In
Un pacifico matrimonio ci sono regni così diversi da essere separati e contrapposti per politica, cultura, tradizioni, valori, persino per la respirabilità dell’aria.
Nessuno si affaccia alle frontiere dell’altro, in una lontananza nutrita di diffidenza e disprezzo.
La
Zona Tre è retta dalla mite e saggia
Al-Ith che governa una comunità pastorale, prospera, basata sulla sensualità, sul libero amore, sulla capacità di dialogare con gli animali: una società pacifica, senza gerarchie.
A capo della
Zona Quattro c’è il guerriero
Ben Ata: il suo popolo è povero, le donne soggette alla brutalità degli uomini, soldati e selvaggi, sempre pronti alla guerra.
Ci sono entità supreme,
Tutori che nessuno ha mai visto, ma che reggono le sorti dei regni attraverso i loro messaggi.
Quando, per motivi sconosciuti, l’equilibrio all’interno dei due regni si incrina, le persone e gli animali diventano infelici e smettono di procreare; per porre rimedio, e riportare ordine, i Tutori ordinano il matrimonio tra
Al-Ith e
Ben Ata.
Il loro è un incontro-scontro tra estremi, femminilità e mascolinità, sessualità e brutalità: un’unione tra opposti, tra diversi, che lentamente e faticosamente imparano a conoscersi e ad accettarsi, anche acquisendo le debolezze e le fragilità dell’altro.
Doris Lessing ci racconta con il suo stile visionario e metaforico come la costruzione dell’equilibrio passa attraverso il caos e il conflitto, perché solo una realtà multiforme e complessa, che conosce la forza del confronto e l’energia dello scontro, può davvero porre le basi per crescere ed evolversi.
La conoscenza e l’accettazione dell’altro da sé è un processo lungo, lento, doloroso, molto spesso straniante, che comporta anche la perdita della propria identità:
Al-Ith e
Ben Ata conosceranno a proprie spese la difficoltà nel comunicare con il nuovo gruppo e allo stesso tempo il dolore di sentirsi non più riconosciuti dalla loro stessa gente, che non ne capisce i cambiamenti.
L’evoluzione, del singolo come della comunità, nasce nel rinnovamento continuo tramite la conoscenza, che conduce alla piena libertà: alla fine la società del futuro, che vedrà la pace tra le
Zone, sarà un tutto fatto di singoli affrancati dai conformismi pubblici e indipendenti, capaci di accettare e accettarsi, di cambiare e confrontarsi, muovendosi liberamente attraverso i misteri dell’altro.
Un pacifico matrimonio è un romanzo che abbatte le barriere del genere fantasy per incontrare la mitologia e la filosofia e parlare universalmente dell’uomo e del suo vivere sociale: una scelta coraggiosa che, attraverso la voce narrante di un leggendario bardo,
Doris Lessing riesce a liberare da qualsiasi tono di moralismo per condurci in un viaggio straordinario e immaginifico.
LESSING DORIS
UN PACIFICO MATRIMONIO A CANOPUS
Editore: FANUCCI
Pubblicazione: 07/2007
Numero di pagine: 336
Prezzo: € 17.00
EAN: 9788834713372