAN: 9788820041489
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