Pianoforte Vendesi - Andrea Vitali
In una fredda e piovosa
sera dell' Epifania, alla stazione di Bellano arriva il Pianista,
così chiamato per le belle mani dalle lunghe dita, mani abili che
non usa esattamente per suonare: il Pianista infatti è un ladro di
professione. Nella notte della processione dei Magi, si aspetta di
trovare la gente per strada, le case vuote e molte buone occasioni;
ma il maltempo rovina la festa e la gente sta ben chiusa in casa. Non
avendo di meglio da fare, il Pianista entra in una casa disabitata,
attirato dal cartello: " Pianoforte Vendesi". Si troverà a dover
scegliere tra il bene e il male, buone e cattive azioni simboleggiate
dai tasti bianchi e neri dello strumento: a fargli da cassa di
risonanza l'intera Bellano, città di Vitali, che sembra trattenere
il respiro e restare magicamente un po' sospesa, nell'attesa che
trascorra la notte. Nato nel 1956 a Bellano,
sul lago di Como, dove vive tuttora e svolge la professione medica,
Andrea Vitali ha esordito nella narrativa nel 1996, con L'ombra di
Marinetti, ma il vero successo è arrivato con Una finestra vistalago
( 2003) e La signorina Tecla Manzi ( 2004). Altri suoi titoli degni di
nota sono La figlia del podestà ( 2005), Dopo lunga e penosa malattia
( 2008), Almeno il cappello ( 2009).
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