Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Conflitti di classe, amori adolescenziali e amicizie nell’inglesissima Oxford, dove l’ upper class ha i suoi privilegi, e i proletari sono esclusi dai circoli più ambiti. Un microcosmo ancora giovane, ma già saturo di cattiveria e prevaricazione sociale, che conosce le sue regole, le sue torture, non solo psicologiche, i suoi codici di comportamento.
Si ritrovano qui i fratelli Maggie e Julian, buona nascita e bel nome, Adrienne, miliardaria americana in fuga dalla vita di falsità e silicone della madre, e Jake, quello nato dalla parte sbagliata, povero e capitato lì per una botta di fortuna, di quelle che cambiano la vita, forse non sempre in meglio.
Il romanzo racconta la loro storia, destreggiandosi con bravura e pizzichi di virtuosismo narrativo tra presente e passato, tra il “dove siamo ora” e il “come eravamo”, raccontando a più voci tutti i piccoli passi, di sentimento, di provocazione, di amicizia, che hanno portato il gruppo all’inevitabile finale. Non si può dire quale, ovviamente, perché come in Anime alla deriva, primo e fortunatissimo romanzo di Richard Mason, è nelle ultime pagine che la storia si rivela in tutta la sua tragicità e ineluttabilità.
Così, passando dalle residenze lussuose americane, alle villette a schiera dei sobborghi inglesi, il destino dei quattro amici sceglie la sua strada tra i corridoi e le camerate umide e desolanti dei college di Oxford. E’ qui che tutto si compie, e tante sono le incomprensioni e le occasioni non colte che portano i ragazzi alla loro esistenza adulta, fatta di solitudine e nullità.
La ricerca di se stessi, e del senso della loro vita, si consuma a Oxford tra discussioni e amore, volontà di affermazione e lotta all’umiliazione, chiacchiere tra una canna e una bella bevuta.
Quello che lascia sbigottiti è la facilità con cui piccole e talvolta spensierate scelte di giovinezza finiscono per segnare tutta un’esistenza, nella finzione letteraria così come nella vita reale, lasciando un senso di svuotamento e impotenza, che l’incapacità di comunicare rende assoluto e senza scampo.
Perché cambiare le cose necessita coraggio, volontà di rischiare, magari ritrovando, nel mezzo di un’esistenza grigia, l’amore sincero dell’adolescenza, prima che scompaia nella nebbia del ricordo e del rimorso.
Noi è un bellissimo romanzo sulla vita, di grande potenza analitica, che esplora con realismo e acume tutto ciò che non è detto, ma taciuto, negato o mascherato dalla fragilità della mente: ne escono ritratti vivi, di adolescenti e di adulti, in un racconto di forti ironie e delicate sofferenze, che riesce a equilibrare la difficoltà dell’altalena temporale con grande raffinatezza e maturità.
Definito “legal thriller all’Italiana”, il libro Testimone Inconsapevole di Gianrico Carofiglio è il primo di una serie di tre romanzi pubblicati da Sellerio – Testimone Inconsapevole, Ad occhi Chiusi e Ragionevoli dubbi – in cui protagonista è l’avvocato Guido Guerrieri. La trama sembra uscita dalla cronaca nera più attuale: violenza su un minore, abuso, assassinio e un imputato rigorosamente extra comunitario.
Abdou Thiam, 31 anni senegalese con permesso di soggiorno, sembra indifendibile. Condannato a priori dal pregiudizio e da prove apparentemente schiaccianti per un delitto che dice di non aver commesso trova nell’avvocato Guido Guerrieri un difensore in cerca di se stesso. 40 anni, una separazione nel recente passato, una crisi professionale ed umana.
Questo è il Guido Guerrieri che, nella prima parte del romanzo, si racconta attraverso vicessitudini personali: il matrimonio fallito con Sara, i tradimenti, le speranze deluse di una generazione di ex Sessantottini che sembrano aver perso i loro ideali a favore di una vita fatta di compromessi.
Il libro di Carofiglio è tutto questo; non è solo trama, ma soprattutto narrativa incalzante. Al di là degli eventi in sé, infatti, è la capacita dell’autore di tenere desta l’attenzione del lettore a decretare il successo di un libro che, oltre ad essersi guadagnato numerosi premi letterari, è stato definito da Corrado Augias “uno dei migliori gialli legali visti in Italia”. I tribunali perdono quel sapore decadente, i dibattiti in aula si fanno avvincenti, i personaggi sono a tutto tondo perché “raccontati” nella loro pienezza.
Ci si chiede, a questo punto, quanto di autobiografico ci sia in questo avvocato di Bari, innamorato della letteratura, della musica e del cinema, che si diverte a snocciolare citazioni più o meno colte. Da Dostojevskij a Simon and Garfunkel sino a Val Kilmer e Michael Douglas. Il lettore si concede, una volta tanto e non è cosa da poco, una lettura che diverte senza essere volgare, che scorre con intelligenza, che mette in luce problematiche e crisi da tutti condivise.
Il lavoro si trasforma in noiosa routine, la vita personale sembra un fallimento totale sino a che non si incrocia la strada di un Abdou Thiam o di una Margherita. Una sfida, il primo, la ragazza della porta accanto, la seconda, e tutta torna ad essere interessante.
|