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Amos Oz e il freddo muto del buio
Di Roberto Seoni (del 06/08/2007 @ 07:00:51, in Libri di narrativa, linkato 2364 volte)
La poetica del grande scrittore israeliano Amos Oz è tutta in una piccola locuzione piuttosto singolare, con cui descrive nel suo romanzo Una storia di amore e di tenebra lo stato, fisico e immaginifico, della montagna che si erge davanti alla sua casa d'infanzia, in parte interrandola: il "freddo muto del buio", triplice sinestesia che confondendo e contaminando tre differenti sfere sensoriali, sembra trasferire al lettore, attraverso la magica forza delle parole, la pienezza di una sensazione, di un'immota e impalpabile quiete, forse solo un po' sinistra per la presenza dell'oscurità.

Dicevamo del romanzo Una storia di amore e di tenebra: insieme l'epopea di una famiglia, quella dello scrittore, di un paese, naturalmente Israele e di un individualità, che andrà formandosi e delineandosi pian piano, presentandosi lentamente alla coscienza, emergendo dalla fitta nebbia di una miriade di rapporti interpersonali e personaggi, dalla storia di una collettività (la famiglia, la nazione). Del resto la storia di Amos Oz è un po' la storia del suo paese: un'infanzia e un'adolescenza tra Gerusalemme e il kibbutz di Hulda, poi, tra mille difficoltà, lo studio, il successo, la fama. La Gerusalemme descritta nell'opera è una città "epica" che ha il suo rovescio in Tel Aviv, che rappresenta la modernità. A far da tramite tra queste realtà, il paesaggio della Palestina, spoglio, inconsistente, eppure così irrinunciabile. Il timore di un nuovo genocidio degli ebrei è un sottotraccia sinuoso e impalpabile, che giustifica i pensieri e le azioni; ma in fondo al centro del romanzo c'è qualcosa di più personale, intimo. E' il suicidio della madre di Amos Oz, nel 1952, alla vigilia del suo bar mitzvah (a tredici anni e un giorno nella religione ebraica i ragazzi diventano "figli del comandamento", responsabili per sé stessi nei confronti della Halakah, la legge ebraica). Si tratta di un tabù che per Oz va sfiorato con dolcezza, accarezzato in un flusso di coscienza che esplora la tragedia senza urtarla. In fondo alla strada resta solo la pienezza insondabile della terra, il "freddo muto del buio" che l'accompagna.

OZ AMOS
STORIA DI AMORE E DI TENEBRA (UNA)
Editore: FELTRINELLI
Pubblicazione: 05/2005
Numero di pagine: 627
Prezzo: € 12,00