Michele Caruso, direttore della
redazione RAI di
Palermo, ha occultato una notizia di cronaca nera: l'incriminazione di
Manlio Caputo, figlio del leader della sinistra siciliana, per l'omicidio della fidanzata
Amalia Sacerdote, figlia del principale esponente del partito avverso. Quel cadavere trovato riverso con la testa fracassata dà fastidio a molti, per il pesante intrico che lo lega al potere politico, economico, giudiziario e mediatico in
Sicilia, tutti a vario titolo influenzati dalla corruzione e dai contatti con la mafia. Il lettore scopre, avanzando nella trama, che questi nodi si stringono come le maglie di un rizzaglio: una rete da pesca trascinata a fondo dai suoi piombini, poi serrata da una corda senza lasciare scampo.
Già pubblicato in
Spagna l'anno scorso con il titolo
La muerte de Amalia Sacerdote,
La rizzagliata si ispira, come altri titoli di
Camilleri, a un fatto di cronaca reale, il
delitto di Garlasco; condito di considerazioni sul ruolo dell'informazione che trovano le loro radici nell'attualità.
Andrea Camilleri, nato a
Porto Empedocle nel
1925, è passato alla narrativa dopo essersi dedicato alla sceneggiatura teatrale e televisiva. La sua fama presso il pubblico dei lettori è dovuta soprattutto alla nutrita serie di romanzi e racconti polizieschi dedicata al commissario
Salvi Montalbano, cominciata nel
1994, e da cui è stata tratta l'omonima serie televisiva con
Luca Zingaretti.