Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
TRIENNALE BOVISA Arte contemporanea e contemporaneita' Con la personale di Hans Hartung dal titolo 'in principio era il fulmine' il 22 Novembre inaugura alla grande il polo distaccato in zona Bovisa della Triennale di Milano. Saranno 1400 mq di spazio espositivo tutti dedicati all'arte contemporanea realizzati grazie all'aiuto dell'imprenditoria milanese. Continua quindi l'impegno a recuperare aree urbanistiche parzialmente dismesse e la volonta' di decentrare i luoghi della cultura, arricchendo i neonati quartieri universitari di periferia. Davvero notevole la scelta di Hartung in ouverture, artista graffiante, deciso e difficilmente etichettabile, una dichiarazione di intenti del nuovo spazio che si presenta nel panorama artistico milanese da 'special guest star' piuttosto che da succursale periferica della piu' che consolidata Triennale. HANS HARTUNG In principio era il fulmine Pittura, fotografia, architettura 22 novembre 2006 - 11 marzo 2007 Luogo: Triennale Bovisa - Via Lambruschini 31, 20156 Milano Libri su Hans Hartung: AA.VV. HARTUNG . 10 PERSPECTIVES Editore: 5 CONTINENTS EDITIONSAA.VV. HANS HARTUNG , SO BESCHWOR ICH DEN BLITZ Museum Ludwig Koln, 26.6/19.9.2004 Editore: KONIG WALTHERKAISER F., PONTEGNIE A., TODOLI V. HARTUNG X3 Editore: EXPRESSIONS CONTEMPORAINES
Il 20 novembre abbiamo inaugurato presso lo spazio espositivo secondopiano della Libreria Hoepli la mostra fotografica "Reportage della gioia". La mostra espone le fotografie e il diario di viaggio di Giuseppe Avino volontario di "aiutare i bambini". All'inaugurazione ha partecipato l'attore Piero Balbi che ha interpretato brani del diario di viaggio. La mostra è allestita fino al 3 dicembre le donazioni alla fondazione invece si possono fare sempre!
Domenica 17 dicembre, dalle 15.00 alle 18.00 in libreria verrà presentato il libro I segreti del tè di Francesca Natali e in collaborazione con ArtedelRicevere™ sarà possibile degustare il tè F Ê TE de N ö EL , Tè Nero Mélange con spezie, agrumi e vaniglia; questa potrebbe essere una bella occasione per riposarsi dalle fatiche dello shopping natalizio. I segreti del tè - Francesca Natali
Rinfrescante, appagante e calmante – in tutto il mondo il semplice gesto di preparare il tè dona molte piacevoli virtù, non ultima, il tè è una bevanda davvero deliziosa ricca di mille sfumature e aromi. Se in Cina il tè è da sempre un elemento fondamentale della vita quotidiana, in Giappone è il protagonista di un'arte spirituale ed ancestrale dove i confini tra morale, filosofia, religione ed arte sono molto sottili. In altri paesi come il Magreb, l'India, il Tibet, ma anche in Inghilterra o in Russia, il tè gioca invece un ruolo prettamente sociale e di puro piacere. In qualsiasi modo preparerai e gusterai il tuo tè – freddo con ghiaccio, in infusione con la tazza chong o nella tua teiera preferita – questo libro diventerà per te una breve ed efficace guida per imparare a conoscere i segreti dell’arte di preparare al meglio questa speciale, invitante bevanda. Ti insegnerà a distinguere tè neri da tè verdi, tè bianchi da tè Oolong o mélange, e ad apprezzare l’erbacea freschezza di un Sencha rispetto al dolceamaro affumicato di un Gunpowder, o un corposo Assam piuttosto che un leggero Yunnan. E ti racconterà come servirlo e offrirlo ai tuoi ospiti, perché il tè si beve in tantissimi paesi e, come per molte altre abitudini largamente diffuse, esistono diversi modi di prepararlo: ci si può infatti accontentare di mettere in infusione una bustina di carta in una mug americana o fare dell'ora del tè un momento speciale e privilegiato. Farne propri alcuni segreti, cenni della storia o le regole per servirlo, accogliere suggerimenti e spunti pratici, diventa un piacevole valore aggiunto al modus vivendi di ciascuno di noi. ArtedelRicevere™ srl nasce a Milano nel Febbraio 2001 dinamica realtà dedicata alla cultura del ricevere e al mondo dell’accoglienza, specializzata nell’offrire all’utenza professionale e privata, una molteplicità di servizi, informazioni e tendenze, mirate a trasmettere e formare una nuova concezione dell’ospitalità che coniuga professionalità e tecnica gestionale tramite il coinvolgimento estetico ed emozionale. Clicca qui per sapere come raggiungere la Libreria Internazionale Ulrico Hoepli
Quest'oggi il giornalista Andrea Bosco, curatore della rubrica culturale Libri del TG3 Lombardia, ha registrato il suo servizio dalla Libreria Internazionale Ulrico Hoepli. I nostri clienti hanno accolto divertiti il piacevole "diversivo".
Sabato 13 gennaio ore 17,45LIBRERIA INTERNAZIONALE ULRICO HOEPLIpresentazione del volume di Marta Appiani
“Il tabù linguistico è il fenomeno che riesce a spiegare meglio di ogni altro quanto sia illusoria la considerazione che tutto quanto appartiene alla langue, all’istruzione, ad ogni sistema di rappresentazioni condivise, ad ogni formazione simbolica, abbia la caratteristica della fissità e della neutralità” Intervengono: Roberto Giacomelli, Professore ordinario di Linguistica generale, Università degli Studi di Milano Ugo Fabietti, Professore ordinario di Antropologia Culturale, Università Bicocca di Milano Marcello Cesa-Bianchi, Fondatore dell’Istituto di Psicologia della facoltà di Medicina, Università degli Studi di Milano LIBRERIA INTERNAZIONALE ULRICO HOEPLIVia Hoepli, 5 20121 MilanoTel.02/864871 Ingresso libero fino ad esaurimento postiSeguirà cocktail
Giovedi 18 gennaio 2007ore 17.30Presso la Sala conferenze Libreria Internazionale Ulrico Hoepliincontro conLARRY FINKIn occasione del suo passaggio in Italia, Larry Fink, fotografo di fama internazionale ed esponente di spicco nella fotografia contemporanea per le sue indagini sociali e nel mondo del Jazz, la Libreria Internazionale Ulrico Hoepli e l’editore Damiani, che ha realizzato il volume Somewhere There’s Music, hanno il piacere di ospitarlo per un incontro pubblico. Il suo stile secco e teatrale produce una immagine in bianco e nero densa di significato, dei “manufatti”, termine che gli studiosi di estetica contamporanei attribuiscono alla trasformazione delle immagini fissate su pellicola in espressione socialmente ed esteticamente significativa. Il raggiungimento di questo obiettivo affianca il lavoro del fotografo ai nomi più importanti della fotografia quali Paul Strand, Henri Cartier-Bresson, Sebastiao Salgado, Andrè Kertész per citarne solo alcuni. Interverranno il giornalista Roberto Mutti e il critico musicale Guido Michelone. Larry Fink, professore di fotografia al Bard College, è stato per due volte titolare di una National Endowment for the Arts Fellowship e di una Guggenheim Fellowship, con mostre personali presso il Museum of Modern Art e il Whitney Museum di New City, il San Francisco Museum of Modern Art, il Musée de l’Elysée in Svizzera, e in altri musei di tutto il mondo. Nel 2002, Larry ha ricevuto una laurea honoris causa di Doctor of Fine Arts dal College for Creative Studies di Detroit, Michigan. I suoi lavori sono apparsi sulle più importanti pubblicazioni, come Vanity Fair, W, The New York Times Magazine e The New Yorker. Tra i precedenti libri di Larry vanno ricordati: Social Graces, pubblicato per la prima volta nel 1984 e quindi riedito nel 2001, Boxing (1997), Fish and Wine (1997), Runway (2000), The Forbidden Pictures (2004), Larry Fink (Phaidon, 2005) e Primal Elegance (2006).
E' iniziata la mitica e sempre affascinante Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri (UEM). Sono oramai più di vent'anni che la scuola si tiene a Venezia sulla bellissima isola di San Giorgio. Per una Settimana si parla di libri, dove nascono, dove vanno, cosa si fara' nel futuro della carta stampata. Tutti, dagli autori agli editori e soprattutto i librai, diranno la loro sui libri, impareranno ed insegneranno. Riportiamo una delle introduzioni piu' belle fatte Domenica, giorno di apertura della Scuola UEM a venezia: "Buongiorno e Benvenuti ! ogni volta che vedo dei librai mi emoziono, d'altronde io la mia famiglia viviamo di libri da 135 anni e quindi siamo librai e trattiamo con librai. Mio figlio fece questa stessa scuola UEM oramai 10 anni fa e mi dice sempre che e' come un master per librai,utilissima e ti da una marcia in più. Certo ci saranno momenti difficili, quando si vende poco e vi dicono che il libro e' morto e si vende solo elettronica ed e-book.Ma che io sappia negli utlimi anni si sono venduti molto ma molti piu' libri. Certo anche in edicola , online o nei supermercati. Ma questo vuol dire solo che il libro piace, è un prodotto utile e ricco. E poi che le persone quando vedono un libro che piace lo comprano e diventano lettori, ovvero vostri clienti. Hanno quindi bisogno di voi, dei vostri consigli e dei vostri bellissimi libri di carta. Siete quindi utili e molto fortunati a fare i librai. Buon lavoro ed in bocca al lupo " Ulrico Hoepli
Buchenwald. Il bosco del silenzioDalle fotografie di Nino Romeo dei resti del campo di Buchenwald appaiono quasi come i reperti di un sito archeologico; i visitatori, come drappelli di turisti durante una visita a Pompei fuori stagione. Anticipando una visione che il progressivo ineluttabile allontanamento delle future generazioni dalle testimonianze dirette di quell’epoca storica potrebbe rendere sempre più probabile, l’azione espositiva sottolinea l’esigenza vitale di non spegnere in noi e nei nostri discendenti il bruciore vivo del dolore e della vergogna, con i quali l’olocausto ha marchiato una intera civiltà. A memoria di tutte le stragi di massa e pulizie etniche a cui ancora oggi siamo spettatori inermi, una politica internazionale incapace di intervenire nel vanificare le ragioni che le determinano. “La dimensione di bosco è [...] quella che colpisce maggiormente a prima vista il visitatore dell’area nella quale si trova il campo di concentramento di Buchenwald. Il bosco si è ripreso gran parte di ciò che solo una cinquantina d’anni fa l’uomo aveva riordinato secondo un proprio disegno lucido e manageriale. Il bosco ha inghiottito buona parte del tracciato ferroviario che collegava il campo alla città vicina e al resto del paese e sul quale viaggiavano in vagoni piombati gli individui prescelti per finire in quel bosco. La regione nella quale il bosco si trova è, appunto, verde e serena. La città vicino alla quale fu costruito, Weimar, è luogo di testimonianza di grandi intelletti, che tuttora comunica, nella sua bellezza tranquilla e misurata, il trionfo della parte migliore dell’uomo. Proprio lì accanto, il teatro della parte peggiore. A differenza di Auschwitz, luogo anche paesaggisticamente assai dissimile, che conserva un involucro preciso e strutture edificate in mattoni e muratura, oltre alle baracche degli internati, Buchenwald è più un’area nella quale proiettare il proprio immaginario del campo, attraverso ciò che ne rimane (il cancello con la scritta “Jedem das Seine”, “A ciascuno il suo”), il piccolo edificio con le celle dove erano rinchiusi e torturati i prigionieri che si macchiavano di crimini particolari, l’ambulatorio degli esperimenti medici, le strutture destinate a caserme per gli ufficiali nazisti, la baracca superstite, prima smantellata e poi ricostruita, ma soprattutto attraverso la luce e il silenzio che dominano la distesa, scandita dai ceppi (“Block 45”, …), in fondo alla quale si trova il fabbricato dei forni crematori. All’interno, i macchinari metallici, qualche fiore, le mattonelle bianche ancora smaltate, e il silenzio dei visitatori che scendono agli inferi e si sentono venire incontro le presenze mute e urlanti di chi in questo luogo ha trascorso e finito i propri giorni. A Buchenwald, qualche anno fa, in occasione delle manifestazioni per Weimar capitale europea della cultura, è stata allestita un’esposizione, all’interno di alcune sale dell’edificio che si trova all’ingresso dell’area, nella quale, con semplicità toccante, erano sistemate alcune decine di bauli, di quelli che si usavano un tempo per viaggiare, ruvidi, non vezzosi. All’interno di questi bauli, una foto o alcuni fogli e un lettore CD. Il visitatore poteva, attraverso il CD, ascoltare le testimonianze di persone che a Buchenwald avevano vissuto. Buchenwald ha avuto, dopo l’epoca nazista, un’utilizzazione anche come campo di prigionia del regime comunista. Qui sono vissute e morte altre persone. Il museo allestito nell’edificio costruito dall’amministrazione carceraria della DDR dà conto di tutte e due le vite del campo e riesce, attraverso gli oggetti minimi ritrovati, a volte prodigiosamente nascosti dai prigionieri, a far sentire straordinariamente vicina, per quanto possibile, la loro vicenda umana. Il silenzio domina e riempie l’assenza, la visione del verde cupo e come consapevole del bosco che è ritornato padrone, le pietre sbiancate e morte, le grida di qualche uccello. Un percorso integrato nello spirito di riflessione ulteriore attraverso le foto di un trauma sul vortice nazista e sulla follia dell’uomo. Le immagini sono state realizzate con pellicola fotografica, stampe acquisite senza interventi digitali.
Ieri pomeriggio la scrittrice inglese Lynda La Plante ha firmato alcune copie del suo ultimo romanzo, Dalia Rossa, alla libreria Hoepli. Affermata giallista, la signora La Plante ha un passato da attrice: ha intrapreso successivamente una fortunata carriera da sceneggiatrice e scrittrice, mettendosi in luce per le sue ambientazioni cariche di suspence e tensione. E' pubblicata in Italia da Garzanti. Dalia Nera, sua ultima fatica letteraria, è un giallo ambientato a Londra: un cadavere viene ritrovato a pezzi ed il delitto ricorda quello di Elizabeth Short a New York, l'omicidio della Dalia Nera. Il caso viene affidato ad Anna Travis, il sergente di polizia già protagonista di un altro romanzo di Lynda La Plante. Da non leggere quando si è a casa da soli, la notte...
HOEPLI.it è lieta di annunciare che è sponsor del Quiz Sinfonico con la Verdi, Condotto da Aldo, Giovanni e Giacomo. L'evento si terrà mercoledì 7 febbraio 2007 ore 20.00 ed è stato organizzato per il sostegno dell'Orchestra Verdi. La quota di partecipazione è di euro 55.00 a persona. Quello che vi aspetta è una serata particolare, che vedrà protagonista il pubblico della Verdi impegnato a ripondere alle domande del quiz sinfonico: 15 quesiti sulla musica, proposti da 3 presentatori d'eccezione, i comici Aldo, Giovanni e Giacomo che hanno generosamente accettato di partecipare all'iniziativa. Le risate sono quindi garantite, la difficoltà delle domande anche! Partendo dall'ascolto di un brano registrato, o eseguito dal vivo al pianoforte o da una immagine proiettata sullo schermo verrà formulata la domanda ed il pubblico dovrà scegliere tra tre possibili risposte. Raccolte le schede, una commissione apposita procederà alla loro correzione. Il pubblico nell'attesa potrà ascoltare un concerto eseguito da un ensemble della Verdi. Seguirà poi la premiazione con i ricchi premi messi a disposizione dalla Hoepli e dalla Verdi. Biglietteria: Largo Mahler tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 telefono 02.83389.201/02/03 Acquista il bigliettoInformazioni: Relazioni Esterne Sara Tekeste, Francesca Cremonini tel. 02.83389.306/327 rel@orchestrasinfonica.milano.it Il Quiz Sinfonico con Aldo Giovanni e Giacomo si terrà presso l' Auditorium di Milano si trova in Largo Gustav Mahler.
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