San Pietroburgo, primavera del
1914: nel pieno dei fermenti che anticipano la rivoluzione, la città si prepara ad ospitare uno dei più difficili e attesi tornei di scacchi della storia.
Chi vince avrà l’onore di essere ammesso alla presenza dello zar, occasione ambita da molti personaggi, per lo più oscuri e doppiogiochisti: essere nella stessa stanza dello zar è infatti, per motivi diversi, la meta di tanti, politici, rivoluzionari, sicari e poliziotti.
In un periodo in cui nessuno si fida del vicino e dell’amico, ogni cosa è vista come una minaccia, gli ebrei sono additati come pericolosi sovversivi, i bolscevichi complottano, la polizia segreta zarista detta le proprie regole incondizionate.
E le partite a scacchi non si giocano solo sulla scacchiera ma in ogni strada di una raffinata, ma cupa e fredda
San Pietroburgo, che fa da sfondo a un thriller storico per nulla scontato.
Ci sono complotti, incontri segreti, esplosioni nel cuore della notte, false identità e falsi amici, mosse e strategie di gioco: in tutto ciò si trova coinvolto il protagonista
Otto Spethmann, psicanalista di una certa fama, abituato più agli intrighi della mente che a quelli della politica.
E’ un giocatore di scacchi per passione, vedovo e padre di una bella e introversa ragazza,
Catherine: la sua è un’esistenza pacifica e senza ombre, che nel giro di una notte viene sconvolta.
Nel gioco entrano un ispettore di polizia, tarchiato e subdolo, Lycev, un campione di scacchi traumatizzato dai suoi sensi di colpa e da mille fantasmi,
Rozental, un musicista donnaiolo e salottiero,
Kopelzon, e un giovane rivoluzionario fascinoso dalla doppia identità, che intreccerà una relazione con la figlia di
Otto.
Ognuno è legato all’altro da logiche di strategia sottile, come
Anna, donna elegante e misteriosa figlia di un potentissimo politico, tormentata dal suo passato e dai legami del presente.
E’ l’omicidio di un famoso direttore di giornale a muovere la prima pedina, a dar vita all’intricata partita, e a tessere ogni relazione, fino a condurre la storia e i suoi protagonisti all’inevitabile situazione di
Zugzwang, dove qualsiasi mossa fa, il giocatore può solo peggiorare, subire una perdita, o addirittura uno scacco matto.
Uno stato di assoluta impotenza: spalle al muro, quindi, come la situazione storica cui il mondo andava incontro, travolto dagli eventi implacabili.
Un libro di piacevole lettura, che gestisce bene tempi e ritmi della narrazione, costruendo la tensione della storia in un buon equilibrio con il racconto delle mosse, godibili anche da chi di scacchi non capisce nulla. Ne capisce molto invece
Ronan Bennett, giovane scrittore irlandese, appassionato scacchista, che usa la scacchiera con furbizia e talento, trasformandola in una riuscita metafora di un periodo politico di grandi tensioni e sconvolgimenti.
BENNETT RONAN
ZUGZWANG MOSSA OBBLIGATA
Editore: PONTE ALLE GRAZIE
Pubblicazione: 09/2007
Numero di pagine: 293
Prezzo: € 15,00
EAN: 9788879288576