Definito “legal thriller all’Italiana”, il libro
Testimone Inconsapevole di
Gianrico Carofiglio è il primo di una serie di tre romanzi pubblicati da
Sellerio –
Testimone Inconsapevole,
Ad occhi Chiusi e
Ragionevoli dubbi – in cui protagonista è l’avvocato
Guido Guerrieri. La trama sembra uscita dalla cronaca nera più attuale: violenza su un minore, abuso, assassinio e un imputato rigorosamente extra comunitario.
Abdou Thiam, 31 anni senegalese con permesso di soggiorno, sembra indifendibile. Condannato a priori dal pregiudizio e da prove apparentemente schiaccianti per un delitto che dice di non aver commesso trova nell’avvocato
Guido Guerrieri un difensore in cerca di se stesso. 40 anni, una separazione nel recente passato, una crisi professionale ed umana.
Questo è il
Guido Guerrieri che, nella prima parte del romanzo, si racconta attraverso vicessitudini personali: il matrimonio fallito con
Sara, i tradimenti, le speranze deluse di una generazione di ex Sessantottini che sembrano aver perso i loro ideali a favore di una vita fatta di compromessi.
Il libro di
Carofiglio è tutto questo; non è solo trama, ma soprattutto narrativa incalzante. Al di là degli eventi in sé, infatti, è la capacita dell’autore di tenere desta l’attenzione del lettore a decretare il successo di un libro che, oltre ad essersi guadagnato numerosi premi letterari, è stato definito da
Corrado Augias “uno dei migliori gialli legali visti in Italia”. I tribunali perdono quel sapore decadente, i dibattiti in aula si fanno avvincenti, i personaggi sono a tutto tondo perché “raccontati” nella loro pienezza.
Ci si chiede, a questo punto, quanto di autobiografico ci sia in questo avvocato di Bari, innamorato della letteratura, della musica e del cinema, che si diverte a snocciolare citazioni più o meno colte. Da Dostojevskij a Simon and Garfunkel sino a Val Kilmer e Michael Douglas. Il lettore si concede, una volta tanto e non è cosa da poco, una lettura che diverte senza essere volgare, che scorre con intelligenza, che mette in luce problematiche e crisi da tutti condivise.
Il lavoro si trasforma in noiosa routine, la vita personale sembra un fallimento totale sino a che non si incrocia la strada di un
Abdou Thiam o di una
Margherita. Una sfida, il primo, la ragazza della porta accanto, la seconda, e tutta torna ad essere interessante.