Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Presso il Reparto Arti Visive, al secondo piano della libreria HOEPLI situata, per chi non lo sapesse, nel centro di Milano a due passi da Piazza Duomo, è a disposizione una lavagna nera su cui i visitatori sono liberi di esprimersi. Il progetto CreaPtion, ideato da Roberto Bordogna presso il Laboratorio di Pragmatica della Comunicazione del Collegio Nuovo - Università di Pavia, si ispira ad un'iniziativa, Blackboard Project, sperimentata e ideata a Tokyo da Aya Nakagawa, tendente a sviluppare la comunicazione degli abitanti del circondario, con l'intento di riuscire a creare uno spazio di aggregazione. Il progetto consiste nell'installazione di una lavagna nera "scolastica" con tanto di gessetti, dove tutti sono invitati a trasferire idee, pensieri, concetti che "girano" in testa in quel momento, magari nati e sollecitati dall’ambiente circostante, in questo caso la libreria. Cosa ne pensate? Per esprimere la vostra opinione lasciate un commento all'articolo...
Una rilettura dell' Antico Testamento unica per stile e per carica ironica.
Caino, storicamente conosciuto come la pecora nera dell'umanità diventa un personaggio umano e un po' picaresco, ma in grado di tener testa alla volubilità di un dio (sic!) capriccioso e irresponsabile nei confronti delle creature da lui stesso create. La mortificazione di fronte al rifiuto dei suoi doni si tramuta in vendetta sul fratello Abele, il prediletto, ucciso della misera sorte che dio gli ha messo tra le mani.
Attraverso gli occhi di Caino si snodano tutti gli eventi biblici salienti, dalla cacciata di Adamo ed Eva dall' Eden, al sacrificio di Isacco, dalla costruzione della torre di Babele, alle prove inflitte alla fede del povero Giobbe, dalla distruzione di Sodoma (e dei suoi innocenti bambini) al tragico epilogo della storia dell'arca di Noè.
Nessuno dei personaggi del racconto è migliore o peggiore degli altri. In un crescendo di reciproche incomprensioni si assiste ad una potente e allegorica messa in scena.
Sul palcoscenico della vita, umani e divini si illudono di agire secondo le stesse regole.
"E' curioso che le persone parlino con tanta leggerezza del futuro, come se lo avessero in mano, come se fosse in loro potere allontanarlo o avvicinarlo secondo le convenienze e le necessità di ciascun momento".
Nè vincitori né vinti: un inaspettato colpo di scena conclude l'ultimo meraviglioso viaggio in cui ci ha accompagnato Josè Saramago, anche se, come amava ricordare lui stesso "Il viaggio non finisce, solo i viaggiatori finiscono".
Tété ha solo nove anni nel 1770, quando viene venduta come schiava in una piantagione dell'isola di Santo Domingo: il suo padrone è Toulouse Valmorain, giovane appena arrivato dalla Francia per prendere possesso della piantagione del padre, stroncato dalla sifilide. L'isola, sotto i raggi del sole creolo, è un intossicante intruglio delle vite più disparate: soldati e prostitute, signori e schiavi, neri, bianchi e mulatti; un ambiente carico di aspri conflitti, ma è proprio da qui che nasce l'identità moderna sudamericana, fin dalle sue origini spinta e motivata dall'insurrezione contro le ingiustizie. Schiava dalla nascita, la piccola Tété conosce ingiustizie e violenze, ma crescerà per diventare una donna libera, grazie a quella passione (anche politica) che fa di lei un personaggio avvincente e che caratterizza tante eroine della Allende.
Isabel Allende, nata a Lima, Cile, nel 1942, è una delle autrici sudamericane più famose al mondo. Ha esordito con La casa degli spiriti, pubblicato nel 1983; tra le sue opere, citiamo Eva Luna ( 1987), Il piano infinito ( 1992), La figlia della fortuna ( 1999), Ritratto in seppia ( 2001), Inés dell'anima mia ( 2006). Tutti i suoi romanzi sono pubblicati in Italia da Feltrinelli.
Dopo il grande successo estivo di Acqua in bocca, il libro scritto a quattro mani con Carlo Lucarelli, altro grande protagonista del giallo "made in italy", ritorna il grande Andrea Camilleri, con un nuovo, attesissimo libro, intitolato L'intermittenza, in uscita il prossimo 14 settembre. Il romanzo è ambientato nel mondo della corruzione politiva e della finanza senza scrupoli. Andrea Camilleri indaga questa volta i nessi tra industria, crimine, malaffare e consenso. Il protagonista del libro si chiama Mauro De Biasi, direttore generale di una tra le più note ed influenti aziende italiane: la sua carriera è costruita sull'utilizzo spregiudicato di astuzia, simulazione e alleanze strategiche. Da qualche tempo soffre di un curioso disturbo, che ne sta limitando le capacità professionali: all'improvviso dei temporanei black-out lo estraniano dal mondo circostante, rendendolo incapace di agire. Tutto ciò accade proprio mentre l'azienda è in difficoltà a causa della Crisi economica, e i due vicedirettori aspettano solo l'occasione più propizia per fargli le scarpe...
In anteprima una notizia che farà sicuramente felici i numerosissimi lettori di Giorgio Faletti, lo scrittore astigiano con un passato da comico e cantante di successo. Per il prossimo 6 novembre, anche se l'editore lascia ancora un punto interrogativo sulla data precisa di uscita, è prevista la pubblicazione del nuovo libro di Giorgio Faletti, che sarà intitolato Appunti di un venditore di donne.
Il romanzo appartiene ancora una volta al genere Thriller e sarà questa volta ambientato nel 1978 in Italia, durante quel periodo storico passato alla Cronaca come gli Anni di piombo. Sullo sfondo il rapimento firmato Brigate Rosse di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, il dominio del clan mafioso Badalamenti sulla Sicilia, le imprese criminali delle bande di Renato Vallanzasca e Francis Turatello a Milano. All'ombra della Madonnina, tuttavia, incomincia a emergere quel clima di dolcevita che nel decennio '80 darà vita a quell'epopea denominata "Milano da bere". Nel capoluogo lombardo si moltiplicano i Night in cui la borghesia godereccia va a sperperare la ricchezza accumulata, fra una gita a Santa Margherita e un'altra a Paraggi.
Tra ristoranti di lusso, bische clandestine e locali di cabaret (un mondo che Giorgio Faletti conosce bene), sbriga i suoi affari un uomo misterioso e affascinante, reso cinico da una menomazione che gli è stata inflitta per uno "sgarbo". Si fa chiamare Bravo e il suo ramo d'affari sono le donne. Lui le vende.
La sua vita è simile a una notte infinita, il suo elemento naturale, che trascorre in compagnia di vagabondi e disperati, come il suo amico Daytona. L'unico essere umano con uui sembra avere un rapporto "normale", secondo i canoni della società, è un vicino di casa, Lucio, un chitarrista cieco che condivide con lui una curiosa passione per i crittogrami.
Tutto ciò finchè nella vita di Bravo non entra una giovane donna, costretta dalla povertà a entrare nel giro della prostituzione, che risveglia nel protagonista sensazioni ormai dimenticate che l'handicap aveva nascosto. Tutto ciò non lo porterà a una nuova vita, migliore della precedente, ma a diventare un uomo braccato dalla polizia, dalla malavita e da un'organizzazione terroristica. Usato come capro espiatorio per una serie di omicidi senza colpevole, e per una terribile strage, è costretto a confrontarsi con quel mondo cui aveva cercato di sottrarsi rifugiandosi nell'oscurità della notte: faccia a faccia con qualcosa di molto più grosso di lui che fa sembrare i suoi loschi affari acqua di fonte...
Non resta che aspettare il 6 novembre per sfogliare finalmente Appunti di un venditore di donne!
Sarà in libreria il prossimo 21 ottobre, salvo rinvii da parte dell'editore Sellerio, il nuovo libro di Andrea Camilleri incentrato sulla popolare figura del Comissario Montalbano, il poliziotto di Vigàta protagonista di una fortunata serie televisiva con Luca Zingaretti. Lo spunto della vicenda è dato da una serie di furti che sembrano commessi in serie e che colpiscono i ricchi e facoltosi abitanti di Vigàta. Le modalità identiche e reiterate sembrano quasi rappresentare una sfida diretta al Comissario Montalbano: il capo dell'organizzazione criminale responsabile della catena di furti sembra intenzionato a continuare a lungo con questa lucrosa pratica. Una delle vittime dei furti è Angelica Cosulich, "trintina" di bella presenza, trasferitasi da pochi mesi nella sede di Vigàta della Banca siculo-americana. Montalbano trasfigura Angelica nell'eroina dell' Orlando Furioso, così come se l'era immaginata da ragazzino sui banchi di scuola, e se ne innamora. Lo straordinario poema di Ariosto scandirà gli eventi raccontati nel romanzo, accompagnando il dipanarsi di una vicenda fantasiosa, emozionante, ironica, ricca di colpi di scena. Il tutto fin quando un membro dela banda viene trovato morto e la verità si avvicina a passi rapidi...
A trent'anni di distanza dal successo planetario di Il nome della Rosa, Umberto Eco fa il suo ritorno negli scaffali delle librerie con un nuovo romanzo, intitolato Il cimitero di Praga, in uscita il prossimo 29 ottobre. Già il titolo e l'immagine della copertina diffusa dall'editore Bompiani promettono una vicenda fosca ma intrigante. I pochi particolari che riguardano la trama spostano la lente d'ingrandimento dell'intellettuale di Asti sul diciannovesimo secolo, in una Praga assediata da spie, politici, sovrani e cospiratori. Il protagonista della vicenda è un cinico falsario che si aggira per l'Europa architettando oscuri intrighi che andranno ad influire sul corso della Storia, quella con la S maiuscola dei grandi eventi. Se l' Ottocento è il secolo del risveglio delle Nazioni, Umberto Eco promette di mostrarci la genesi di questo movimento epocale che porterà alla nascita degli Stati moderni.
All'inizio era solo una setta giudaica come le altre, quella che seguiva il profeta durante le sue peregrinazioni nei villaggi della Galilea, un territorio dell'impero romano non certo tra i più importanti, ai tempi di Tiberio.
Per i discepoli, Gesù era il Figlio di Dio fatto uomo, ma per tutti gli altri ebrei era un personaggio scomodo che diventava sempre più pericoloso nella misura in cui utilizzava il suo carisma per conquistare le folle.
Molti ritenevano che la sua predicazione mettesse in discussione i delicati equilibri consolidati di una società in bilico tra la coscienza della propria unicità, dettata anche dalla pretesa di un rapporto privilegiato con Dio, e la triste necessità di sottostare al potere di Roma, relativamente tollerante in fatto di religione, ma comunque dispotico.
Nel 313 d.c., quando fu emanato l'editto di Costantino, i cristiani costituivano non più del 10% della popolazione dell'impero romano.
Alla fine del IV secolo, mentre la Chiesa acquisiva autorità e potere grazie all'appoggio degli imperatori, i cristiani erano la grande maggioranza ed occupavano posizioni di rilievo in ambito amministrativo, politico e militare.
Come riuscì un gruppo, per quanto coeso e battagliero, a raggiungere in meno di settant'anni una posizione di egemonia e poi di assoluto predominio? Perché i cristiani, dimenticando le persecuzioni subite, cominciarono a perseguitare eretici, ebrei e pagani? Cosa indusse Costantino a scommettere sulla minoranza cristiana? In che cosa l'impero ormai cristiano fu realmente diverso da quello pagano?
Senza la pretesa di percorrere sentieri inesplorati, viene analizzata l'evoluzione dei rapporti tra chiesa e impero romano nel IV secolo, attraverso l'esame della legislazione, delle dinamiche sociali, dei costumi, delle liturgie, dell'ideologia e della cultura del tempo.
Al lettore la valutazione di quanto ancora oggi tali equilibri continuino a pesare nei rapporti tra Chiesa e Stato.
In primo piano un libro che sarà sicuramente uno dei regali di Natale più gettonati, in questo 2010 sospeso tra crisi e ripresa economica: il nuovo libro di Luciana Littizzetto, la cabarettista torinese che ha consolidato la sua fama di fine e sottile umorista nella popolare trasmissione televisiva Che tempo che fa, si intitola I dolori del giovane Walter. Il punto di partenza sono proprio gli esilaranti sketch con cui la Littizzetto racconta per il pubblico televisivo le avventure di Walter e Iolanda: personaggi divenuti quasi reali nell'immaginario degli italiani, simpatici e familiari come due rassicuranti vecchietti del piano di sopra. A fare da sfondo alle loro epiche gesta tutto il colorito mondo della comica piemontese, i fatti di cronaca e di politica che grazie alla loro bizzarria scatenano la fantasia comica più divertente d'Italia.
Da oggi, fino al 31 dicembre, pubblicheremo ogni giorno un post dedicato ai dieci libri più venduti del 2010, fino a scoprire, l'ultimo dell'anno, il libro più amato dai nostri lettori nei 365 giorni appena trascorsi.
Per iniziare, il libro di un autore che è ormai diventato un habitué delle classifiche di vendita nostrane, lo spagnolo Carlos Ruiz Zafòn,
autore di libri di grande successo come L'ombra del vento e Il gioco dell'angelo. Quest'anno figura nella nostra Top 10 al decimo posto,
con il romanzo Il palazzo della mezzanotte: ambientato nella Calcutta degli anni trenta, Il palazzo della mezzanotte
ha inizio in una notte tenebrosa, durante la quale un tenente inglese
lotta per salvare la vita di due bambini da una minaccia terribile. Tra
la furia dei monsoni che scatenano sulla città la loro furia e il
terrore che sembra albergare in ogni angolo, il giovane inglese riesce a
mettere in salvo i due bambini, a costo però della propria vita...
Anni più tardi, quando i due bambini Ben e Sheere stanno
per compiere sedici anni, la minaccia riappare nelle loro vite e
questa volta non potranno sfuggirvi tanto facilmente. Con l'aiuto dei
loro coraggiosi amici, i due ragazzi dovranno sfidare il terrore che si
annida nelle ombre della notte e confrontarsi con l'enigma più
terrificante della storia della città dei palazzi.
Un romanzo da non perdere!
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