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Importanti oggetti personali e memorabili dalla collezione di Leonore Dolann e Harold Morris, compresi libri, abiti e gioielli
Di Sara Pasian (del 26/08/2011 @ 17:17:11, in Libri di narrativa, linkato 24406 volte)
IMPORTANTI OGGETTI - LEANNE SHAPTON

Di primo acchito, quando si prende in mano questo libro, per via del suo formato e dell'immagine di copertina (due kitchissimi barboncini francesi in ceramica), sembra proprio trattarsi di ciò che il titolo declama: il catalogo di una casa d'asta. Ed anche sfogliandolo velocemente, facendo scorrere lo sguardo sulle immagini in bianco e nero raffiguranti capi d'abbigliamento, vasellame, cappelli, cds, cartoline, il tutto corredato da una didascalia e da un prezzo in dollari, quella prima impressione trova un'ennesima conferma. Solo una volta tolto il velo di Maya, dopo aver letto quindi, le prime spiegazioni in calce alle foto raffiguranti quegli oggetti, scopriamo che ciò che ci accingiamo a leggere non è un catalogo, bensì una vera e propria storia con tanto di protagonisti e trama articolata.

Il biglietto di invito ad una festa in maschera, la foto di una ragazza, il contenuto di un beauty case, i messaggi ardenti scambiati su un biglietto del teatro, ci fanno conoscere a poco a poco i due protagonisti di una vicenda d'amore. Horold Morris è un fotografo freelance giramondo e Lenore Doolan, che ha dieci anni meno di lui, scrive articoli di cucina per note riviste americane. La loro storia d'amore e le motivazioni del suo amaro epilogo emergono dai manufatti prima accumulati nel tempo e poi messi all'asta. Nello svelare carattere e manie dei due personaggi attraverso gli oggetti che hanno arredato anni importanti della loro vita insieme, è possibile provare una certa empatia con l'atmosfera di quotidiana intimità che si sviluppa pagina dopo pagina, "lotto dopo lotto". Non è un romanzo vero e proprio. Non è una graphic novel né un catalogo fotografico: si tratta di un esperimento narrativo senza precedenti che apre a nuove posssibilità espressive senza per questo essere un ibrido inefficace anzi, è un linguaggio in cui è facile riconoscere la nostra stessa voce. E se negli anni 90 la cineasta Rose Troche donava al mondo “la sicurezza degli oggetti”, film incompreso che fa riflettere sulle dinamiche sociali negativamente influenzate dall'attaccamento alla possessione degli oggetti, con la Shapton siamo ad una rivalutazione del nostro affezionarci alle  “cose”  che si impregnano delle nostre vite e tratteggiano le nostre storie.



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