Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
«Mi sono più volte chiesto se la teoria della rana bollita (e della rana scottata), che mio padre ama spesso citare, sia effettivamente - come lui assicura - il risultato di un autentico esperimento scientifico. Però è certo che si tratta di una metafora davvero utile per capire l'effetto positivo che la globalizzazione, e in particolare la concorrenza cinese, può avere sulle imprese italiane.» Nel fantasioso e un po' crudele esperimento della «rana cinese», si prendono due rane e due pentole piene d'acqua. Si lascia cadere la prima rana in una delle pentole quando l'acqua è ancora fredda, poi si mette la pentola sul fuoco e la si porta pian piano a ebollizione. In questo caso la rana muore bollita, perché si abitua gradualmente al cambiamento di temperatura, si intorpidisce, e non si accorge quando arriva il punto di non ritorno, quando conviene saltar fuori e salvarsi. Nel secondo caso, invece, si porta l'acqua a ebollizione e solo allora si butta dentro la rana. Appena sfiora l'acqua bollente, la rana si scotta e istintivamente schizza via il più lontano possibile. Si ritroverà con qualche ustione e qualche ammaccatura, ma si salverà. Nel momento in cui gran parte del mercato mondiale guarda all'Oriente e al suo straordinario sviluppo economico con ansia e preoccupazione, Riccardo Illy ci invita a considerare la congiuntura presente alla stregua di uno choc salutare, capace di attivare le risorse più autentiche del nostro Paese e di salvarlo dal fatale intorpidimento in cui, adattandosi al peggio, rischiava di cadere. Se infatti è vero che non pochi sono gli svantaggi competitivi dell'Italia - l'eccessiva tassazione sul reddito d'impresa, il cuneo fiscale-previdenziale, la carenza di infrastrutture, la lentezza e inefficienza della burocrazia, i limiti del nostro sistema di istruzione, gli scarsi investimenti in ricerca e sviluppo, la crisi della giustizia, e non ultimo il mammismo, ovvero la mancanza di volontà dei nostri giovani di uscire dal guscio protettivo della famiglia per affermare la loro libertà e autonomia -, non bisogna però dimenticare che gli italiani da sempre mostrano un peculiare ingegno e una propensione all'estetica e alla qualità della vita pressoché unici. Tutte caratteristiche che dobbiamo imparare a valorizzare al meglio. Rilanciare un processo virtuoso di crescita economica e coesione sociale nel nostro Paese è possibile. È giunto il tempo di ristabilire un clima di reciproca fiducia, un tempo in cui gli italiani possano davvero mettere a frutto i loro straordinari talenti. Quello del caffè llIy è uno dei marchi italiani più noti nel mondo, un esempio di "made in ltaly" di successo e di prestigio. Il presidente del gruppo industriale, Riccardo Illy, è anche presidente della regione Friuli Venezia Giulia. Con questo libro l'imprenditore triestino, come lui si definisce "prestato alla politica", offre il suo punto di vista, sempre controcorrente, sull'attuale situazione italiana, sul ruolo che il Paese può svolgere nell'economia globale, contrassegnata, secondo lui, dalla conoscenza quale fattore competitivo fondamentale. E propone la sua esperienza economica sui mercati di tutto il mondo come motivo di ispirazione per un Paese alla ricerca di modelli positivi da cui ripartire. Come una rana che cade in una pentola di acqua bollente si salva perché ne salta fuori con grande velocità, così l'Italia, secondo llly, si salverà dalla "scottatura" dell'ingresso della Cina nell'economia internazionale per la semplice ragione che le sue conseguenze sono così immediate e violente che costringeranno tutti a reagire con rapidità. ILLY RICCARDO LA RANA CINESE Come l'Italia può tornare a crescere MONDADORI
Nel mio quotidiano girovagare in libreria ho trovato Soffro d'Ikea di Eirk Gunnar Trjo. Il libro parla dell' Ikeite, una strana malattia che affligge ricchi e poveri del pianeta. L'autore dichiara subito di NON voler fare un libro contro l'Ikea ma contro chi ABUSA dell'Ikea. E' divertentissimo, parla di quelli che all'Ikea ci vanno come se andassero in vacanza, di chi colleziona le matite e il metro che vengono distribuiti gratuitamente, di tutti quelli che hanno la casa uniformata allo standard Ikea [io rientro in questa categoria ], delle famigerate istruzioni di montaggio dei mobili e dell'omino Ikea lì rappresentato. Leggerlo mi ha ricordato quando nel film " Fight Club" il protagonista entrava in casa e la voce fuori campo recitava i nomi dei mobili Ikea ... quando si dice la globalizzazione! A parte la parte più "leggera" e dissacrante, il libro è abbastanza documentato e propone spunti di riflessione su un fenomeno di massa che sta dilagando in Italia e nel mondo. La quarta di copertina recita: "Ingvar Kamprad fonda Ikea negli anni '30. Prima si era fatto le ossa nel commercio di cerini. Da allora il suo progetto di un mobilificio globale si è diffuso in tutto il mondo. In più di mezzo secolo, Ikea ha colonizzato continenti interi, da Pechino a Sidney fino alla casa del Grande Fratello. Costi contenuti, prezzi irresistibili. Oggi c'è gente che vive d'Ikea. Famiglie intere addirittura malate d'Ikea. In questo libro tutte le luci e tutte le ombre di un impero che significa l'omologazione domestica di un pianeta intero. La domanda è: siamo sicuri che sia cosa buona e giusta?"
Ieri sera la puntata di Report, condotta dall'ottima Milena Gabanelli, era dedicata a "GLI ESTERNALIZZATI" (di Michele Buono, Piero Riccardi). Come spesso mi succede con Report a fine puntata ero basita e un po' arrabbiata. Mi ha molto impressionato il fatto che hanno fatto un censimento per capire da quanti lavoratori esternalizzati alle cooperative era composto l'organico del Policlinico Umberto I° - Roma; nel primo censimento mancavano circa 270 lavoratori di una cooperativa che poi sono stati aggiunti all'elenco. Ma io dico, come si fa a non vedere 270 persone... occupano dello spazio, hanno una fisicità oltre che essere una mera voce di costo aziendale. Per riflettere su questi temi vi propongo alcuni libri: PUPPO ANDREA, SANNA PAOLA, VICHI LUCA I NUOVI CONTRATTI DI LAVORO Il mercato del lavoro dopo la "Riforma Biagi"SEAG AA.VV. CONTRATTI E RIFORMA DEL LAVORO. CON CD-ROM Formule e modelli per la gestione della flessibilitàIPSOAVENTRICELLI GIULIANA OUTSOURCING. Conviene davvero esternalizzare?ETAS SENNETT RICHARD L' UOMO FLESSIBILE Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personaleFELTRINELLI BAUMAN ZYGMUNT LAVORO, CONSUMISMO E NUOVE POVERTA' CITTA' APERTAGARELLI FRANCO, PALMONARI AUGUSTO, SCIOLLA LOREDANA LA SOCIALIZZAZIONE FLESSIBILE Identita' e trasmissione dei valori tra i giovani IL MULINO - studi e ricerche INCORVAIA ANTONIO, RIMASSA ALESSANDRO GENERAZIONE MILLE EURO RizzoliNOVE ALDO MI CHIAMO ROBERTA, HO 40 ANNI, GUADAGNO 250 EURO AL MESE EinaudiGABANELLI MILENA, RIMINI STEFANIA, BARNARD PAOLO, FORNONI GIORGIO, IOVENE BERNARDO, GIANNINI SABRINA LE INCHIESTE DI REPORT - LIBRO+DVD DVD DI 180 MINUTI Operazione ponte-Puntuale come un treno-L'altro terrorismo- Armi di distruzione di massa-Uno stipendio onorevole-Nient'altro che la verita'.
nei giorni scorsi sono stata al world business forum di milano. Tra i molti relatori di rilievo ho ascoltato con interesse Malcom Gladwell, veramente illuminate. Vi consiglio di leggere i suoi libri In un batter di ciglia [per chi preferisse leggerlo in lingua orgiginale BLINK] e Il punto critico [ The tipping point].
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