16 luglio 1942.
Nello stadio del
Vélodrome d’Hiver a
Parigi furono rinchiuse dalla polizia francese migliaia di famiglie ebree, vittime dei rastrellamenti notturni ordinati dai nazisti.
Oltre 4000 furono i bambini imprigionati. Rimasero ammassati lì per giorni, senza cibo, senza acqua, in attesa di essere deportati nei campi vicino a Parigi; molti finirono ad
Auschwitz.
Sarah Starzynski aveva 10 anni quando i poliziotti francesi, improvvisamente trasformati in nemici, irruppero nel suo appartamento nel
Marais, portandola via insieme ai genitori, giusto il tempo di vestirsi.
E di nascondere il fratellino di 3 anni,
Michel, dentro l’armadio segreto, sicura di rientrare subito a casa, liberarlo dal nascondiglio, e riprendere la vita di sempre.
Così, con la chiave dell’armadio in tasca,
Sarah si mise in fila, insieme a tutti gli altri, sotto gli sguardi indifferenti dei vicini di casa.
La storia di
Sarah prese quella notte un strada molto diversa, fatta di paura, atrocità, ma anche generosità e conforto. E segnata da una promessa che
Sarah non fu in grado di mantenere e con cui dovette continuare a convivere, confrontandosi con il dolore e con il senso di colpa.
Sessant’anni dopo, una giornalista americana residente a Parigi,
Julia Jarmond, ha l’incarico di preparare un reportage sui fatti dell’estate 1942. Attraverso le sue indagini e le interviste ai sopravvissuti,
Julia scopre un legame inatteso e profondo con la piccola
Sarah, che la porterà a ripercorrerne a ritroso il cammino, per riallacciare le fila del ricordo, del perdono e della pace.
Un romanzo intenso e commovente, una storia raccontata, per la prima metà del romanzo, a due voci, quella del passato e quella del presente, in cui il racconto di
Sarah e quello di
Julia si alternano, per poi incontrarsi, intrecciarsi e procedere insieme.
Ambientato tra
Parigi e
New York, il romanzo è il racconto di un segreto, sconvolgente e appassionante, che coinvolge più famiglie attraverso sessant’anni di storia.
La chiave di Sarah appartiene a quel genere di romanzi che ti incatenano con la potenza della loro storia, nonostante alcune prevedibilità del racconto, e una seconda parte che perde un poco di forza e d’intensità, con qualche concessione di troppo alle vicende amorose di
Julia.
Su tutto, però, il romanzo ha il pregio di raccontare con passione ed efficacia una pagina di storia vergognosa e sconosciuta ai più, che è una pagina di atrocità ma anche di indifferenza, sulla quale riflettere, perché il valore di ogni storia, e di ogni piccola
Sarah, è semplice, e universale, come le parole ebraiche che si stampano nel cuore di chi legge:
Zakhor. Al Tichkah.
Ricorda. Non dimenticare mai.
DE ROSNAY TATIANA
CHIAVE DI SARAH (LA)
Editore: MONDADORI
Pubblicazione: 01/2007
Numero di pagine: 319
Prezzo: € 17,50
EAN: 9788804563723
I commenti sono disabilitati.