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La notte del Pratello - Emidio Clementi
Di Marco Blardone (del 12/06/2007 @ 07:02:15, in Libri di narrativa, linkato 10000 volte)
Si respira Bologna nelle parole di Emidio Clementi e nel suo raccontarci La notte del Pratello.Ci si apre davanti una ragnatela di strade e di incroci di vite e di persone, che segue le vie principali della città che dalle due torri si dipanano a raggiera verso i viali, ideale linea di confine tra il centro e la periferia, e poi via via si addentra nelle stradine più marginali e sperdute e poi ancora più a fondo, va a rovistare, tra cunicoli e passaggi sotterranei, negli scantinati, nelle coscienze e tra gli scheletri e i fantasmi del passato che tutti noi nascondiamo dentro gli armadi.
A condurci nell’esplorazione di questo mondo sommerso, fatto di cose perennemente tenute lontane dai raggi del sole, sono Leo e Mimi: due ragazzi, ormai più neanche tanto giovani, a cavallo tra l’adolescenza e l’età adulta, che combattono una loro personalissima e incruenta battaglia contro l’ordine prestabilito e le regole del buon vivere civile.
Il teatro del loro incontro sarà il bar di Lele, “un posto dove per trovarsi non è necessario darsi appuntamento”, in Via del Pratello, che più che una via è una sorta di microcosmo che dà ospitalità a tutti gli sfollati, reduci e diseredati che non hanno saputo integrarsi con i meccanismi del mondo socialmente legittimato. Qui, stando seduti fuori dal bar a lasciarsi la vita passare davanti, Leo e Mimi, si imbatteranno in Zaccardi, un essere luciferino, più simile al topo di fogna che all’uomo, che ha accumulato una piccola fortuna lavorando da anni in nero sgomberando le cantine dei bolognesi e facendo il rigattiere, e cominceranno a collaborare con lui.
Il lavoro, oltre ad essere uno strumento per continuare a prolungare la loro condizione di esistenza precaria ai margini della legalità, sarà anche un’occasione per esplorare da vicino le zone basse della coscienza e toccare con mano quella dimensione della vita che sa forte l’odore di decadenza, di muffa e di marcio, provando a strappare almeno un’unghia di terreno alla disperazione e alla morte.
La lingua con cui ci vengono raccontate le vicende è però capace di attraversare i terreni bui e con il soffitto basso dove ha luogo la battaglia senza lasciarsi incupire, e anzi restituendoci con leggerezza e ironia tutta la bellezza di questi personaggi, per necessità perdenti, ma al contempo così pieni di poesia e di dignità.
Le pressioni dal mondo esterno si faranno sempre più pesanti, cominciando ad aprire brecce anche al Pratello che Leo, Mimi, Zaccardi e la fitta schiera degli altri personaggi che Clementi ci descrive in maniera a tratti esilarante, avevano eretto come loro estremo baluardo. Cederanno per prima i numeri civici più periferici, vedendo la comparsa delle prime insegne e targhe di professionisti, avvocati, dentisti e ingegneri, e poi via via l’invasione si avvicinerà sempre più al cuore di quel fragile universo parallelo, tutto raccolto in una strada tra osterie e case occupate. Da qui l’idea di una colossale festa che in un caldo sabato di giugno darà vita, appunto, alla “notte del Pratello”. E saranno balli, schiamazzi, musica e bevute, per poi lasciarci all’alba, insieme alle ultime avventure di questo pittoresco gruppo di eroi-antieroi, anche l’eco di una voce forte che in maniera innocente e piena di fascino ha saputo raccontarci una storia di trasognata iniziazione alla vita.

CLEMENTI EMIDIO
NOTTE DEL PRATELLO (LA)
Editore: FAZI
Prezzo: € 9,00
ISBN: 8881125749