Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Padre e figlio in cammino in un mondo che non c’è più: ne La strada di Cormac McCarthy tutto è grigio, livido e desertico, il mondo è ridotto al fantasma di se stesso, probabilmente per un conflitto nucleare che lo ha completamente annientato.
Lo scenario è inumano, scheletrico: nel grigiore fatto di cenere, alberi carbonizzati, strade fuse dal calore, acqua nera e minacciosa, carcasse di uomini, di animali, spettri di città. Non ci sono pesci, non ci sono uccelli, nulla che si possa cacciare o mangiare. Solo un silenzio opprimente.
Non c’è più niente, e niente ha più senso, neanche i nomi, i soldi, i negozi.
Padre e figlio in cammino, senza nomi, anche loro, e senza volti. C’è solo il dolore, la sofferenza, la fame, i corpi martoriati e scheletrici a raccontarci la loro storia, soli, con un carrello della spesa a contenere la loro vita, e una meta vaga e inconsistente come la realtà: in fondo, verso sud, dove forse c’è ancora qualcosa.
Ci sono, nel dolore del padre, i ricordi di quando c’era una vita, una famiglia, domeniche di festa e progetti da fare, immagini da raccontare al figlio, che, nato al tempo del disastro, non ha visto nulla del mondo.
Non ci sono progetti possibili sulla strada, né futuro da immaginare, ma giornate tutte uguali, a cercare di mangiare e di non morire, perché il mondo è spento per sempre, e forse non meritava davvero più di esistere: i cadaveri e la cenere sono le uniche spoglie del suo passato, i resti di una moderna apocalisse.
Ci sono predoni lungo la strada, corpi in cammino, la cui umanità è stata abbandonata da tempo, cannibali per necessità, assassini per disperazione, in una lotta per la sopravvivenza che conosce solo l’orrore e la bestialità primitiva.
"Ma noi siamo i buoni, vero papà? Noi portiamo il fuoco"
E’ nell’ingenuità candida e addolorata del bambino che si sente tutto lo strazio, il calore e la speranza contrapposte alla brutalità e alla sopraffazione. La sua è una tenerezza che fa molto più male dell’orrore, e che si aggrappa alla fiducia e all’amore del padre.
Una speranza struggente che si nutre di piccole cose: notti abbracciati stretti, tremanti sotto la pioggia, il fuoco a scaldare; il sapore di una Coca-Cola, una lattina trovata chissà dove, che il bambino non aveva mai conosciuto, bollicine come memoria di una civiltà suicida; un bagno caldo in un rifugio insperato. E la promessa di non abbandonarsi mai.
La strada è un libro nudo che ferisce a ogni pagina, da leggere piano, trattenendo il fiato. L’autore stesso, consapevole della potenza delle sue parole, lo presenta a piccoli paragrafi, e sembra quasi voglia lasciare il tempo di respirare, di deglutire e di tirare innanzi. Come il padre e il figlio, verso il nulla che li aspetta.
Un romanzo visionario, disperato e feroce: il libro più intenso letto quest’anno.
MCCARTHY CORMAC
STRADA (LA)
Editore: EINAUDI
Pubblicazione: 09/2007
Numero di pagine: 218
Prezzo: € 16,80
Prezzo NicePrice: € 14,99
EAN: 9788806185824
Sul filo sgangherato e romantico della nuova cinematografia dell'Europa Orientale, questo romanzo di Gary Shteyngart, autore nato a Leningrado nel 1972, ma trapiantato negli Stati Uniti dall'età di 7 anni, costituisce un'onda di piena letteraria, un visionario ottovolante che trascina il lettore in un vortice di avvenimenti in gran parte poco sensati. Se alla radice sembra esserci il conflitto tra la concretezza dell'uomo occidentale ed il perenne zigzagare dell'anima slava, sempre troppo esposta alle emozioni e al pulsare della propria sensualità, in fondo si trova un divertente racconto che ha per protagonista un aspirante rapper sovrappeso, Misa Vainberg, "trentenne ebreo americano prigioniero nel corpo di un russo". Misa è il figlio dell' Amato Padre, gangster del dopo Muro e milleduecentotrentottesimo uomo più ricco di tutte le Russie. Il suo problema è che, dopo la morte violenta del padre per mano di altri due criminali, non può lasciare la Russia per fare ritorno nell'amata America; perchè l'ambasciata statunitense gli nega il visto. Il motivo è che l' Amato Padre ha ucciso, prima di morire, un cittadino americano dell' Oklahoma. Per raggiungere l'America e l'amata Rouenna, ragazza newyorkese del South Bronx, Snack Daddy dovrà affrontare un delirante viaggio nell' Absurdsvani, antica repubblica sovietica che si barcamena tra guerre e loschi affari.
Paragonato a Bulgakov per il sopravvivere della sua essenza visionaria, Gary Shteyngart si rivela un autore estremamente interessante, sicuramente da seguire nei suoi prossimi lavori.
SHTEYNGART GARY
ABSURDISTAN
Editore: GUANDA
Pubblicazione: 09/200
Numero di pagine: 365
Prezzo: € 16,00
EAN: 9788860880369
Quando la vecchia zia Rosamond muore, sola nella sua casa piena di ricordi nello Shropshire, tocca alla nipote Gill occuparsi del funerale e del riordino della casa.
Zia Rosamond se n’è andata seduta nella sua poltrona preferita, circondata dalle foto di tutta la sua vita e con in mano un microfono. Una bottiglia di whisky e un vecchio disco le hanno fatto compagnia, guidandola prima al ricordo poi all’oblio.
I suoi ultimi istanti sono stati un lungo dialogo con se stessa, con il suo passato, i suoi amori, i suoi rimpianti, tutto inciso in 4 cassette, lasciate a Imogen.
Gill non ricorda bene Imogen, ha una lontana immagine di una bella bambina bionda non vedente, che crede di aver incontrato tanti anni prima insieme alla zia…ma nessun indizio per rintracciarla e consegnarle l’eredità della zia. E soprattutto per comprendere il mistero che la lega alla sua famiglia.
Ed è così che, sulle orme di questa ragazza scomparsa nel passato, Gill ascolta le cassette, immergendosi nella vita di Rosamond, attraverso la sua voce di donna matura, stentata e a tratti rotta dall’emozione. Nei nastri registrati un’intera vita, con tanti volti di donne, che si susseguono in un collage di ricordi dolorosi e dolci allo stesso tempo, psicodrammi familiari e intime lacerazioni d’amore.
Per una volta Jonathan Coe si butta in un’avventura tutta al femminile, un racconto non facile, nel quale le immagini delle fotografie si intrecciano a musica e voce. Sono ricordi a colori e in bianco e nero di una vita, di più vite che si sono strette in vincoli di amicizia, frammenti di storie che la voce di Rosamond riporta in vita, donando attraverso la sua voce il sapore della realtà a chi, come Imogen, non la può vedere.
Nel complesso un bel concerto di colori e parole, scandito dal fermo immagine di 20 fotografie, il cui racconto si appoggia alla forza travolgente dei corsi e ricorsi e delle coincidenze, che regalano razionalità e senso all’inconcludenza sconcertante della vita.
" A me piace la pioggia prima che cada."
" Non esiste una cosa così."
" E’ proprio per questo che è la mia preferita. Qualcosa può ben farti felice, no? Anche se non è reale”.
Un buon libro, scorrevole e avvincente, dedicato alle donne e al loro continuo cercare: a questo racconto femminile Jonathan Coe aggiunge una scelta coraggiosa e inaspettata, che porta a esplorare emozioni e sentimenti anche omosessuali.
Siamo ormai lontani dai guizzi e dall’originalità de La famiglia Winshaw e de La casa del sonno, ma Coe sembra recuperare con questo romanzo la sua intensità, e la sua capacità di raccontare storie, dando forma e colore all’affascinante complessità dell’animo femminile.
COE JONATHAN
PIOGGIA PRIMA CHE CADA (LA)
Genere: Libri
Editore: FELTRINELLI
Pubblicazione: 07/2007
Numero di pagine: 222
Prezzo: € 16,00
EAN: 9788807017292
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