I recenti fatti di
Rosarno Calabro hanno scosso fortemente l'opinione pubblica del nostro
Paese, mettendo a nudo il nervo scoperto dell'integrazione degli immigrati, del loro inserimento professionale e sociale, dell'intolleranza che sembra ormai serpeggiare in Italia, sfociando spesso in atti e comportamenti razzisti. La violenza scatenatasi nel piccolo paese calabrese appare, al di là del possibile ruolo della criminalità organizzata nella vicenda, come la cruda rappresentazione di una tendenza da tempo in atto. A farci riflettere sull'effettivo ruolo dei lavoratori stranieri nel nostro Paese, arriva
Black's Out, un bel libro di
Vladimiro Polchi, giornalista, autore televisivo e teatrale, specializzato sui temi dell’immigrazione e della sicurezza. In breve
Polchi prova ad immaginare cosa accadrebbe nel nostro Paese se il
20 marzo 2010 tutti gli immigrati scomparissero come per incanto. All'improvviso il caos s'impadronisce dell'Italia, dalle Alpi alla Sicilia. Nel mostrarci le conseguenze della misteriosa scomparsa, andiamo ad apprendere da
Polchi che "in Val d'Aosta, a fare la fontina sono i migranti: nei trecento alpeggi della regione, gli italiani sono meno del 10 per cento"; "in Emilia Romagna, tra gli addetti al Parmigiano Reggiano, uno su tre è indiano"; "i lavoratori stranieri sono decisivi nella produzione del prosciutto di Parma, della mozzarella di bufala a Caserta, del Brunello di Montalcino e dei vini doc nella provincia di Cuneo". Per non parlare di mestieri come colf, badanti e babysitter, ormai divenuti quasi un esclusiva degli immigrati stranieri. Persino per officiare messa o celebrare un funerale ci sarebbe qualche problema... Visto che i preti stranieri si sono ormai moltiplicati.
Lo sciopero degli immigrati immaginato nel bel romanzo di
Vladimiro Polchi potrebbe diventare realtà in futuro. Se n'è parlato dopo i citati fatti di
Rosarno. Resta l'impressione, dopo aver letto il libro, che il nostro Paese stia perdendo una straordinaria occasione, quella di rinnovarsi e superare la crisi contando sul fondamentale contributo dei lavoratori stranieri, che rappresentanon una straordinaria risorsa professiionale e un sostanziale arricchimento culturale, per un'Italia, purtroppo, sempre più provinciale e... Razzista.