Il violino nero è un breve e appassionante libro sull’ossessione, sull’amore e sulla musica.
La copertina nera (dopo quella bianca di
Neve) custodisce una favola, ambientata alla fine del '700 a
Venezia. E’ qui che
Johannes Karelsky, precoce genio musicale, violinista, viene portato gravemente ferito: siamo in piena campagna napoleonica.
È la prima volta che
Johannes vede
Venezia, la sua spettacolare maestosità, lo sfarzo e la ricchezza dei palazzi, ma anche la malinconica oscurità dei canali, l’umidità che avanza e le crepe, nascoste dagli arazzi e dai damaschi, di una città consapevole della sua fragilità e del suo ineluttabile disfacimento.
Johannes è ospitato a casa di un vecchio
liutaio,
Erasmus, che è cresciuto nella bottega dei mitici
Stradivari, nel culto della grande musica e nella passione artigianale e maniacale per i violini. Il destino fa incontrare i due uomini, accomunati dallo stesso furioso amore per la musica.
Un violino nero è appeso in casa di
Erasmus, un piccolo capolavoro di ebano, che porta con sé un terribile segreto di amore e di morte.
Partendo dalla storia del violino nero, in una drammatica partita di scacchi, giocata su una preziosa scacchiera,
Erasmus racconta a
Johannes la sua ossessione per una donna,
Carla Ferenti, una giovane nobile veneziana famosa per una voce da soprano mai udita da orecchio umano.
E’ stato per amore della donna, e per la volontà di risentirne la voce incantatrice, che Erasmus ha creato il violino nero, in un’appassionata e a tratti diabolica scommessa con se stesso e la sua arte: trasformare la musica in vita.
E dato che il violino è lo strumento che più di altri è in grado di avvicinarsi alla voce umana, Erasmus ha plasmato il suo strumento come se fosse un corpo di donna, e lo ha fatto nero come gli occhi e la chioma dell’amata Carla, che lui, semplice liutaio, non potrà mai avere. Ne rimarrà conquistato, fino alla rovina.
La favola scura e nera come l’ebano che
Maxence Fermine racconta attraverso le parole di
Erasmus, svela a
Johannes un’ossessione che anche lui conosce, e che gli fa compagnia nei suoi sogni, quella di mutare la vita in musica, in un’opera immaginaria che vive e risuona nel suo cuore. La storia del violino nero si impossesserà di lui, fino a segnarne il destino, artistico e umano.
Una storia dolce e vibrante, come la musica di un violino, un racconto che, con la stessa suggestione di
Neve, si gusta come una poesia, di grande pathos e magia.
Da leggere la prima volta tutto d’un fiato, perché non se ne può fare a meno, poi da riprendere in mano e assaporare con calma, resistendo (chi ci riesce) alla tentazione di segnare e sottolineare tutte le frasi –i versi – da conservare nel cuore.
FERMINE MAXENCE
VIOLINO NERO (IL)
Editore: BOMPIANI
Pubblicazione: 10/2001
Numero di pagine: 144
Prezzo: € 10,00
Prezzo NicePrice: € 9,00
EAN: 9788845249716