Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Sarà in libreria il prossimo 21 ottobre, salvo rinvii da parte dell'editore Sellerio, il nuovo libro di Andrea Camilleri incentrato sulla popolare figura del Comissario Montalbano, il poliziotto di Vigàta protagonista di una fortunata serie televisiva con Luca Zingaretti. Lo spunto della vicenda è dato da una serie di furti che sembrano commessi in serie e che colpiscono i ricchi e facoltosi abitanti di Vigàta. Le modalità identiche e reiterate sembrano quasi rappresentare una sfida diretta al Comissario Montalbano: il capo dell'organizzazione criminale responsabile della catena di furti sembra intenzionato a continuare a lungo con questa lucrosa pratica. Una delle vittime dei furti è Angelica Cosulich, "trintina" di bella presenza, trasferitasi da pochi mesi nella sede di Vigàta della Banca siculo-americana. Montalbano trasfigura Angelica nell'eroina dell' Orlando Furioso, così come se l'era immaginata da ragazzino sui banchi di scuola, e se ne innamora. Lo straordinario poema di Ariosto scandirà gli eventi raccontati nel romanzo, accompagnando il dipanarsi di una vicenda fantasiosa, emozionante, ironica, ricca di colpi di scena. Il tutto fin quando un membro dela banda viene trovato morto e la verità si avvicina a passi rapidi...
A trent'anni di distanza dal successo planetario di Il nome della Rosa, Umberto Eco fa il suo ritorno negli scaffali delle librerie con un nuovo romanzo, intitolato Il cimitero di Praga, in uscita il prossimo 29 ottobre. Già il titolo e l'immagine della copertina diffusa dall'editore Bompiani promettono una vicenda fosca ma intrigante. I pochi particolari che riguardano la trama spostano la lente d'ingrandimento dell'intellettuale di Asti sul diciannovesimo secolo, in una Praga assediata da spie, politici, sovrani e cospiratori. Il protagonista della vicenda è un cinico falsario che si aggira per l'Europa architettando oscuri intrighi che andranno ad influire sul corso della Storia, quella con la S maiuscola dei grandi eventi. Se l' Ottocento è il secolo del risveglio delle Nazioni, Umberto Eco promette di mostrarci la genesi di questo movimento epocale che porterà alla nascita degli Stati moderni.
All'inizio era solo una setta giudaica come le altre, quella che seguiva il profeta durante le sue peregrinazioni nei villaggi della Galilea, un territorio dell'impero romano non certo tra i più importanti, ai tempi di Tiberio.
Per i discepoli, Gesù era il Figlio di Dio fatto uomo, ma per tutti gli altri ebrei era un personaggio scomodo che diventava sempre più pericoloso nella misura in cui utilizzava il suo carisma per conquistare le folle.
Molti ritenevano che la sua predicazione mettesse in discussione i delicati equilibri consolidati di una società in bilico tra la coscienza della propria unicità, dettata anche dalla pretesa di un rapporto privilegiato con Dio, e la triste necessità di sottostare al potere di Roma, relativamente tollerante in fatto di religione, ma comunque dispotico.
Nel 313 d.c., quando fu emanato l'editto di Costantino, i cristiani costituivano non più del 10% della popolazione dell'impero romano.
Alla fine del IV secolo, mentre la Chiesa acquisiva autorità e potere grazie all'appoggio degli imperatori, i cristiani erano la grande maggioranza ed occupavano posizioni di rilievo in ambito amministrativo, politico e militare.
Come riuscì un gruppo, per quanto coeso e battagliero, a raggiungere in meno di settant'anni una posizione di egemonia e poi di assoluto predominio? Perché i cristiani, dimenticando le persecuzioni subite, cominciarono a perseguitare eretici, ebrei e pagani? Cosa indusse Costantino a scommettere sulla minoranza cristiana? In che cosa l'impero ormai cristiano fu realmente diverso da quello pagano?
Senza la pretesa di percorrere sentieri inesplorati, viene analizzata l'evoluzione dei rapporti tra chiesa e impero romano nel IV secolo, attraverso l'esame della legislazione, delle dinamiche sociali, dei costumi, delle liturgie, dell'ideologia e della cultura del tempo.
Al lettore la valutazione di quanto ancora oggi tali equilibri continuino a pesare nei rapporti tra Chiesa e Stato.
|